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Varato il decreto sulla criminalità minorile, l’ennesimo femminicidio e le altre notizie della giornata

Il racconto della giornata di giovedì7 settembre 2023 con le notizie principali del giornale radio delle 19.30.Il Governo ha varato il Decreto sulla criminalità minorile. Ultimo episodio dell’impressionante scia di femminicidi delle ultime settimane nel trapanese. Kiev issa le bandiere giallo blu in due insediamenti riconquistati di Kharkiv.

Il Governo vara il decreto sulla criminalità minorile

(di Anna Bredice)

Certo, non c’è l’equiparazione delle pene tra un quattordicenne e un diciottenne, nel decreto legge non sarebbe stato possibile fare una modifica di questo tipo, ma i tanti provvedimenti decisi oggi si avvicinano di molto alla logica repressiva nei confronti dei minori e non solo dei quattordicenni, ma anche per i dodicenni che nel caso di reati con pene sotto i cinque anni, avranno un ammonimento da parte del Questore. Per i minori si abbassa dai 9 ai 6 anni la soglia della pena che consente di applicare la custodia cautelare, un allargamento quindi dei reati per i quali finiranno nel carcere minorile, dal quale dopo i 18 anni se ci sono motivazioni gravi passeranno negli altri istituti di pena. Altro provvedimento maggiormente punitivo rispetto al passato è l’arresto in flagranza del minore coinvolto nello spaccio di lieve entità. Tante misure nel decreto legge che Giorgia Meloni già presenta in chiave elettorale, “noi ci mettiamo la faccia, in precedenza gli altri governi si sono girati da un’altra parte”, ha detto arrivando in conferenza stampa per dare la sua valutazione politica, assente Salvini che ieri aveva chiesto che i quattordicenni vengano giudicati come i cinquantenni, oggi come ministro dei Trasporti non era presente in conferenza stampa. Nel decreto si confermano le misure punitive verso i genitori per l’abbandono scolastico dei figli, si arriva a due anni di carcere per loro, se inoltre il figlio è coinvolto in un’associazione a delinquere e nello spaccio di droga, anche se non come autore del reato, può partire l’iter per la perdita della potestà genitoriale. Un decreto di misure repressive, punitive nei confronti dei ragazzi e dei genitori, soprattutto per l’abbandono scolastico che spesso ha motivazioni che non hanno a che fare con comportamenti di devianza giovanile.

Ennesimo femminicidio nel trapanese

(di Diana Santini)

Ultimo episodio dell’impressionante scia di femminicidi delle ultime settimane, la vicenda di Mazara del Vallo è significativa, plastica, da diversi punti di vista. Intanto consente di ribadire quello che forse è ovvio agli operatori ma fatica a essere digerito dal grande pubblico, vale a dire da ciascuno di noi, sempre pronti a derubricare questi eventi come situati altrove, in un qualche margine economico, geografico o sociale, e comunque lontano dalla nostra normalità, qualsiasi cosa significhi. Marina di Leo era una donna realizzata, amici e colleghi la raccontano come una madre appassionata e attenta, aveva un lavoro fonte di soddisfazione e di crescita personale. Era una donna consapevole, che sui social postava appelli contro la violenza di genere per dire alle altre: “non sei sola” e che aveva avuto già nel 2020 la forza di denunciare l’ex compagno per stalking, salvo poi ritirare la querela due anni dopo, non sappiamo perché. L’ex compagno, l’omicida, era un imprenditore. Anche lui stimato, conosciuto, incensurato. Insomma, il contrario di un contesto degradato. I due avevano una bambina di tre anni, che adesso è orfana di padre e di madre: fa paura pensare che anche questo possa essere stato messo in conto come un effetto collaterale di fronte a qualcosa di più importante, ammazzare la donna che lo aveva lasciato. Alla fine, ormai è quasi uno stereotipo, per ucciderla l’ha invitata a un ultimo appuntamento chiarificatore: quello a cui operatori e centri antiviolenza spiegano inascoltati che non bisognerebbe andare mai.

Rinviato il blocco dei veicoli diesel Euro5

Il Consiglio dei ministri ha approvato anche un decreto legge per rinviare il blocco dei veicoli Diesel Euro 5 in Piemonte. Lo stop, previsto dal 15 settembre, è stato rimandato e potrà essere messo in atto a partire dal 1 ottobre 2024 nei comuni con più di 30mila abitanti, una rete di trasporto pubblico adeguata e livelli di inquinamento molto alti. Al governo vanno i ringraziamenti della giunta regionale piemontese, anch’essa di destra, sollevata così dal dover imporre una misura impopolare e molto osteggiata. Sulla decisione del governo abbiamo sentito la direttrice di Legambiente Piemonte e Valle d’Aosta Alice De Marco.

Visita di Blinken a Zelensky: un nuovo pacchetto militare

L’esercito ucraino ha issato la bandiera gialloblu in due insediamenti riconquistati nella regione di Kharkiv, al confine con la Russia. Lo ha detto il Ministero degli Interni ucraino in un post su Telegram, aggiungendo che sul fronte orientale continuano “feroci battaglie”, soprattutto nei pressi di Lyman. Secondo il segretario generale della nato Stoltenberg, poi, Kiev starebbe guadagnando terreno, avanzando di circa 100 metri al giorno. Il segretario di stato Anthony Blinken, in visita a Kiev, annunciando un nuovo pacchetto di aiuti militari, ha detto che questi permetteranno alla controffensiva ucraina di “acquisire slancio”. Il nuovo pacchetto, per un totale di oltre un miliardo di dollari, comprenderà anche bombe all’uranio impoverito, un tipo di munizioni molto controverso. Gli stati uniti sono il secondo paese a inviare queste bombe, dopo il regno unito.

In Messico sentenza storica per il diritto all’aborto

Il Messico ha depenalizzato l’aborto in tutto il paese. Con una sentenza storica, votata all’unanimità, la corte suprema ha invalidato articoli e parti del Codice penale federale che prevedono il carcere per le donne che abortiscono, rendendo legale l’interruzione di gravidanza in tutti i 32 stati del paese.
Ne abbiamo parlato con Emanuela Borzachiello, ricercatrice femminista in Messico.


 

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