Approfondimenti

La terza rata del Pnrr in arrivo, il ritorno imminente di Patrick Zaki in Italia e le altre notizie della giornata

Il racconto della giornata di giovedì 20 luglio 2023 con le notizie principali del giornale radio delle 19.30. Lo sblocco della terza rata del Pnrr si porta dietro un “danno collaterale”: il taglio di mezzo miliardo di euro originariamente destinati alle residenze studentesche; l’eliminazione del reato di Abuso d’ufficio pone il governo Meloni in cattiva luce agli occhi dell’Europa; intoppi burocratici ritardano di qualche giorno il ritorno di Patrick Zaki in Italia; mentre l’esercito ucraino comincia a usare le bombe a grappolo americane, la UE pianifica una campagna di sostegno a lungo termine per Kiev.

La cabina di regia sul PNRR sblocca la terza rata

(di Anna Bredice)

Quindici minuti è durata la cabina di regia sul Pnrr per ottenere ai primi di agosto i soldi della terza rata prevista. Sembra una cosa semplici: si tolgono soldi da una rata e si spostano sull’altra per non cambiare il totale di 35 miliardi a fine anno, ma a pagare questo taglio sono 7 500 posti negli studentati, posti letto ad altrettanti studenti fuori sede che per mesi hanno protestato per il caro prezzi nelle grandi città universitarie. 500 milioni che vengono tagliati dalla terza rata, facendo diventare la quota complessiva di 18,5 miliardi anziché 19. Il governo non ha fatto in tempo a rispettare l’impegno dei posti negli studentati e per sbloccare la rata si è deciso ufficialmente di rinviare questo punto alla quarta rata, a fine anno. Il risultato però è che al momento quell’obiettivo non c’è più. A pagare la mancata capacità del governo di rispettare gli impegni per ottenere i soldi promessi sono soprattutto i settori che riguardano maggiormente la collettività, i servizi sociali, in particolare la scuola. poco tempo da ad esempio era emerso che i posti per i nidi erano saltati, quasi centomila in meno rispetto alle previsioni perché l’Unione europea prevedeva nuove strutture e non la ristrutturazione di quelle già esistenti. Il commissario europeo Gentiloni si è detto soddisfatto dell’accordo concluso, visto che l’impasse si è sbloccata, rimangono però da concordare i progetti per la quarta rata, mancherebbero circa 17 di obiettivi da raggiungere per poter avere gli altri miliardi attesi.

DDL Nordio: l’Europa mette Meloni davanti a un bivio

(di Michele Migone)

L’Europa si è fatta sentire sull’abuso di ufficio. “Conosciamo il DDL Nordio e pensiamo che l’abolizione del reato possa avere un impatto negativo nella lotta alla corruzione”. E’vero che a pronunciarle è un semplice portavoce della Commissione UE, ma queste parole diventato un altro problema politico per Giorgia Meloni. La premier è di fronte a un bivio. Da una parte ci sono l’Europa e il Quirinale che sono contrati all’abolizione del reato. Dall’altra il Ministro Nordio e buona parte della sua maggioranza di governo che invece la vogliono. Ieri il voto in Parlamento. La bocciatura della Destra della direttiva europea sulla corruzione. Interpretato da alcuni come uno schiaffo al Quirinale, da altri invece come un semplice voto di bandiera. Perchè la partita vera sarà proprio sul DDL Nordio. Cosa farà Giorgia Meloni? Nel colloquio di settimana scorsa, Sergio Mattarella le ha spiegato tutte le ragioni per cui lui è contrario alla cancellazione del reato. Moral Suasion usata dal Presidente della Repubblica anche in una successivo colloquio avuto con il ministro della Giustizia, poco prima che il Quirinale inviasse il testo firmato del DDL alle Camere. 

Giorgia Meloni manterrà la disponibilità espressa a Sergio Mattarella di riformare, ma non abolire l’abuso d’ufficio? I segnali che arrivano da Palazzo Chigi sono contradditori. Meloni ha troppi fronti aperti, soprattutto sulla giustizia e aprire uno scontro con il Quirinale su una questione di relativa importanza come questa non sarebbe molto saggio. A meno che il capo del governo non voglia usarla per trasmettere a Sergio Mattarella un preciso messaggio: grazie per i consigli, ma sulle riforme della giustizia decidiamo solo noi. 

Il rientro in Italia di Patrick Zaki

Dovrebbe arrivare in Italia entro la fine di questa settimana Patrick Zaki, lo studente egiziano dell’università di Bologna liberato oggi dopo la grazia. La decisione era stata annunciata ieri, il giorno dopo la condanna seguita al lungo processo subito da Zaki. Ieri la presidente del consiglio Meloni aveva annunciato che sarebbe atterrato in Italia  oggi. Secondo indiscrezioni il ritardo sarebbe legato a questioni burocratiche. “Sono felice, spero di tornare a Bologna nei prossimi due giorni” ha detto lo studente. Ancora da capire perché sia stata decisa la grazia. “Non c’è stato nessun baratto” ha dichiarato oggi il ministro degli esteri  Tajani, rispondendo a chi teme che in cambio il governo abbia accettato di non insistere sul caso di Giulio Regeni. Il processo italiano su quella vicenda è bloccato perché il regime di al Sisi si rifiuta di fornire gli indirizzi degli ufficiali accusati, necessari per informarli formalmente del procedimento. Ne abbiamo parlato con Laura Cappon, giornalista esperta di Egitto:

Ucraina: il piano a lungo termine del sostegno europeo

Un piano quadriennale da 5 miliardi di euro all’anno per rifornire di armi Kiev: è il piano che Bruxelles ha presentato oggi durante il Consiglio degli Affari Esteri e che verrà discusso a fine agosto dai Ministri degli Esteri dei paesi membri dell’Unione.  

La notizia era stata anticipata questa mattina da uno scoop di Politico.eu, ed è stata confermata dall’Alto Rappresentante per la politica estera europea Borrell. 

Bruxelles sosterrebbe i singoli Paesi nella copertura dei costi di acquisto e fornitura armi, previsti fondi anche per addestrare i militari ucraini. Un accordo non arriverà prima dell’autunno ma la durata del piano, 4 anni, rivela che l’Unione Europea è convinta che il conflitto durerà ancora a lungo.
Bruxelles mostra tutto il suo impegno nel sostegno a Kiev, ma non fa nessuno sforzo per una mediazione di pace. 

Intanto l’esercito di Kiev ha già iniziato a usare le munizioni a grappolo statunitensi contro le forze russe nel sud-est del Paese: lo rivela il quotidiano Washington Post che cita funzionari ucraini, lo conferma anche il New York Times. 

Le autorità ucraine non hanno risposto a una richiesta di commento; Kiev vuole con questi ordigni smantellare le posizioni russe ben fortificate che hanno rallentato la controffensiva.

  • Autore articolo
    Redazione
ARTICOLI CORRELATITutti gli articoli
POTREBBE PIACERTI ANCHETutte le trasmissioni

Adesso in diretta

  • Ascolta la diretta

Ultimo giornale Radio

  • PlayStop

    Giornale Radio martedì 29/04 12:30

    Le notizie. I protagonisti. Le opinioni. Le analisi. Tutto questo nelle tre edizioni principali del notiziario di Radio Popolare, al mattino, a metà giornata e alla sera.

    Giornale Radio - 29-04-2025

Ultimo giornale Radio in breve

  • PlayStop

    Gr in breve martedì 29/04 17:30

    Edizione breve del notiziario di Radio Popolare. Le notizie. I protagonisti. Le opinioni. Le analisi.

    Giornale Radio in breve - 29-04-2025

Ultima Rassegna stampa

  • PlayStop

    Rassegna stampa di martedì 29/04/2025

    La rassegna stampa di Popolare Network non si limita ad una carrellata sulle prime pagine dei principali quotidiani italiani: entra in profondità, scova notizie curiose, evidenzia punti di vista differenti e scopre strane analogie tra giornali che dovrebbero pensarla diversamente.

    Rassegna stampa - 29-04-2025

Ultimo Metroregione

  • PlayStop

    Metroregione di martedì 29/04/2025 delle 07:16

    Metroregione è il notiziario regionale di Radio Popolare. Racconta le notizie che arrivano dal territorio della Lombardia, con particolare attenzione ai fatti che riguardano la politica locale, le lotte sindacali e le questioni che riguardano i nuovi cittadini. Da Milano agli altri capoluoghi di provincia lombardi, senza dimenticare i comuni più piccoli, da dove possono arrivare storie esemplificative dei cambiamenti della nostra società.

    Metroregione - 29-04-2025

Ultimi Podcasts

  • PlayStop

    Vieni con me di martedì 29/04/2025

    Vieni con me! è un’ora in cui prendere appunti tra condivisione di curiosità, interviste, e il gran ritorno di PASSATEL, ma in forma rinnovata!! Sarà infatti partendo dalla storia che ci raccontano gli oggetti più curiosi che arriveremo a scoprire eventi, iniziative od occasioni a tema. Eh sì, perché poi..ci si incontra pure, altrimenti che gusto c’è? Okay ma dove, quando e poi …con chi!?! Semplice, tu Vieni con me! Ogni pomeriggio, dal lunedì al venerdì, dalle 16.30, in onda su Radio Popolare. Per postare annunci clicca qui Passatel - Radio Popolare (link - https://www.facebook.com/groups/passatel) Vuoi segnalare un evento, un’iniziativa, un oggetto particolare o proporti come espert* (design, modernariato o una nicchia specifica di cui sai proprio tutto!!) scrivi a vieniconme@radiopopolare.it Conduzione, Giulia Strippoli Redazione, Giulia Strippoli e Claudio Agostoni

    Vieni con me - 29-04-2025

  • PlayStop

    Playground di martedì 29/04/2025

    A Playground ci sono le città in cui abitiamo e quelle che vorremmo conoscere ed esplorare. A Playground c'è la musica più bella che sentirai oggi. A Playground ci sono notizie e racconti da tutto il mondo: lo sport e le serie tv, i personaggi e le persone, le ultime tecnologie e le memorie del passato. A Playground, soprattutto, c'è Elisa Graci: per 90 minuti al giorno parlerà con voi e accompagnerà il vostro pomeriggio. Su Radio Popolare, da lunedì a venerdì dalle 15.00 alle 16.30.

    Playground - 29-04-2025

  • PlayStop

    Jack di martedì 29/04/2025

    Jack è il magazine musicale quotidiano di Radio Popolare: Matteo Villaci vi accompagna tra le ultime novità discografiche e le notizie del giorno, con approfondimenti, interviste e speciali. Senza mai dimenticare la passione per la musica dal vivo, con i nostri imperdibili minilive.

    Jack - 29-04-2025

  • PlayStop

    L'intervista al regista Steven Soderbergh

    “Black Bag”, il nuovo film di Steven Soderbergh, è una spy story ambientata a Londra con i due agenti segreti George e Kateryn Woodhouse, interpretati da Michael Fassbender e Cate Blanchett, nella missione di stanare una talpa nell’Agenzia d’Intelligence prima che possa attivare un pericolosissimo worm informatico. Ma come spesso accade nel cinema del regista Premio Oscar per “Traffic”, qui al terzo film scritto con David Koepp, la sceneggiatura è solo un pretesto per parlare in questa intervista di temi più profondi e per esprimere il suo dissenso nei confronti del potere. Come in questo momento di grande preoccupazione per la democrazia. L'intervista realizzata da Barbara Sorrentini.

    Clip - 29-04-2025

  • PlayStop

    Musica leggerissima di martedì 29/04/2025

    a cura di Davide Facchini. Per le playlist: https://www.facebook.com/groups/406723886036915

    Musica leggerissima - 29-04-2025

  • PlayStop

    Considera l’armadillo di martedì 29/04/2025

    Noi e altri animali È la trasmissione che da settembre del 2014 si interroga su i mille intrecci di una coabitazione sul pianeta attraverso letteratura, musica, scienza, costume, linguaggio, arte e storia. Ogni giorno con l’ospite di turno si approfondisce un argomento e si amplia il Bestiario che stiamo compilando. In onda da lunedì a venerdì dalle 12.45 alle 13.15. A cura di Cecilia Di Lieto.

    Considera l’armadillo - 29-04-2025

  • PlayStop

    Cult di martedì 29/04/2025

    Oggi a Cult: Piero Dorfles sul libro "Ambimblè" (Manni); Steven Soderbergh sul suo film "Black Bag"; Theo Teatrdo su "Concerto al buio" alla Fondazione Feltrinelli; la rubrica ExtraCult a cura di Chawki Senouci...

    Cult - 29-04-2025

  • PlayStop

    Pubblica di martedì 29/04/2025

    Finanza, banche, industria, governo e...cannoni. Il risiko bancario di questi giorni mostra l’attivismo straordinario dei grandi poli del credito e delle assicurazioni in Italia. Mediobanca, Generali, MPS e poi Unicredit e Intesa. Caltagirone e gli eredi di Del Vecchio. Il governo Meloni. Il campo da gioco è il triangolo Milano, Trieste e Roma. Chi comanderà sui miliardi dei “triestini” di Generali? Saranno ancora i “milanesi” di Mediobanca? Oppure saranni i “romani” Caltagirone e Delfin, con l’aiuto del governo Meloni? In questo caso Caltagirone e Delfin potrebbero finire per spartirsi un pezzo delle spoglie di una nuova Mediobanca, senza più le Generali in cassaforte. Manca solo Unicredit e, soprattutto, Intesa per capire se i cambiamenti saranno ancora più profondi. A fronte dell’attivismo bancario c’è poi un mondo industriale bloccato nella sua crisi. La produzione delle industrie italiane sembra non riprendersi più, cala da 25 mesi consecutivi. La politica industriale del governo è non-pervenuta. Unica speranza, le commesse militari, la spesa pubblica per la difesa che sosterrà un pezzo della ripresa dell’industria italiana. Ospiti a Pubblica Gianni Dragoni, giornalista del Fatto Quotidiano, esperto di economia e finanza; e Francesco Garibaldo, ricercatore, collabora con la Fiom Cgil su questioni di politica industriale.

    Pubblica - 29-04-2025

  • PlayStop

    A come Atlante di martedì 29/04/2025

    Trasmissione trisettimanale, il lunedì dedicata all’America Latina con Chawki Senouci, il mercoledì all’Asia con Diana Santini, il giovedì all’Africa con Sara Milanese.

    A come Atlante – Geopolitica e materie prime - 29-04-2025

  • PlayStop

    A come America di martedì 29/04/2025

    Donald Trump e la svolta conservatrice della democrazia USA. A cura di Roberto Festa e Emanuele Valenti

    A come America - 29-04-2025

  • PlayStop

    Note dell’autore di martedì 29/04/2025

    Un appuntamento quasi quotidiano, sintetico e significativo con un autore, al microfono delle voci di Radio Popolare. Note dell’autore è letteratura, saggistica, poesia, drammaturgia e molto altro. Il tutto nel tempo di un caffè!

    Note dell’autore - 29-04-2025

  • PlayStop

    Tutto scorre di martedì 29/04/2025

    Sguardi, opinioni, vite, dialoghi ai microfoni di Radio Popolare. Condotta da Massimo Bacchetta, a cura di Massimo Alberti

    Tutto scorre - 29-04-2025

Adesso in diretta