Il racconto della giornata di giovedì 25 maggio 2023 con le notizie principali del giornale radio delle 19.30. L’occupazione dei vertici della Rai è completa: oggi il consiglio d’amministrazione della tv pubblica ha approvato le nomine dei direttori dei tg. A Radio Popolare una testimone del pestaggio della donna transgender da parte di agenti della polizia locale ha confermato il racconto della vittima. Alarm Phone e Sea Watch denunciano un respingimento illegale coordinato dall’Italia: 27 naufraghi stanno tornando in Libia a bordo di una petroliera. Il presidente bielorusso Alexander Lukashenko ha detto che le operazioni per portare armi nucleari non strategiche russe in Bielorussia sono già iniziate.
Il governo ha completato l’occupazione dei vertici della Rai
L’occupazione dei vertici della Rai è completa. Oggi il consiglio d’amministrazione della tv pubblica ha approvato le nomine dei direttori dei tg e la reazione più forte è quella di Lucia Annunziata, che ha annunciato le sue dimissioni con una lettera.
“Arrivo a questa scelta senza nessuna lamentela personale: giudicherete voi, ora che ne avete la responsabilità, il lavoro che ho fatto in questi anni. Vi arrivo perché non condivido nulla dell’operato dell’attuale governo, né sui contenuti, né sui metodi. In particolare non condivido le modalità dell’intervento sulla Rai. Riconoscere questa distanza è da parte mia un atto di serietà nei confronti dell’azienda che vi apprestate a governare. Non ci sono le condizioni per una collaborazione dunque. E d’altra parte non intendo avviarmi sulla strada di una permanente conflittualità interna sul lavoro. Spero che queste righe vengano accolte con la stessa serietà da parte vostra. In attesa di indicazioni su se e come concludere la stagione in corso, vi auguro buon lavoro”.
Il servizio da Roma di Anna Bredice:
Sul progetto politico in cui si inseriscono le nomine approvate oggi abbiamo intervistato Gad Lerner, che è stato direttore del Tg1 per alcuni mesi nel 2000 e negli anni ha lavorato più volte per la tv pubblica:
Il respingimento illegale in corso verso la Libia denunciato dalle ong
È ormai vicina al porto libico di Marsa Brega la petroliera P. Long Beach che nelle scorse ore ha soccorso al largo del Mediterraneo 27 naufraghi per riportarli in Libia, dove finiranno in centri di detenzione per migranti. A chiedere alla petroliera di intervenire e di operare di fatto questo respingimento sono state le autorità italiane, la denuncia arriva da 2 diverse ong, che hanno seguito il caso: Alarm Phone, che ha per prima raccolto la richiesta di salvataggio dei migranti, e Sea Watch, la cui nave Humanity One, che si trovava in zona, ha diffuso le conversazioni con il capitano della petroliera, il quale conferma che gli ordini sono arrivati direttamente dal centro di coordinamento marittimo di Roma. Che si tratti di un respingimento lo conferma anche l’avvocata dell’Asgi Cristina Cecchini, che sta seguendo il caso:
Ancora nessuna notizia invece del barcone in avaria tra Malta e l’Italia, con a bordo 500 migranti. Da oltre 24 ore si sono perse le tracce dell’imbarcazione; sul posto dell’ultima segnalazione ci sono due navi umanitarie: la Ocean Viking e la Life Support di Emergency, che accusano Malta e Roma di non aver mai risposto alle richieste di soccorso.
La violenza della polizia locale sulla donna transgender a Milano
(di Roberto Maggioni)
La procura di Milano ha ricevuto tre relazioni: una del comandante dei vigili milanesi Marco Ciacci, una dell’agente che ieri mattina si trovava nei pressi del parco Trotter e che ha chiamato i colleghi per segnalare la presenza di una donna molesta che stava litigando con alcuni sudamericani, una degli stessi agenti poi filmati nel pestaggio. I magistrati dovranno anche sentire la donna che oggi ad alcuni giornalisti ha detto di voler sporgere denuncia anche se ha paura. Dice anche un’altra cosa: non ho infastidito i bambini che stavano entrando nella scuola del parco Trotter. Una versione diffusa ieri dalla destra.
Noi abbiamo parlato con una testimone oculare che conferma la versione della donna e smentisce quella della destra. Secondo quanto ci ha raccontato questa testimone, la donna stava litigando con dei sudamericani e importunando due lavoratori dell’Amsa. Era visibilmente alterata. I soccorritori intervenuti – due operatori in ambulanza – hanno provato a convincerla ad andare in ospedale, ma la donna ha rifiutato le cure in modo aggressivo.
Dopo essersi calmata ha seguito gli agenti della polizia locale in macchina. Non era ammanettata. Ora ha tempo 90 giorni per sporgere formale querela, altrimenti la Procura dovrà chiudere l’inchiesta dichiarando l’improcedibilità come prevedono le nuove regole della riforma Cartabia.
Due morti sul lavoro in 24 ore in Lombardia
Oggi in Lombardia due uomini sono morti sul lavoro. A Trezzano sul Naviglio, alle porte di Milano, un operaio di 25 anni è stato schiacciato da un macchinario all’interno dell’azienda Crocolux. Si chiamava Ruman Abdul, era originario del Bangladesh e alcuni colleghi suoi connazionali hanno detto che era al primo giorno di lavoro. Da capire se avesse un contratto regolare. A Bagolino, in provincia di Brescia, un uomo di 33 anni è morto mentre stava tagliando degli alberi. Si chiamava Daniele Salvini, sembra che sia rimasto schiacciato da un tronco e che lavorasse per un’azienda che si occupa di potature.
Le armi nucleari iniziano ad arrivare in Bielorussia
Il presidente bielorusso Alexander Lukashenko ha detto che le operazioni per portare armi nucleari non strategiche russe in Bielorussia sono già iniziate. Oggi i ministri della Difesa di Minsk e Mosca hanno firmato gli accordi per permettere il dispiegamento delle testate come annunciato da Vladimir Putin lo scorso marzo e il presidente russo ha subito dopo firmato un decreto per dare il via al trasferimento.
Poco fa, poi, Mosca ha fatto sapere di aver intercettato due bombardieri americani sul Mar Baltico che minacciavano di violare i confini russi. Secondo il ministero della difesa russo è la seconda volta che succede in una settimana.
Sul campo, la Brigata Wagner ha annunciato di aver iniziato il ritiro dei propri uomini da Bakhmut, per lasciare la città all’esercito regolare russo. Il capo dei mercenari, Prigozhin, è intanto finito nel mirino dei servizi segreti ucraini che hanno detto di voler uccidere lui e catturare Putin, per consegnarlo all’Aia.