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Renzi e le modifiche alla Costituzione: a sua immagine e somiglianza? Intervista con Enzo Balboni.
A cura di:Raffaele Liguori
Enzo Balboni è ordinario di istituzioni di diritto pubblico all'Università Cattolica di Milano. E' un costituzionalista e appartiene a quel filone cattolico-democratico della dottrina giuridica italiana. Delle modifiche alla Costituzione proposte dal governo Renzi, e in discussione alla Camera, ha un giudizio critico anche se non vede il rischio di una “deriva autoritaria”. In quel testo, però, ravvisa l'impronta decisiva del progetto politico di Renzi di voler rafforzare i poteri del governo, anche sul Parlamento. «Certamente i poteri del governo nel processo legislativo aumentano – sostiene Baldoni - Tutta la vicenda della riforma costituzionale è sotto un segno “politico”: Renzi chiede il consenso sulle modifiche alla Costituzione nello stesso modo in cui chiede i voti su tutti gli altri provvedimenti del suo governo. Renzi si sente sicuro di vincere la partita e per questo ha annunciato, attraverso il ministro Boschi, che ci sarà comunque il referendum confermativo. Un fatto inedito, una sfida alla maggioranza». Il peso del governo negli equilibri istituzionali potrebbe aumentare ancora di più. Infatti, oltre alle modifiche costituzionali, vanno considerati anche gli effetti fortemente maggioritari che avrà la futura legge elettorale, se sarà approvata nella forma in discussione oggi alla Camera, il cosiddetto Italicum. Quel progetto di legge elettorale dà una maggioranza assoluta ampia alla lista che vince le elezioni e quindi al governo che viene sostenuto da quella maggioranza. Ma su questo punto Balboni non se la sente di parlare di rischio di “svolte autoritarie o – dice il professore – cose di questo tipo”.
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