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Jazz Anthology |
Wadada Leo Smith (2)
A cura di:Marcello Lorrai
Nel giugno del '69 Leo Smith partecipa, in trio con il violinista Leroy Jenkins, alla registrazione di un nuovo album di Anthony Braxton: proprio firmato da Smith è il brano che dà il titolo al disco. Un paio di mesi dopo Smith è a Parigi, dove nel frattempo sono già arrivati Roscoe Mitchell col suo gruppo (che proprio in questa occasione assume il nome di Art Ensemble of Chicago) e Anthony Braxton. I musicisti chicagoani si mescolano con Archie Shepp e altri reduci dal Festival Panafricano di Algeri e con altri esponenti dell'avanguardia afroamericana, in una estate parigina che sarà il canto del cigno del free jazz ma anche il trampolino di lancio del post-free di cui i chicagoani - in quel momento ancora sconosciuti a New York - sono gli alfieri. Nel settembre del '69 e nel gennaio del '70 Smith a Parigi partecipa all'incisione di altri due album di Anthony Braxton, destinati all'etichetta francese Byg; ma, non accreditato sull'album, è alla tromba anche in Comme à la radio, famoso Lp della cantante francese Brigitte Fontaine. Nel corso del suo soggiorno parigino, che si prolunga fino ai primi mesi del '70, Smith ha anche occasione di incontrare per la prima volta, e di frequentare regolarmente, in un rapporto molto formativo, Ornette Coleman.
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