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Tratto dal podcast
Prisma di mar 30/06
Italia | 2020-06-30
Francesca Puglisi, Sottosegretario al Lavoro e alle Politiche Sociali ha fatto il punto della situazione a Radio Popolare sui provvedimenti economici che il governo di Giuseppe Conte metterà in campo nel prossimo decreto, tra ammortizzatori sociali, tutele per i licenziamenti e contratti a termine.
L’intervista di Lorenza Ghidini e Roberto Maggioni a Prisma.
Ci può spiegare a cosa state lavorando sul fronte dei provvedimenti economici?
Stiamo lavorando ad una proroga degli ammortizzatori sociali necessari per accompagnare le imprese e i lavoratori in questa fase di ripresa del Paese. È assolutamente necessario prorogare gli ammortizzatori innanzitutto per tutti quei settori particolarmente colpiti, come il turismo, le fiere, i congressi e gli allestitori, tutti settori che in alcuni casi sono ancora fermi.
Ancora una volta il governo non vuole lasciare lavoratori e imprese da soli ad affrontare questo delicato passaggio. Poi c’è una discussione nella maggioranza per prorogare anche la norma contenuta nel Decreto Rilancio sulla moratoria delle causali nel rinnovo dei contratti a termine, perché come esponente del Partito Democratico penso che in questo momento di incertezza del mercato un contratto a termine è più tutelate di nessun contratto o di una richiesta di apertura di Partita IVA. Abbiamo il dovere di sostenere l’occupazione e l’occupabilità delle persone e soprattutto le imprese nella ripresa.
L’idea sarebbe di estendere questo provvedimento a tutte le imprese che ne facessero domanda o di rimanere entro un perimetro di settori maggiormente colpiti dalla crisi?
Su questo stiamo ancora ragionando per capire le coperture necessarie e abbiamo bisogno di avere un quadro più chiaro del tiraggio del mese di maggio di cassa integrazione: siamo certi che la richiesta di cassa integrazione sia sensibilmente diminuita, ma i tempi per poter avere i dati veri e permettere così alla Ragioneria di fare una quantificazione più attenta e valutare se allargare il perimetro del provvedimenti sono complessi. Il 50% degli ammortizzatori sono stati anticipati dalle imprese ai propri dipendenti e poi gli imprenditori andranno a conguaglio. È un meccanismo complesso, lo abbiamo visto in questi mesi, che semplificheremo con una riforma degli ammortizzatori sociali che arriverà con la legge di bilancio.
Lei ha nominato la proroga della sospensione di quella parte del Decreto Dignità che obbliga a indicare una causale per il rinnovo di ogni contratto a termine. Si tratta di un accordo raggiunto tra il Partito Democratico e il Movimento 5 Stelle?
La senatrice De Petris per le sue valutazioni si è basata su un titolo di giornale. C’è un ragionamento che stiamo facendo insieme per sostenere l’occupazione e l’occupabilità delle persone. Non è solo il Partito Democratico a chiedere questa moratoria delle causali, ma anche i sindacati, proprio perché un contratto a termine è più tutelante di nessun contratto. I dati ci dicono che la rigidità delle causali e il limite nel numero di rinnovi ha generato più turnover tra i lavoratori e le lavoratrici invece di maggiore stabilità.
In questa fase di grande incertezza del mercato noi vogliamo rendere incentivante, magari con una decontribuzione, il contratto a tempo indeterminato, ma per quelle aziende che non se la sentono – perché magari devono sfruttare le opportunità presenti sul mercato con una commessa che arriva dall’estero – è bene dare la possibilità di siglare contratti a tempo determinato che sono comunque più tutelati per i lavoratori rispetto ad altre forme precarie. Siccome condividiamo con tutte le forze di maggioranze l’idea che il contratto a tempo indeterminato debba essere più vantaggioso del contratto a tempo determinato, proprio perché crediamo nel valore della stabilità e della dignità delle persone, stiamo ragionando anche di possibili forme di decontribuzione per chi decidesse di assumere a tempo indeterminato.
Sarà previsto qualche supporto anche per le Partite Iva?
Come dicevo prima, stiamo facendo una riflessione e stiamo valutando i singoli settori e le singole filiere per capire il grado di ripresa di ciascun settore. In questo momento nulla è definito, ma stiamo lavorando proprio per fare attente valutazioni man mano che i dati arrivano in nostro possesso.
A proposito del Mes, il Partito Democratico sta spingendo col premier Conte, mentre dal Movimento 5 Stelle continuano a frenare. Come risponde la Sottosegretaria al Lavoro?
Io penso che quei 36 miliardi di euro che possiamo prendere a tasso negativo dall’Europa ci servano eccome per essere investiti sulla sanità e l’estensione della rete territoriale dei servizi, per creare anche nel settore della cura delle persone opportunità di lavoro. Costa meno il Mes per lo Stato che l’emissione di nuovi titoli e dunque sono convinta, come Zingaretti, che quelle risorse siano preziose. Non possiamo permetterci di sprecare alcuna opportunità e abbiamo anche bisogno di tempi celeri proprio per sostenere la spesa e le Regioni nell’organizzare una nuova rete sanitaria.
(Potete ascoltare l’intervista a partire dal minuto 4:00)