Sono cinque gli agenti di polizia uccisi – e sette i feriti, anche in condizioni gravi – nell’attacco di ieri sera a Dallas.
Ancora sono molti i punti oscuri sulla ricostruzione di quanto è accaduto, in particolare in merito a chi siano gli autori della strage. La polizia ha fermato tre persone, mentre una è morta a seguito dell’esplosione di un ordigno-robot dalla polizia di Dallas, dopo una lunga trattativa. Si tratta di Micah Xavier Johnson, 25 anni, ex militare dell’esercito americano. Sarebbe l’unico responsabile dell’attacco contro gli agenti di Dallas. Non aveva precedenti, né, secondo fonti dell’intelligence citate dai media, aveva rapporti con organizzazioni. “Il sospettato ci ha detto di essere irritato per le ultime sparatorie della polizia – ha spiegato il capo della polizia di Dallas, David Brown -. Il sospettato ha detto di essere irritato con i bianchi. Ha affermato di voler uccidere dei bianchi, soprattutto se agenti”. Ha anche parlato di ordigni artigianali che la polizia “avrebbe potuto trovare” nei paraggi. Secondo le parole di Johnson riportate durante la conferenza stampa, l’uomo non sarebbe stato affiliata ad alcuna organizzazione. Non è ancora definito quanti siano i cecchini che hanno sparato sulla folla. Per ora sembra si tratti di due persone.
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La sparatoria ha avuto luogo intorno alle 20,45,a pochi edifici di distanza da dove è stato ucciso il presidente John Fitzgerald Kennedy nel 1963. Stava per concludersi il sit-in organizzato dal “Next Generation Action Network” in segno di protesta contro le uccisioni di Alton Sterling e Philando Castile, i due afro-americani uccisi dalla polizia in Louisiana e Minnesota.
A quel punto, da un luogo esterno alla manifestazione, sono stati esplosi diversi colpi di arma da fuoco. La folla, terrorizzata, si è subito dispersa. Undici agenti sono caduti sotto i colpi dei cecchini. Ci sarebbe, tra i feriti, anche un civile.
L’area del centro di Dallas dove si svolgeva il sit-in è stata immediatamente sgomberata. La polizia ha diffuso, via Twitter, la foto di uno dei sospetti, che ora è stato scagionato. Nonostante questo, sul profilo Twitter ufficiale della polizia c’è ancora la sua foto.
Fino a questo momento sono state fermate tre persona, una donna e due uomini che si trovavano a poca distanza dal garage da cui sarebbe stato condotta l'”imboscata”. Tra gli interrogati c’è anche una donna.
Tutta Dallas è ancora sotto coprifuoco. Chiuse le strade per entrare o uscire dalla città. Sospesi i trasporti pubblici. Centinaia di persone, che erano arrivate dalle zone circostanti per partecipare alla manifestazione, sono in questo momento bloccate in città.
Sia Hillary Clinton che Donald Trump hanno cancellato gli appuntamenti previsti per la campagna elettorale.
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