-
Le geografie di Pasolini |
Pasolini e Roma
A cura di:a cura di Claudio Agostoni
“(…) Ricordo che un giorno passando per il Mandrione in macchina con due miei amici bolognesi, angosciati a quella vista, c’erano, davanti ai loro tuguri, a ruzzare sul fango lurido, dei ragazzini, dai due ai quattro o cinque anni. Erano vestiti con degli stracci: uno addirittura con una pelliccetta trovata chissà dove come un piccolo selvaggio. Correvano qua e là, senza le regole di un giuoco qualsiasi: si muovevano, si agitavano come se fossero ciechi, in quei pochi metri quadrati dov’erano nati e dove erano sempre rimasti, senza conoscere altro del mondo se non la casettina dove dormivano e i due palmi di melma dove giocavano. Vedendoci passare con la macchina, uno, un maschietto, ormai ben piantato malgrado i suoi due o tre anni di età, si mise la manina sporca contro la bocca, e, di sua iniziativa tutto allegro e affettuoso ci mandò un bacetto”. Pier Paolo Pasolini, Vie Nuove, maggio 1958. FOTO: La trattoria Biondo Tevere con il tavolo dove Pasolini passò la sua ultima sera con Giuseppe Pelosi condannato per il suo assassinio, anche se l’intera vicenda rimane tuttora avvolta nel mistero.
ULTIMI EPISODI DEL PROGRAMMA Le geografie di Pasolini
-
Play
Franca e Giovanna
Le geografie di Pasolini | 04-03-2022 -
Play
L'omicidio di Pasolini
Le geografie di Pasolini | 03-03-2022 -
Play
Pasolini e il calcio
Le geografie di Pasolini | 02-03-2022 -
Play
Bologna e Laura Betti
Le geografie di Pasolini | 01-03-2022