
Il video girato con il telefono cellulare dal testimone c’era ma è stato cancellato e non è più possibile recuperarlo. È quanto emerge dalla consulenza commissionata dalla Procura di Milano sul telefono cellulare di Omar E., il ragazzo testimone dell’incidente che la notte tra il 23 e il 24 novembre ha portato alla morte del diciannovenne Ramy Elgaml, inseguito in moto dai carabinieri. La relazione è stata firmata da Marco Tinti, nominato dai PM per verificare se il filmato fosse stato cancellato o meno e dalla perizia emerge che la cancellazione c’è stata.
Il video sarebbe stato di un minuto e dieci secondi. La fotocamera del testimone è risultata in funzione dalle 4.03 e 22 secondi fino alle 4.04 e 31 secondi, secondo quanto scritto dall’agenzia AGI. Non sarebbe però possibile recuperarlo quel video e quindi vederne il contenuto. Di quel video, scrive sempre la perizia, è rimasto solo il frame iniziale, dal quale si vede la prospettiva dalla quale stava filmando il testimone: dalle strisce pedonali tra via Quaranta e via Ripamonti.
Omar è stato poi raggiunto da due militari, come confermato anche dal video di una telecamera di servizio, che, secondo il racconto del giovane, gli hanno intimato di cancellare il filmato. “I carabinieri sono venuti vicino a me e mi hanno fatto una foto al documento e mi hanno detto ‘cancella immediatamente il video, adesso che hai fatto il video ti becchi anche una denuncia’” ha fatto mettere a verbale il giovane. E la perizia ha effettivamente riscontrato la cancellazione del video. I due carabinieri sono indagati per frode processuale, depistaggio e favoreggiamento nell’ipotesi che davvero abbiano costretto il teste a rimuovere immagini che sarebbero state importanti per ricostruire la dinamica dell’incidente. Un altro carabiniere è indagato con l’accusa di omicidio stradale in concorso con Fares.