Approfondimenti

Le proteste in tutta Italia contro i licenziamenti, l’UE si muove contro la discriminazione LGBT e le altre notizie della giornata

GKN di Firenze ANSA licenziamenti

Il racconto della giornata di giovedì 15 luglio 2021 con le notizie principali del giornale radio delle 19.30. Dopo lo sblocco dei licenziamenti sono migliaia i lavoratori che rischiano il posto e le proteste e manifestazioni di chi non vuole arrendersi sono all’ordine del giorno. Oggi la Camera dei Deputati ha votato sì al rifinanziamento della cosiddetta guardia costiera libica, mentre la Commissione Europea ha deciso di avviare le procedure di infrazione contro l’Ungheria e la Polonia per le loro leggi discriminatorie nei confronti della comunità LGBT. Infine l’andamento dell’epidemia di COVID-19 in Italia.

Proteste in tutta Italia contro l’ondata di licenziamenti

Oggi la Cgil ha denunciato il licenziamento di 16 lavoratori della Chef En Voyage, azienda che gestiva accoglienza e ristorazione sui treni della società Thello sulla tratta Parigi-Milano-Venezia, cancellata dal 1° luglio. A Napoli stamattina gli operai della Whirlpool hanno bloccato gli imbarchi all’aeroporto di Capodichino per tenere alta l’attenzione sulla loro vertenza, dopo che la proprietà ha annunciato la chiusura della fabbrica. Notizie di questo tipo continuano ad arrivare dopo lo sblocco dei licenziamenti scattato a inizio mese. Tra i casi più clamorosi quello della Gkn, multinazionale che vuole lasciare a casa i 422 dipendenti della sede di Campi Bisenzio, alle porte di Firenze, con altri 80 lavoratori dell’indotto che rischiano il posto. Nel pomeriggio nel capoluogo toscano c’è stato un incontro col governo, le istituzioni locali e l’azienda, che ha partecipato in videoconferenza. Tra i presenti Dario Salvetti, che è un delegato della Fiom ed è uno degli operai coinvolti:


 

L’Italia continuerà a finanziare la cosiddetta guardia costiera libica

Sì al rifinanziamento della cosiddetta guardia costiera libica. La Camera dei Deputati ha votato oggi in favore del rinnovo dei finanziamenti delle missioni internazionali, tra cui quella in Libia. Bocciata anche la risoluzione, a firma di Erasmo Palazzotto e sottoscritta da 30 deputati, che proponeva di fermare la collaborazione con la cosiddetta guardia costiera libica. Sentiamo Nicola Fratoianni, segretario di Sinistra Italiana e uno dei deputati che aveva firmato la risoluzione:

Approvata, invece, la richiesta della maggioranza che impegna il governo a verificare la possibilità che la missione di addestramento e formazione della cosiddetta guardia costiera libica passi dall’Italia all’Unione Europea. Ma di fatto, la collaborazione non si ferma.
Ieri le ong erano scese in piazza in diverse città italiane proprio per chiedere al parlamento di non rinnovare i finanziamenti alla missione libica. Abbiamo chiesto un commento sulla decisione della Camera a Donatella Parisi, responsabile della comunicazione del centro Astalli, servizio dei gesuiti per i rifugiati in Italia:


 

L’UE si muove contro la discriminazione LGBT in Ungheria e Polonia

La Commissione Europea ha avviato procedure di infrazione contro l’Ungheria e la Polonia per le loro leggi discriminatorie nei confronti della comunità LGBT.

(di Claudia Zanella)

La procedura d’infrazione contro l’Ungheria ha nel mirino la legge, approvata il 15 giugno, che paragona di fatto l’omosessualità alla pedofilia e che impedisce di affrontare temi legati all’omosessualità in contesti pubblici frequentati dai minori. Una legge già definita “una vergogna” dalla presidente della Commissione europea Ursula Von Der Leyen e contro cui avevano firmato un documento 17 paesi europei, tra cui l’Italia. Sulle motivazioni dell’apertura della procedura di infrazione la Commissione ricorda come questa legge preveda “una serie di misure restrittive e discriminatorie” e che l’Ungheria non ha spiegato perché “l’esposizione dei bambini a contenuti Lgbt in quanto tale sarebbe dannosa per il loro benessere o non è in linea con l’interesse superiore del bambino”.
In relazione alla Polonia, invece, la Commissione ritiene che le autorità non abbiano risposto in modo completo alle sue richieste di chiarimento sulla natura e l’impatto delle cosiddette “zone libere dall’ideologia Lgbt”, adottate da diverse regioni e comuni polacchi.
Ungheria e Polonia hanno due mesi per rispondere alle argomentazioni avanzate dalla Commissione europea. In caso contrario, la Commissione può decidere di inviare loro un parere motivato e in una fase successiva deferirli alla Corte di giustizia dell’Unione europea.

Le conseguenze del riscaldamento globale arrivano anche in Germania

(di Sara Milanese)

Interi centri allagati, strade invase dal fango, auto trascinate dalla corrente, almeno una decina di edifici crollati: è il drammatico scenario che troviamo nel nord-ovest della Germania, dove in poche ore si sono abbattute piogge torrenziali, che hanno causato frane, allagamenti ed esondazioni. 
Renania Palatinato e Renania Nord Vestfalia le regioni più colpite, le vittime accertate ora sono 45, ancora decine i dispersi. Le piogge hanno colpito anche il vicino Belgio, dove si contano 6 morti proprio al confine con la Germania; e poco più a sud la Francia poco fa ha imposto l’allerta arancione per 9 regioni.
“Una catastrofe, sono sconvolta” ha detto la cancelliera Angela Merkel da Washington, dove si trova in visita ufficiale, confermando il timore che le vittime aumentino: “Non abbiamo ancora il numero definitivo, ma saranno molte” ha detto Merkel.

Da Colonia, la città più grande della Renania Nord Vestfalia, Daniela Nosari, giornalista di Radio Cosmo Colonia:



Quelle che in poche ore hanno causato allagamenti e inondazioni sono state le piogge torrenziali più forti degli ultimi 100 anni nella regione, un evento definito eccezionale dagli stessi meteorologi. 
Dopo le temperature record registrate nei giorni scorsi in Canada e sulla costa occidentale degli Stati Uniti, quello che è successo in Germania, nel cuore dell’Europa, è l’ennesima conseguenza del riscaldamento del pianeta. 
Lo ha affermato ai nostri microfoni il climatologo Luca Mercalli

.

L’andamento dell’epidemia di COVID-19 in Italia

Oggi in Italia sono stati accertati 2.455 casi di COVID con un tasso di positività all’1,3%, lo 0,3 in più rispetto a ieri. Le morti comunicate sono 9 e c’è un leggero aumento dei pazienti in terapia intensiva, mentre calano quelli ricoverati negli altri reparti. Sempre oggi il rapporto settimanale della Fondazione sanitaria Gimbe ha certificato che in 7 giorni i contagi accertati sono aumentati del 61%, nonostante sia stato testato quasi il 5% di persone in meno. Continuano a diminuire i nuovi decessi registrati e le persone ricoverate, indicatori che secondo l’organizzazione riprenderanno a salire nel mese di agosto a causa della variante Delta, ma con un impatto sanitario inferiore a quello delle scorse ondate grazie ai vaccini. La Fondazione sottolinea che nell’ultima settimana il numero di iniezioni è rimasto stabile con una media di 544mila al giorno, ma anche che nel giro di un mese è crollata la percentuale di prime dosi: tra il 5 e l’11 luglio sono state solo il 22% del totale. Le ragioni secondo il Gimbe sono la diffidenza verso AstraZeneca e Johnson & Johnson e la necessità di accantonare dosi per i richiami, dato che restano incertezze sulle forniture. In questo contesto il governo valuta se estendere l’applicazione del green pass sul modello di quello che è stato deciso in Francia. Ai nostri microfoni l’infettivologo Massimo Galli si dice favorevole, ma chiede un meccanismo per tutelare la libertà di chi ha un alto livello di anticorpi pur non avendo completato il ciclo vaccinale:

  • Autore articolo
    Redazione
ARTICOLI CORRELATITutti gli articoli
POTREBBE PIACERTI ANCHETutte le trasmissioni

Adesso in diretta

  • Ascolta la diretta

Ultimo giornale Radio

  • PlayStop

    Edizione di sabato 23/11 10:30

    Le notizie. I protagonisti. Le opinioni. Le analisi. Tutto questo nelle 16 edizioni quotidiane del Gr. Un appuntamento con la redazione che vi accompagna per tutta la giornata. Annunciati dalla “storica” sigla, i nostri conduttori vi racconteranno tutto quello che fa notizia, insieme alla redazione, ai corrispondenti, agli ospiti. La finestra di Radio Popolare che si apre sul mondo, a cominciare dalle 6.30 del mattino. Da non perdere per essere sempre informati.

    Giornale Radio - 23-11-2024

Ultima Rassegna stampa

  • PlayStop

    Rassegna stampa di sabato 23/11/2024

    La rassegna stampa di Popolare Network non si limita ad una carrellata sulle prime pagine dei principali quotidiani italiani: entra in profondità, scova notizie curiose, evidenzia punti di vista differenti e scopre strane analogie tra giornali che dovrebbero pensarla diversamente.

    Rassegna stampa - 23-11-2024

Ultimo Metroregione

  • PlayStop

    Metroregione di venerdì 22/11/2024 delle 19:50

    Metroregione è il notiziario regionale di Radio Popolare. Racconta le notizie che arrivano dal territorio della Lombardia, con particolare attenzione ai fatti che riguardano la politica locale, le lotte sindacali e le questioni che riguardano i nuovi cittadini. Da Milano agli altri capoluoghi di provincia lombardi, senza dimenticare i comuni più piccoli, da dove possono arrivare storie esemplificative dei cambiamenti della nostra società.

    Metroregione - 22-11-2024

Ultimi Podcasts

  • PlayStop

    Gr in breve sabato 23/11 10:30

    Edizione breve del notiziario di Radio Popolare. Le notizie. I protagonisti. Le opinioni. Le analisi.

    GR in breve - 23-11-2024

  • PlayStop

    Il demone del tardi di sabato 23/11/2024

    a cura di Gianmarco Bachi

    Il demone del tardi - 23-11-2024

  • PlayStop

    Giornale Radio sabato 23/11 08:30

    Le notizie. I protagonisti. Le opinioni. Le analisi. Tutto questo nelle tre edizioni principali del notiziario di Radio Popolare, al mattino, a metà giornata e alla sera.

    Giornale Radio - 23-11-2024

  • PlayStop

    Apertura Musicale di sabato 23/11/2024

    Svegliarsi con la musica libera di Radio Popolare

    Apertura musicale - 23-11-2024

  • PlayStop

    Gr in breve sabato 23/11 07:30

    Edizione breve del notiziario di Radio Popolare. Le notizie. I protagonisti. Le opinioni. Le analisi.

    GR in breve - 23-11-2024

  • PlayStop

    Slide Pistons – Jam Session di sabato 23/11/2024

    La frizzante trasmissione di Luciano Macchia e Raffaele Kohler. Tutti i sabati su Radio Popolare dalla mezzanotte all'una. In onda le scorribande musicali dei due suonatori d’ottone in giro per la città, assecondate da artisti formidabili e straordinari.

    Slide Pistons – Jam Session - 22-11-2024

  • PlayStop

    Doppia Acca di venerdì 22/11/2024

    Dal 2011 è la trasmissione dedicata all’hip-hop di Radio Popolare.

    Doppia_Acca - 22-11-2024

  • PlayStop

    News della notte di venerdì 22/11/2024

    L’ultimo approfondimento dei temi d’attualità in chiusura di giornata

    News della notte - 22-11-2024

  • PlayStop

    Psicoradio di venerdì 22/11/2024

    Psicoradio, avviata nel 2006 dalla collaborazione tra il Dipartimento di Salute Mentale di Bologna e Arte e Salute Onlus, è una testata radiofonica dedicata alla salute mentale. Include un corso triennale per utenti psichiatrici, guidato dalla prof. Cristina Lasagni, e una programmazione che esplora temi psicologici attraverso vari registri: poetico, informativo, ironico e autobiografico. Psicoradio ha realizzato oltre 220 trasmissioni nazionali, campagne di sensibilizzazione e convegni su temi di salute mentale.

    Psicoradio - 22-11-2024

  • PlayStop

    Musiche dal mondo di venerdì 22/11/2024

    Musiche dal mondo è una trasmissione di Radio Popolare dedicata alla world music, nata ben prima che l'espressione diventasse internazionale. Radio Popolare, partecipa alla World Music Charts Europe (WMCE) fin dal suo inizio. La trasmissione propone musica che difficilmente le radio mainstream fanno ascoltare e di cui i media correntemente non si occupano. Un'ampia varietà musicale, dalle fanfare macedoni al canto siberiano, promuovendo la biodiversità musicale.

    Musiche dal mondo - 22-11-2024

  • PlayStop

    Sui Generis di venerdì 22/11/2024

    Una trasmissione che parla di donne e altre stranezze. Attualità, cultura, approfondimenti su femminismi e questioni di genere. A cura di Elena Mordiglia.

    Sui Generis - 22-11-2024

  • PlayStop

    L'Orizzonte delle Venti di venerdì 22/11/2024

    A fine giornata selezioniamo il fatto nazionale o internazionale che ci è sembrato più interessante e lo sviluppiamo con il contributo dei nostri ospiti e collaboratori. Un approfondimento che chiude la giornata dell'informazione di Radio Popolare e fa da ponte con il giorno successivo.

    L’Orizzonte delle Venti - 22-11-2024

  • PlayStop

    Giornale Radio venerdì 22/11 19:30

    Le notizie. I protagonisti. Le opinioni. Le analisi. Tutto questo nelle tre edizioni principali del notiziario di Radio Popolare, al mattino, a metà giornata e alla sera.

    Giornale Radio - 22-11-2024

  • PlayStop

    Putin avverte: la Russia continuerà a testare altri missili ipersonici

    Il presidente russo Vladimir Putin questa sera è tornato a parlare del missile Oreshnik lanciato ieri su Dnipro, in Ucraina. Il capo del Cremlino ha detto che il test del missile ipersonico è stato un successo ed ha avvertito che la Russia continuerà a testarne altri. Putin ha anche detto di aver ordinato la "produzione in serie" di questo tipo di missili che – ha detto - "Nessun sistema al mondo è capace di intercettare”. Il comandante delle truppe missilistiche russe ha anche detto che questi missili possono raggiungere obiettivi in tutta Europa. Queste dichiarazioni arrivano nel contesto di un’escalation del conflitto che lo stesso Putin ha definito “quasi globale”. Oggi il premier polacco Donald Tusk ha detto che le ultime ore dimostrano che la minaccia di un conflitto globale è seria e reale. Abbiamo raggiunto a Kiev l’inviato del Corriere della Sera Lorenzo Cremonesi e gli abbiamo chiesto come è stato visto il lancio di questo missile in Ucraina.

    Clip - 22-11-2024

Adesso in diretta