Riccardo Magi, segretario di Più Europa, parla di un “risultato straordinario”. E in effetti è così, soprattutto se si osserva l’intensità degli accessi sul sito del referendum sulla cittadinanza: ieri si è raggiunto il record, 155 mila firme in un giorno, un dato che rispetto alle ultime raccolte di firme per i referendum è del tutto nuovo e non solo per la facilità di approccio, da casa o dall’ufficio on line.
Alle 17 di oggi la soglia minima per presentare in Cassazione la proposta di referendum è raggiunta, 500 mila firme e mancano ancora sei giorni alla scadenza del 30 settembre. Magi è soddisfatto, lo è anche il Comitato promotore fatto da molte realtà della società civile, ma lui lo è in particolare perché la proposta arriva dall’interno del Parlamento, come gruppo politico ha proposto ai cittadini un referendum, scuotendo quella freddezza che c’è stata inizialmente dai partiti, compresi quelli di sinistra. È vero che Magi rappresenta una tradizione, quella dei radicali avvezza alle consultazioni popolari, ma questa volta ha intercettato una richiesta forte da parte della società, “un segnale, dice Magi, di non rassegnazione verso questioni che in Parlamento sono in stallo”.
La proposta del referendum è molto semplice, e forse per questo immediata nella sua ricezione: si chiede di dimezzare a cinque anni anziché a dieci il tempo perché chi vive in Italia stabilmente, con una residenza e pagando le tasse, possa chiedere la cittadinanza. La spinta ulteriore è stata data subito dopo l’avvio della raccolta dalla mobilitazione di cantanti, attori, scrittori che da tempo sono impegnati su questi temi, ad esempio quello molto popolare di consentire agli sportivi di gareggiare nella nazionale. I partiti alla fine si sono mobilitati, Elly Schlein ha votato a livello personale, ma ora si congratula delle firme raggiunte come segretaria del Pd, anche gli altri hanno fatto la stessa cosa, da Angelo Bonelli a Nicola Fratoianni, fino a Matteo Renzi.
Il percorso è solo all’inizio, perché se il referendum sarà ammesso, bisognerà raggiungere il quorum, probabilmente in un stagione referendaria primaverile, visto che potrebbe esserci un voto multiplo, ci sono i referendum della Cgil, quello sull’Autonomia differenziata e questo sulla cittadinanza. Un appuntamento molto importante e con conseguenze negative per il governo se il quorum dovesse essere raggiunto.