Il racconto della giornata di giovedì 21 marzo 2024 con le notizie principali del giornale radio delle 19.30. Il capo della diplomazia dell’Unione Europea Josep Borrell ha detto che il Consiglio potrebbe chiedere formalmente “il cessate il fuoco a Gaza” e ha aggiunto che verrà chiesta anche la liberazione degli ostaggi israeliani nella mani di Hamas. La procura antimafia di Firenze ha disposto il sequestro preventivo di beni per oltre 10 milioni di euro a Marcello Dell’Utri e alla moglie, Miranda Ratti. La bozza di conclusioni del vertice dell’UE sulla difesa e le armi sta circolando in queste ore. Un documento che usa toni molto forti, allarmanti rispetto a un possibile scontro diretto con la Russia. Il servizio di Anna Bredice sulle dichiarazioni del sindaco di Bari Decaro alla manifestazione per la solidarietà delle associazioni Antimafia e della sinistra italiana.
Josep Borrell ha detto che il Consiglio potrebbe chiedere formalmente “il cessate il fuoco a Gaza”
Arrivando a Bruxelles il capo della diplomazia dell’Unione Europea Josep Borrell ha detto che il Consiglio potrebbe chiedere formalmente “il cessate il fuoco a Gaza”, ha aggiunto che verrà chiesta anche la liberazione degli ostaggi israeliani nella mani di Hamas, e che verrà sottolineata la grave situazione umanitaria nella Striscia.
La guerra a Gaza è stato il tema di apertura dell’incontro dei leader europei, che si è aperto con un pranzo tra i capi di stato e di governo e il segretario generale dell’Onu Guterres; al centro del dialogo il tema soprattutto dell’emergenza umanitaria e degli aiuti.
Oggi da un’altra agenzia dell’Onu, l’Organizzazione Mondiale della Sanità, è arrivato un nuovo appello ad Israele perché permetta l’apertura dei valichi e l’ingresso di convogli umanitari. A lanciarlo il direttore dell’Oms, Tedros Ghebreyasus.
L’ennesimo appello sulla grave carestia in corso a Gaza arriva mentre a livello diplomatico sono in corso due importanti incontri: uno al Cairo, dove sono riuniti i ministri degli esteri arabi con il segretario di stato americano Antony Blinken, che domani è atteso in Israele; l’altro a Doha, dove, nonostante le difficoltà di dialogo, restano aperte le trattative per un negoziato sul cessate il fuoco.
Fonti Onu oggi intanto hanno confermato che la bozza di risoluzione americana che chiede il cessate il fuoco a Gaza sarà messa al voto in Consiglio di Sicurezza Onu entro la settimana, addirittura forse domani. Finora Washington si era opposto a qualsiasi risoluzione contraria agli interessi di Tel Aviv.
È il segnale più evidente della frattura tra la Casa Bianca e il governo di Netanyahu secondo Martino Mazzonis, giornalista americanista e ricercatore.
Il sequestro preventivo di beni a Marcello Dell’Utri
La procura antimafia di Firenze ha disposto il sequestro preventivo di beni per oltre 10 milioni di euro a Marcello Dell’Utri e alla moglie, Miranda Ratti. La motivazione discende dalla condanna definitiva di Dell’Utri per associazione mafiosa: i condannati per questo tipo di reato devono comunicare ogni anno le proprie variazioni di patrimonio, e Marcello dell’Utri, che ha avuto variazioni per 42 milioni di euro dal 2017 ad oggi, non ha dichiarato alcunché. Il grosso di queste variazioni di patrimonio sono rappresentate da prestiti infruttuosi elargiti a Dell’Utri da Silvio Berlusconi e mai restituiti. A occuparsi del caso è la procura di Firenze. Perché? Mario Portanova, giornalista del fatto Quotidiano.
Le conclusioni del vertice dell’UE sulla difese e le armi
La bozza di conclusioni del vertice dell’UE sulla difesa e le armi sta circolando in queste ore. Un documento che usa toni molto forti, allarmanti rispetto a un possibile scontro diretto con la Russia. Si parla della necessità di preparare i cittadini a una risposta militare e civile rafforzata. All’Europa, è il senso politico del documento, serve un piano di emergenza nell’ipotesi, per la prima volta messa nero su bianco in un testo ufficiale e pubblico, di uno scontro militare. Per fare tutto questo servono investimenti molto ingenti e qui sembrano emergere delle divisioni rispetto a quello che sarebbe il mezzo più efficace: titoli di debito comuni per finanziare le spese militari. Lo spettro della guerra con la Russia può essere anche uno stimolo a fare quello di cui si parla da decenni: proprio la difesa comune, che affranchi l’Europa dalla Nato. Ma un conto è un progetto di lungo periodo, ponderato e discusso anche dall’opinione pubblica. Un’altra cosa è l’emergenza che ora viene prospettata. Questo sarà il grosso nodo politico del summit che si conclude domani. Che non potrà non risentire anche dei posizionamenti in vista delle prossime elezioni europee e della prospettiva di un exploit delle destra sovraniste.
Le dichiarazioni del sindaco di Bari Decaro
Il servizio di Anna Bredice sulle dichiarazioni del sindaco di Bari Decaro alla manifestazione per la solidarietà delle associazioni Antimafia e della sinistra italiana.