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L’ambizioso obiettivo del G20 della Salute, la battaglia persa di Salvini sul Green Pass e le altre notizie della giornata

G20 Salute

Il racconto della giornata di domenica 5 settembre 2021 con le notizie principali del giornale radio delle 19.30. Si è conclusa a Roma la prima giornata dei lavori del G20 della Salute: l’obbiettivo del ministro Speranza è quello di far firmare ai suoi partner “il patto di Roma per vaccinare tutti gli abitanti del mondo”. Il governo intanto lavora all’allargamento del Green Pass e il partito di Matteo Salvini rischia di trovarsi ad un bivio. Le Paralimpiadi di Tokyo hanno dato voce a un miliardo e duecento milioni di persone nel mondo con disabilità: com’è la situazione in Italia? In Brasile, intanto, Popoli Indigeni si stanno mobilitando da giorni a difesa della Foresta Amazzonica. Il secondo film italiano in concorso a Venezia 78 è “Il Buco” di Michelangelo Frammartino. Infine, l’andamento della pandemia di COVID-19 in Italia.

G20 della Salute. Come portare i vaccini in tutto il Mondo

Si è conclusa a Roma la prima giornata dei lavori del G20 della Salute. L’obbiettivo del ministro Speranza è quello di far firmare ai suoi partner “il patto di Roma per vaccinare tutti gli abitanti del mondo”.

Il nodo da sciogliere è “come portare i vaccini in tutto il mondo”. All’interno dello stesso G20 ci sono visioni diverse e nessuna sembra contemplare la sospensione temporanea dei brevetti come chiesto da India e Sudafrica.
Nicoletta Dentico è una giornalista scientifica, ha letto le ultime bozze disponibili del “patto di Roma”:

Nei paesi più poveri solo l’1% della popolazione è vaccinato, con rischi enormi per la salute di quelle popolazioni e per la possibile nascita di nuove varianti. Il successo di questo vertice si misurerà non solo sulla firma condivisa del patto di Roma, ma su come i paesi del G20 hanno intenzione di raggiungere l’obbiettivo “vaccini per tutti”. È su questo che i paesi sono divisi. Sentiamo ancora la giornalista scientifica Nicoletta Dentico:

Molti paesi occidentali avvieranno a breve la somministrazione della terza dose nonostante l’indicazione contraria dell’OMS. Vittorio Agnoletto, medico e autore della trasmissione 37e2:


 

L’allargamento del Green Pass e le difficoltà di Salvini

Il governo intanto lavora all’allargamento del Green Pass. Domani il testo del decreto del 6 agosto che impone il pass al personale della scuola e ai trasporti a lunga percorrenza arriverà alla Camera e inizierà la discussione prima del voto finale. Draghi potrebbe chiedere di mettere la fiducia al voto e per la Lega, unica forza di maggioranza contraria all’estensione del Green Pass, sarebbe un grosso problema. Il partito di Salvini si troverebbe a un bivio. Per questa i leghisti stanno lavorando per scongiurare il voto di fiducia, dando per persa la battaglia contro il Green Pass. Sentite quanto ci ha detto il deputato più battagliero della Lega sul pass, Claudio Borghi:

Salvini in difficoltà sul Green Pass oggi ha cambiato oggetto delle sue dichiarazioni passando al Reddito di Cittadinanza. Lo ha fatto insieme a Giorgia Meloni, a Cernobbio, al Forum Economico Ambrosetti. Un modo anche per accreditarsi davanti a industriali e finanza.

(di Roberto Maggioni)

Prima il selfie per i follower, poi un mini vertice appartati: Giorgia Meloni, Matteo Salvini e Giancarlo Giorgetti. “Siamo promessi sposi” ha detto Meloni citando il manzoniano ramo del lago di Como. Perché “tra un anno e mezzo governeremo insieme ed giusto iniziare a coordinarsi” ha chiuso il ragionamento Salvini. E davanti al mondo economico, finanziario e industriale italiano i due hanno scelto di accreditarsi cannoneggiando il reddito di cittadinanza e il sistema di welfare e sussidi, temi cari soprattutto a Confindustria.
Meloni ha definito il reddito di cittadinanza “metadone di Stato”, una “paghetta per il consenso”. Salvini, che il reddito di cittadinanza lo aveva votato ai tempi del governo Conte 1 annuncia un emendamento alla manovra per cancellarlo. “Si è rivelato sbagliato. Quei soldi vanno destinati alle imprese”. A chiudere il cerchio il ministro leghista dello sviluppo economico Giorgetti: “bisogna rifare il sistema di incentivi e sussidi”. Una revisione del reddito di cittadinanza è tema di cui si parla da tempo. Il Pd è favorevole, mantenendolo come provvedimento contro la povertà slegato dall’occupazione. Anche il segretario generale della Cgil Landini oggi ha aperto a modifiche, “va migliorato non cancellato”. Il ministro del lavoro ha detto che chi parla di metadone “non sa cosa è la povertà'”. “Ci sono delle modifiche da fare” ha detto Orlando “ma sarebbe un passo indietro tornare ad essere tra i pochi paesi che non hanno uno strumento di contrasto alla povertà”. Per Meloni e Salvini la campagna elettorale comincia da qui.

La mobilitazione degli indigeni brasiliani a difesa della Foresta Amazzonica

In Brasile c’è una mobilitazione dei popoli indigeni a difesa della Foresta Amazzonica, di cui oggi ricorre la Giornata mondiale. Oltre seimila partecipanti appartenenti a 176 diversi Popoli Indigeni del Brasile sono riuniti dalla scorsa settimana a Brasilia. Attendono il giudizio della Corte suprema sul futuro delle terre indigene protette, e in particolare su una norma chiamata “Marco Temporal”. Questa norma permetterebbe alle lobby dell’agribusiness e delle attività estrattive di intensificare l’accaparramento delle terre, sottraendole alla foresta e a chi la abita e difende da generazioni. Le foreste hanno anche un ruolo importante nella regolazione del clima. Martina Borghi, responsabile campagna Foreste di Greenpeace:


 

Diritti delle persone con disabilità. A che punto è l’Italia?

Si sono chiuse le Paralimpiadi di Tokyo. È stata un’edizione eccezionale per la squadra Azzurra, con 69 medaglie, suggellata dallo storico tris di ieri nei 100 metri femminili.
Sono state le Paralimpiadi con più copertura mediatica della storia, e con un’eredità che mira ad arrivare sempre più alla pari dignità tra atleti olimpici e paralimpici. “Abbiamo dato voce a un miliardo e duecento milioni di persone nel mondo con disabilità: ora serve la svolta”, è stato il messaggio finale.
Spenti i riflettori sui giochi, però, resta la condizione delle persone con disabilità. In ogni ambito della vita: il lavoro, la famiglia, la scuola, i semplici spostamenti in città.
Com’è la situazione in Italia? Ne abbiamo parlato con Giovanni Merlo, direttore della Lega per i diritti delle persone con disabilità:


 

Venezia 78, presentato il film “Il Buco” di Michelangelo Frammartino

(di Barbara Sorrentini)

Il secondo film italiano in concorso è “Il Buco” di Michelangelo Frammartino. Impegnativo e faticoso per la sua realizzazione. Girato nell’Abisso del Bifurto, una delle grotte più profonde del mondo e che si trova in Calabria, “Il Buco” ripercorre un’impresa del 1961, da parte di un gruppo di speleologi arrivati da nord Italia. Il film ricrea quell’impresa, con un’equipe di speleologi appesi per tutta la durata delle riprese in quella gola di 700 metri. 
In concorso anche lo spagnolo “Competencia oficial”, una commedia sul lavoro degli attori e il dietro le quinte del cinema, con Penelope Cruz, Antonio Banderas e Oscar Martinez. Oggi un altro film italiano fuori concorso. È “Ariaferma” di Leonardo Di Costanzo, girato in un carcere in Sardegna con Toni Servillo e Silvio Orlando.


L’andamento dell’epidemia di COVID-19 in Italia

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    Il presidente russo Vladimir Putin questa sera è tornato a parlare del missile Oreshnik lanciato ieri su Dnipro, in Ucraina. Il capo del Cremlino ha detto che il test del missile ipersonico è stato un successo ed ha avvertito che la Russia continuerà a testarne altri. Putin ha anche detto di aver ordinato la "produzione in serie" di questo tipo di missili che – ha detto - "Nessun sistema al mondo è capace di intercettare”. Il comandante delle truppe missilistiche russe ha anche detto che questi missili possono raggiungere obiettivi in tutta Europa. Queste dichiarazioni arrivano nel contesto di un’escalation del conflitto che lo stesso Putin ha definito “quasi globale”. Oggi il premier polacco Donald Tusk ha detto che le ultime ore dimostrano che la minaccia di un conflitto globale è seria e reale. Abbiamo raggiunto a Kiev l’inviato del Corriere della Sera Lorenzo Cremonesi e gli abbiamo chiesto come è stato visto il lancio di questo missile in Ucraina.

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