Il racconto della giornata di domenica 21 maggio 2023 con le notizie principali del giornale radio delle 19.30. Oggi Giorgia Meloni ha visitato le zone alluvionate dell’Emilia-Romagna e ha assicurato risposte immediate da parte del governo. In Ucraina il comandante delle forze terrestri di Kiev ha detto che le sue truppe controllano solo una porzione “insignificante” di Bakhmut, il fulcro dell’assedio dei mercenari russi della brigata Wagner. Intanto oggi in diecimila hanno preso parte al cammino per la pace da Perugia ad Assisi, per la terza volta dall’invasione russa in Ucraina. I primi exit poll in arrivo dalla Grecia danno in vantaggio il partito conservatore del premier uscente Mitsotakis.
Meloni promette risposte immediate dopo l’alluvione in Emilia-Romagna
Oggi Giorgia Meloni ha visitato le zone alluvionate dell’Emilia-Romagna. Ha incontrato alcuni cittadini e poi ha fatto il punto della situazione in Prefettura a Ravenna. “Il governo c’è, daremo risposte immediate”, ha detto la Presidente del Consiglio, rientrata dal G7 in Giappone. Martedì ci sarà un Consiglio dei Ministri per i primi interventi, ma secondo le stime delle associazioni di categoria i danni potrebbero ammontare a diversi miliardi di euro. Sulla Romagna, intanto, la pioggia oggi ha concesso una tregua, anche se domani resterà l’allerta rossa. Critica, soprattutto, la situazione nei comuni alluvionati del Ravennate, dove il fango ora inizia a seccarsi. Daniele Perini, consigliere comunale di Ravenna:
La battaglia per Bakhmut continua
In Ucraina il comandante delle forze terrestri di Kiev ha detto che le sue truppe controllano solo una porzione “insignificante” di Bakhmut, città della regione di Donetsk dove da mesi è in corso un assedio dei mercenari russi della brigata Wagner. Oggi la Wagner ha rivendicato nuovamente la presa della città, possibilità quest’oggi supportata dalle parole del presidente ucraino Zelensky che ha detto che della città restano solo macerie. Le truppe di Kiev starebbero però avanzando sui fianchi della città. “Sebbene ormai controlliamo solo una parte insignificante di Bakhmut, l’importanza di difenderla resta attuale. Noi continuiamo ad avanzare sui fianchi alla periferia di Bakhmut” ha detto il comandante delle forze terrestri ucraine.
10mila persone al cammino per la pace Perugia-Assisi
In diecimila in cammino per la pace da Perugia ad Assisi. Questa mattina, per la terza volta dall’invasione russa in Ucraina, il popolo della marcia Perugia-Assisi si è mobilitato per dire al mondo di non rassegnarsi alla guerra. In Ucraina come nei tanti conflitti sparsi per il pianeta. Questa edizione della marcia della pace ha messo al centro i giovani, con l’adesione di centinaia di scuole. “Trasformiamo il futuro il tema scelto quest’anno. Presenti anche 150 enti locali e 280 realtà associative. Tra loro lo scrittore Alessandro Bergonzoni, che abbiamo raggiunto:
Grecia, i conservatori di Mitsotakis in vantaggio secondo gli exit poll
Si sono chiuse le urne per le elezioni in Grecia. Secondo i primi exit poll, è in testa il partito conservatore del premier uscente Mitsotakis, dato tra il 36% e il 40%. Più staccata Syriza, il partito di Tsipras, data invece tra il 25% e il 29%. Non è ancora chiaro se sarà necessario un secondo turno. Bisognerà aspettare le proiezioni delle prossime ore. Anche Syriza ha invitato alla cautela in attesa dei primi risultati ufficiali. Molto basso invece il dato sull’affluenza: alle 16.30 aveva votato solo la metà degli elettori.
Basta morti in bici, la protesta a Bergamo al passaggio del Giro d’Italia
Oggi, in occasione del passaggio del Giro d’Italia di ciclismo a Bergamo, si è tenuta una protesta per chiedere strade sicure, città a velocità ridotta e piste ciclabili. L’associazione Pedalopolis, insieme alla Fiab, ha appeso diversi striscioni lungo il percorso del passaggio del Giro nella bergamasca. La scritta sopra: “Basta morti in bici: la strada di tutti”. Sentiamo Giulia Porta dell’associazione Pedalopolis: