Approfondimenti

“Lo squilibrio dei poteri costituzionali”

Seconda puntata del ciclo di trasmissioni che –  all’interno di Memos – si sta occupando della revisione della Costituzione targata “Renzi-Boschi”. È il progetto approvato dal parlamento con l’ultimo voto del 12 aprile scorso.

Su quel testo saremo chiamati a dire un “si” o un “no” in un referendum che si terrà il prossimo ottobre, la data uffciale non è stata ancora fissata.

Nella puntata scorsa abbiamo iniziato con l’analisi punto per punto delle parti principali del progetto di revisione costituzionale: la riduzione a 100 del numero di senatori, la modifica dei loro criteri di elezione (non più da parte degli elettori, ma dei consigli regionali); la fiducia al governo solo dalla Camera dei deputati, le competenze legislative ridotte del Senato.

Ospite anche della seconda puntata Andrea Pertici, ordinario di diritto costituzionale all’Università di Pisa. Pertici è il principale estensore di un progetto alternativo di modifica della Costituzione, presentato in parlamento in questa legislatura prima del progetto Renzi-Boschi. Il testo del professor Pertici portava la firma di alcuni parlamentari Pd, cosiddetti dissidenti, tra cui (primo firmatario) Giuseppe Civati, uscito poi dal Pd.

Riassumendo.

Il progetto “Renzi-Boschi” modifica due parti importanti della Costituzione, due pilastri: la parte che riguarda il parlamento (la sua composizione ed elezione, il maggior peso del governo nell’attività legislativa, le competenze differenziate tra Camera e Senato); e la parte che riguarda il rapporto Stato-Regioni. Anche in questo caso c’è in gioco un pezzo del potere legislativo, con un riaccentramento delle competenze in capo allo Stato.

Nel progetto Renzi-Boschi ci sono poi altre modifiche che riguardano la partecipazione dei cittadini alla formazione delle leggi: l’aumento a 150 mila firme per le leggi di iniziativa popolare, l’introduzione del referendum propositivo e la modifica parziale del referendum abrogativo.

Andrea Pertici
Andrea Pertici

«Non c’è dubbio – ha raccontato il professor Pertici nel corso della puntata di Memos – che il progetto contenga un rafforzamento del governo. E’ un elemento di continuità rispetto a precedenti proposte di revisione costituzionale. Da questo punto di vista il testo (Renzi-Boschi, ndr) non presenta alcuna novità. Mentre nelle altre ipotesi di revisione si incideva direttamente sul governo, qui le modifiche dirette alla parte sul governo sono poche. Nel testo di modifica attuale, però, il rafforzamento dell’esecutivo si realizza mediante l’indebolimento del Parlamento. E’ un modo di procedere criticabile. La costituzione degli Stati Uniti, una costituzione rigida che ha ormai una durata plurisecolare, dimostra che l’equilibrio tra i poteri si realizza se tutti i poteri sono forti. Negli Stati Uniti – fa notare Andrea Pertici – è forte sia il parlamento che il presidente. Qui, invece, si vuole rafforzare il governo indebolendo il parlamento, cosa davvero poco auspicabile. L’indebolimento del parlamento si accompagna poi in questo progetto all’indebolimento del corpo elettorale. Gli elettori, infatti, non scelgono più due camere, ma una sola. Inoltre, gli elettori non vedono migliorata la loro posizione in relazione agli istituti di democrazia diretta. Nel testo “Renzi-Boschi” non si prevede che le proposte di iniziativa legislativa popolare debbano essere “necessariamente” affrontate dal parlamento. Per il referendum abrogativo cambia davvero poco: sarebbe stata positiva la notizia di un abbassamento del quorum senza che fosse quasi vanificata dal previsto innalzamento del numero delle firme (da 500 mila a 800 mila). Infine, particolarmente deludente è la norma che “finge” di introdurre i referendum propositivi perché tutto viene rinviato ad una legge costituzionale. Considerate, su quest’ultimo punto, che per la sola legge ordinaria di attuazione del referendum abrogativo il parlamento ha atteso ventidue anni (dal 1948 al 1970) – fa notare il professor Pertici – e non per colpa del bicameralismo, ma piuttosto per il fatto che i partiti non gradivano molto il referendum abrogativo…e qualcosa mi fa pensare che non gradiranno molto neanche quello propositivo».

Ascolta tutta la puntata di Memos per i dettagli

 

  • Autore articolo
    Raffaele Liguori
ARTICOLI CORRELATITutti gli articoli
POTREBBE PIACERTI ANCHETutte le trasmissioni

Adesso in diretta

  • Ascolta la diretta

Ultimo giornale Radio

  • PlayStop

    Giornale Radio lunedì 28/04 12:30

    Le notizie. I protagonisti. Le opinioni. Le analisi. Tutto questo nelle tre edizioni principali del notiziario di Radio Popolare, al mattino, a metà giornata e alla sera.

    Giornale Radio - 28-04-2025

Ultimo giornale Radio in breve

  • PlayStop

    Gr in breve lunedì 28/04 15:30

    Edizione breve del notiziario di Radio Popolare. Le notizie. I protagonisti. Le opinioni. Le analisi.

    Giornale Radio in breve - 28-04-2025

Ultima Rassegna stampa

  • PlayStop

    Rassegna stampa di domenica 27/04/2025

    La rassegna stampa di Popolare Network non si limita ad una carrellata sulle prime pagine dei principali quotidiani italiani: entra in profondità, scova notizie curiose, evidenzia punti di vista differenti e scopre strane analogie tra giornali che dovrebbero pensarla diversamente.

    Rassegna stampa - 27-04-2025

Ultimo Metroregione

  • PlayStop

    Metroregione di lunedì 28/04/2025 delle 07:14

    Metroregione è il notiziario regionale di Radio Popolare. Racconta le notizie che arrivano dal territorio della Lombardia, con particolare attenzione ai fatti che riguardano la politica locale, le lotte sindacali e le questioni che riguardano i nuovi cittadini. Da Milano agli altri capoluoghi di provincia lombardi, senza dimenticare i comuni più piccoli, da dove possono arrivare storie esemplificative dei cambiamenti della nostra società.

    Metroregione - 28-04-2025

Ultimi Podcasts

  • PlayStop

    “Quando cessarono gli spari” di Giovanni Pesce, le letture per il 25 Aprile al Teatro alla Scala

    Vi riproponiamo le letture dal libro "Quando cessarono gli spari” di Giovanni Pesce, lette il 25 Aprile al Teatro alla Scala dagli attori di ANPI Piccolo Teatro, Simone Tudda e Giacomo Toccaceli, nell’ambito del Concerto per l'80° anniversario della Liberazione d'Italia dal nazifascismo, che Radio Popolare ha trasmesso in diretta.

    Clip - 28-04-2025

  • PlayStop

    Radio Popolare Minilive - Jack Jaselli

    “Mariachi Desperado Running Club” è il nuovo EP di Jack Jaselli. Un progetto particolare, undici tracce tra registrazioni live e brani in studio, che fotografano un momento e l'urgenza di mettere tutto nero su bianco. Oggi l'autore ne ha parlato con Matteo Villaci a Jack, dove ha anche suonato tre brani dal vivo.

    Clip - 28-04-2025

  • PlayStop

    Jack di lunedì 28/04/2025

    Jack è il magazine musicale quotidiano di Radio Popolare: Matteo Villaci vi accompagna tra le ultime novità discografiche e le notizie del giorno, con approfondimenti, interviste e speciali. Senza mai dimenticare la passione per la musica dal vivo, con i nostri imperdibili minilive.

    Jack - 28-04-2025

  • PlayStop

    Musica leggerissima di lunedì 28/04/2025

    a cura di Davide Facchini. Per le playlist: https://www.facebook.com/groups/406723886036915

    Musica leggerissima - 28-04-2025

  • PlayStop

    Considera l’armadillo di lunedì 28/04/2025

    Per riascoltare Considera l'armadillo noi e altri animali ospite Gianumberto Accinelli per parlare del suo ultimo libro Storie di ordinaria Entomologia. L'incredibile scienza degli insetti, illustrato da Cristina Trapanese, @Nomos edizioni. A cura di Cecilia Di Lieto.

    Considera l’armadillo - 28-04-2025

  • PlayStop

    Cult di lunedì 28/04/2025

    Oggi a Cult: dal Concerto per l'80° della Liberazione organizzato da ANPI Scala il 25 aprile al Teatro alla Scala, le letture da Giovanni Pesce e la memorabile esecuzione di "Bella Ciao"; il nuovo libro di Francesca Pasini "Slalom" (Mimesis); a Ravenna inizia il Polis Teatro Festival per gli under 35; Barbara Sorrentini dal Tento Film Festival 2025; la rubrica GialloCrovi a cura di Luca Crovi...

    Cult - 28-04-2025

  • PlayStop

    Pubblica di lunedì 28/04/2025

    I segni dell'autoritarismo e del neofascismo strisciante. 1) Oltre 200 costituzionalisti hanno denunciato in un appello i pericoli per la democrazia causati dal decreto cosiddetto "sulla sicurezza". Secondo la costituzionalista Anna Mastromarino, ospite di Pubblica, il decreto «fa un uso del controllo e della paura come strumento di governo». 2) Dongo, Ascoli Piceno, il cimitero Acatollico di Roma. E poi Cinisello Balsamo, Domodossola. I luoghi della cronaca del revisionismo filo-fascista. La destra punta a rendere clandestino l’antifascismo? Ospite il sociologo e storico Marco Revelli.

    Pubblica - 28-04-2025

  • PlayStop

    A come Atlante di lunedì 28/04/2025

    Trasmissione trisettimanale, il lunedì dedicata all’America Latina con Chawki Senouci, il mercoledì all’Asia con Diana Santini, il giovedì all’Africa con Sara Milanese.

    A come Atlante – Geopolitica e materie prime - 28-04-2025

  • PlayStop

    Note dell’autore di lunedì 28/04/2025

    Un appuntamento quasi quotidiano, sintetico e significativo con un autore, al microfono delle voci di Radio Popolare. Note dell’autore è letteratura, saggistica, poesia, drammaturgia e molto altro. Il tutto nel tempo di un caffè!

    Note dell’autore - 28-04-2025

  • PlayStop

    Presto Presto - Interviste e Analisi di lunedì 28/04/2025

    I fatti del giorno analizzati dai nostri esperti, da studiose e studiosi. I protagonisti dell'attualità intervistati dai nostri conduttori.

    Presto Presto – Interviste e analisi - 28-04-2025

Adesso in diretta