Approfondimenti

Quella del sindaco di Riace è disobbedienza civile

Mimmo Lucano e Aboubakar Soumahoro

Il sindaco di Riace, Domenico Lucano, non è mai stato tipo che si nasconde.

Ha sempre svolto il suo lavoro alla luce del sole e anche le intercettazioni telefoniche che sono utilizzate come elemento di accusa nei suoi confronti lo dimostrano.

Nelle conversazioni, il sindaco spiega che una donna di nazionalità nigeriana occorre che si sposi per poter ottenere i documenti necessari per il permesso di soggiorno. Altrimenti, data la sua condizione, verrebbe espulsa. Il sindaco aggiunge che in caso di matrimonio lui si sarebbe fatto carico di produrre tutti i documenti necessari consentirle di rimanere in Italia.

Secondo il procuratore di Locri, Luigi D’Alessio, il sindaco si sarebbe più volte e in modo inequivocabile adoperato per organizzare matrimoni di comodo. Con una “spigliatezza disarmante” dice il procuratore.

Stabilirà la magistratura se i reati siano effettivamente stati commessi.

A Salvini, che ha esultato per l’arresto, ha risposto Emma Bonino ricordando l’importanza di essere garantisti, sempre. “Ancora una volta una vicenda tutta da chiarire nei suoi aspetti giudiziari è trasformata in un’arma di propaganda e gettata nel tritacarne mediatico e social da un ministro della Repubblica italiana” ha scritto Bonino.

È significativo che sia stata proprio lei a esprimersi. Emma Bonino è stata tra le principali protagoniste di battaglie che si sono basate anche disobbedienza civile.

Nel caso di Riace, la disobbedienza civile è uno strumento di azione risposta politica contro comportamenti sempre più punitivi nei confronti dei migranti da parte del Governo. Questo, al netto dell’esito della vicenda giudiziaria su cui, come ricorda Bonino, occorre essere garantisti.

L’attuale governo mette nel mirino i singoli che si battono per l’accoglienza. Oggi non solo Salvini ha gioito alla notizia dell’arresto del sindaco di Riace, ma anche il Movimento 5 Stelle ha scritto sul blog ufficiale che “Riace non era un modello” e che saremmo di fronte, con l’arresto del sindaco, nientemeno che alla “fine del business dell’immigrazione”. Parole di esultanza simili erano state spese quando era stato chiuso il centro di accoglienza per migranti di Don Biancalani a Pistoia, per irregolarità amministrative.

E la stessa condanna preventiva era stata emessa nei confronti delle Ong che aiutavano i migranti a non morire nel Mediterraneo. Era l’estate del 2017 e Di Maio le definì ‘Taxi del Mediterraneo‘.

Diverse procure siciliane hanno aperto inchieste che non hanno portato ad alcun provvedimento. Ma il colpevole era già stato trovato. Di fronte all’aggressione continua, alla ricerca reiterata del capro espiatorio, la risposta di Riace è stata lo strumento politico della disobbedienza civile.

Mimmo Lucano e Aboubakar Soumahoro
Foto dal profilo Twitter di Aboubakar Soumahoro https://twitter.com/aboubakar_soum
  • Autore articolo
    Luigi Ambrosio
ARTICOLI CORRELATITutti gli articoli
POTREBBE PIACERTI ANCHETutte le trasmissioni

Adesso in diretta

  • Ascolta la diretta

Ultimo giornale Radio

  • PlayStop

    Giornale Radio mercoledì 12/03 07:30

    Le notizie. I protagonisti. Le opinioni. Le analisi. Tutto questo nelle tre edizioni principali del notiziario di Radio Popolare, al mattino, a metà giornata e alla sera.

    Giornale Radio - 12-03-2025

Ultimo giornale Radio in breve

  • PlayStop

    Gr in breve mercoledì 12/03 10:31

    Edizione breve del notiziario di Radio Popolare. Le notizie. I protagonisti. Le opinioni. Le analisi.

    Giornale Radio in breve - 12-03-2025

Ultima Rassegna stampa

  • PlayStop

    Rassegna stampa di mercoledì 12/03/2025

    La rassegna stampa di Popolare Network non si limita ad una carrellata sulle prime pagine dei principali quotidiani italiani: entra in profondità, scova notizie curiose, evidenzia punti di vista differenti e scopre strane analogie tra giornali che dovrebbero pensarla diversamente.

    Rassegna stampa - 12-03-2025

Ultimo Metroregione

  • PlayStop

    Metroregione di mercoledì 12/03/2025 delle 07:16

    Metroregione è il notiziario regionale di Radio Popolare. Racconta le notizie che arrivano dal territorio della Lombardia, con particolare attenzione ai fatti che riguardano la politica locale, le lotte sindacali e le questioni che riguardano i nuovi cittadini. Da Milano agli altri capoluoghi di provincia lombardi, senza dimenticare i comuni più piccoli, da dove possono arrivare storie esemplificative dei cambiamenti della nostra società.

    Metroregione - 12-03-2025

Ultimi Podcasts

  • PlayStop

    Cult di mercoledì 12/03/2025

    Cult è condotto da Ira Rubini e realizzato dalla redazione culturale di Radio Popolare. Cult è cinema, arti visive, musica, teatro, letteratura, filosofia, sociologia, comunicazione, danza, fumetti e graphic-novels… e molto altro! Cult è in onda dal lunedì al venerdì dalle 10.00 alle 11.30. La sigla di Cult è “Two Dots” di Lusine. CHIAMA IN DIRETTA: 02.33.001.001

    Cult - 12-03-2025

  • PlayStop

    Pubblica di mercoledì 12/03/2025

    “Di questa infamità vergognosa noi, spettatori spesso indifferenti, siamo del tutto colpevoli”. Sono le parole con cui Dario Fo, dieci anni fa, raccontò la storia di Ion Cazacu, ingegnere romeno immigrato in Italia per lavorare in nero come piastrellista a Gallarate. Ion Cazacu, il 14 marzo del 2000, 25 anni fa, fu cosparso di benzina e bruciato vivo dal suo datore di lavoro. Cosimo Iannece, il padrone, rispose così alle continue richieste di Cazacu di avere una paga dignitosa, un contratto regolare, per sè e per i suoi compagni di lavoro. Cazacu morì il 14 aprile 2000 dopo un mese di agonia per le ustioni gravissime che aveva su tutto il corpo. Iannece alla fine di tutto l’iter processuale fu condannato a 16 anni, dopo che in primo e secondo grado le condanne furono a 30 anni. Della storia di Ion Cazacu, dello sfruttamento schiavistico a cui fu sottoposto, si occuparono negli anni anche Franca Rame e Dario Fo. Florina Cazacu, figlia di Ion, è stata ospite di Pubblica, oggi. Insieme a Fo, Florina Cazacu ha scritto un libro che è anche un atto di denuncia contro lo sfruttamento, le violenze sul lavoro. Il libro si intitola: «Un uomo bruciato vivo. Storia di Ion Cazacu» (Chiarelettere 2015).

    Pubblica - 12-03-2025

  • PlayStop

    A come Asia di mercoledì 12/03/2025

    Le conclusioni della sessione annuale del parlamento di Pechino, le altalenanti fortune di Elon Musk e del fondatore di Alibaba Jack Ma, con Gabriele Battaglia. L'arresto dell'ex presidente filippino Duterte su mandato della Cpi: l'analisi di Stefano Vecchia. A cura di Diana Santini

    A come Atlante – Geopolitica e materie prime - 12-03-2025

  • PlayStop

    MARCO BELPOLITI - NORD NORD

    MARCO BELPOLITI - NORD NORD - presentato da Barbara Sorrentini

    Note dell’autore - 12-03-2025

  • PlayStop

    LA NUOVA RIVOLUZIONE "IMPERIALE". CHI E' L'AVVERSARIO, OGGI

    Il mondo sta cambiando radicalmente. Si è inaugurata l'era del comando e degli abusi in nome della libertà. Rispetto a ciò che accade, e di fronte alle bordate del nuovo pensiero "imperiale", servirebbe idee chiare e unificanti. Invece sembra proprio non essere così, a livello politico e a livello culturale, sul fronte delle leadership così come delle singole persone. Chi è l'avversario, oggi? Condotta da Massimo Bacchetta, a cura di Massimo Alberti

    Tutto scorre - 12-03-2025

  • PlayStop

    Presto Presto - Interviste e Analisi di mercoledì 12/03/2025

    Eleonora Tafuro Ambrosetti, ricercatrice presso il Centro Russia, Caucaso e Asia Centrale dell'ISPI e Gianpaolo Scarante docente di Teoria e tecnica della negoziazione internazionale all'università di Padova (già Capo di Gabinetto del Ministro degli Esteri, Consigliere Diplomatico del Presidente del Consiglio) commentano e analizzano la proposta di tregua alla Russia concordata da Usa e Ucraina. Possibile? La Commissione europea vuole cambiare la direttiva rimpatri con un mandato d'espulsione europeo unico, due anni di carcere per chi non lascia il territorio, deportazione in paesi terzi; l'analisi di Eleonora Camilli, giornalista de La Stampa esperta di politiche migratorie. Gianni Sibilla, direttore del Master in Comunicazione musicale dell'Università Cattolica di Milano, giornalista per Rockol.it (“L’industria della canzone” il suo ultimo libro per Laterza) ci racconta come cambiano le piattaforme musicali, tra appiattimento e un'offerta immensa.

    Presto Presto – Interviste e analisi - 12-03-2025

  • PlayStop

    Presto Presto - Lo stretto indispensabile di mercoledì 12/03/2025

    Il kit di informazioni essenziali per potere affrontare la giornata (secondo noi).

    Presto Presto – Lo stretto indispensabile - 12-03-2025

  • PlayStop

    Rassegna stampa internazionale di mercoledì 12/03/2025

    Notizie, opinioni, punti di vista tratti da un'ampia gamma di fonti - stampa cartacea, social media, Rete, radio e televisioni - per informarvi sui principali avvenimenti internazionali e su tutto quanto resta fuori dagli spazi informativi più consueti. Particolare attenzione ai temi delle libertà e dei diritti.

    Esteri – La rassegna stampa internazionale - 12-03-2025

  • PlayStop

    Presto Presto - Giornali e commenti di mercoledì 12/03/2025

    La mattina inizia con le segnalazioni dai quotidiani e altri media, tra prime pagine, segnalazioni, musica, meteo e qualche sorpresa.

    Presto Presto – Giornali e commenti - 12-03-2025

Adesso in diretta