Uno ascolta Gallera dire che per infettarsi si devono incontrare due positivi contemporaneamente e può provare molti sentimenti. I social ieri erano pieni di derisione, rabbia, indignazione.
C’è un altro sentimento che si può provare: la paura.
L’assessore che ha la responsabilità di gestire la pandemia nella regione più colpita al mondo fa passare il messaggio che infettarsi in questo momento sia difficile. Perché occorrerebbe incontrare due positivi contemporaneamente.
Si deve avere paura perché con una informazione così una persona che non sappia chi sia Gallera e che si fidi della figura istituzionale dell’assessore potrebbe abbassare la guardia, magari potrebbe rinunciare alle misure di sicurezza ogni volta che gli capitasse di incontrare una singola persona, tanto “ce ne vogliono due contemporaneamente”: lo ha detto Gallera.
Gallera quello che si fece spiegare da una giornalista televisiva che sì, la poteva fare la Regione la zona rossa nella bergamasca, poi tornò in tv a dire che sì, aveva ragione la giornalista, senza però trarne le logiche conclusioni, cioè le dimissioni. (E poi si è fatto smentire dal suo presidente, Fontana, il quale, tra parentesi, quando parla è capace solo di negare qualsiasi errore nella risposta all’infezione da coronavirus).
Questa volta, di fronte alle critiche, Gallera non solo non ha ammesso l’errore ma si è pure detto allibito. Lui. “Ho solo cercato di spiegare in maniera molto semplice quello che sta succedendo”. No, Gallera. Non hai spiegato niente. Hai dato una informazione pericolosa, e non te ne rendi nemmeno conto. Dovresti dimetterti, stavolta dovresti proprio farlo, insieme al tuo presidente. E a Roma dovrebbero comprendere il problema e fare qualcosa.
Contemporaneamente.