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    Napoli, vent’anni fa la dismissione dell’Ilva di Bagnoli. Intervista con Ermanno Rea.

    A cura di:

    Raffaele Liguori

    «La dismissione dell'Ilva ha riguardato non solo una fabbrica, ma forse una città intera». E' il giudizio che Ermanno Rea - autore del celebre romanzo “La dismissione” - ha riproposto oggi a Memos a distanza di vent'anni dalla chiusura di Bagnoli. Che differenza c'è tra Bagnoli e la Torino del 1980, la Fiat dei 35 giorni di sciopero che abbiamo raccontato lunedì scorso con Diego Novelli? «La classe operaia è stata umiliata in entrambi i casi – dice Rea - con la differenza che la Fiat non è morta mentre l'Ilva sì. La classe operaia a Napoli è stata completamente spazzata via, non ha più avuto voce in capitolo e una parte cospicua della città è stata messa allo sbaraglio». ..Rea racconta l'origine della storia centenaria della fabbrica dell'acciaio napoletana: «L'Ilva nasce all'inizio del secolo scorso con una missione salvifica rispetto alla città: dare lavoro ed essere un argine contro la camorra. E anche successivamente – nel dopoguerra - la fabbrica doveva compiere la sua missione di bonificare il vicolo, la Napoli sottoproletaria dell'illegalità diffusa. C'era una classe operaia estesa che portava nella società napoletana un elemento di ordine, di razionalità, di onestà e attaccamento al lavoro che contrastava con la città del vicolo». Perchè è stata chiusa la fabbrica di Bagnoli all'inizio degli anni '90? «E' difficile dirlo. Che la fabbrica prima o poi potesse essere chiusa o delocalizzata lo capisco. La chiusura di Bagnoli avrebbe aperto la possibilità di riutilizzare aree di enorme valore immobiliare che facevano gola a molti. Ma ciò che mi colpì fu il modo brutale con cui fu chiusa, proprio mentre poteva essere rilanciata». Ermanno Rea ha una sua spiegazione “sistemica” del fallimento di Bagnoli che spiega così: «l'Italia è colpevole di non essere riuscita a diventare un paese unito. E' prevalso un incallito anti-meridionalismo della classe dirigente. Ma anche Napoli è colpevole quando si ripiega su se stessa e coltiva la cultura della sovvenzione».

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    "Verdenero. Presente e futuro della Lega", il nuovo libro di Alessandro Braga presentato in auditorium

    Quando: Martedì 15 aprile, ore 19 Dove: Auditorium Demetrio Stratos di Radio Popolare, via Ollearo 5 Cosa: Presentazione di “Verdenero. Presente e futuro della Lega”, libro di Alessandro Braga edito da Prospero Editore. A intervistare l’autore Lorenza Ghidini, direttrice di Radio Popolare. Cosa leggerai in “VERDENERO”? Il Senatúr, le canottiere, gli elmi vichinghi, l'acqua del Po, il celodurismo, la secessione della Padania. E poi il Capitano, il mojito al Papeete, i selfie, il sovranismo. Ci piacerebbe che fosse tutto uno scherzo, invece è la storia del partito più vecchio tra quelli che stanno in Parlamento. Cosa è rimasto della Lega Nord di Bossi nella nuova Lega Salvini Premier? Alessandro Braga segue un invisibile filo verde-nero per raccontarci che è cambiata la confezione della Lega, ma non il contenuto. Un reportage profondo, scritto con il gusto e l'attenzione per i fenomeni politici del nostro tempo.

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    Vieni con me di lunedì 28/04/2025

    Vieni con me! è un’ora in cui prendere appunti tra condivisione di curiosità, interviste, e il gran ritorno di PASSATEL, ma in forma rinnovata!! Sarà infatti partendo dalla storia che ci raccontano gli oggetti più curiosi che arriveremo a scoprire eventi, iniziative od occasioni a tema. Eh sì, perché poi..ci si incontra pure, altrimenti che gusto c’è? Okay ma dove, quando e poi …con chi!?! Semplice, tu Vieni con me! Ogni pomeriggio, dal lunedì al venerdì, dalle 16.30, in onda su Radio Popolare. Per postare annunci clicca qui Passatel - Radio Popolare (link - https://www.facebook.com/groups/passatel) Vuoi segnalare un evento, un’iniziativa, un oggetto particolare o proporti come espert* (design, modernariato o una nicchia specifica di cui sai proprio tutto!!) scrivi a vieniconme@radiopopolare.it Conduzione, Giulia Strippoli Redazione, Giulia Strippoli e Claudio Agostoni

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    A Playground ci sono le città in cui abitiamo e quelle che vorremmo conoscere ed esplorare. A Playground c'è la musica più bella che sentirai oggi. A Playground ci sono notizie e racconti da tutto il mondo: lo sport e le serie tv, i personaggi e le persone, le ultime tecnologie e le memorie del passato. A Playground, soprattutto, c'è Elisa Graci: per 90 minuti al giorno parlerà con voi e accompagnerà il vostro pomeriggio. Su Radio Popolare, da lunedì a venerdì dalle 15.00 alle 16.30.

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    “Quando cessarono gli spari” di Giovanni Pesce, le letture per il 25 Aprile al Teatro alla Scala

    Vi riproponiamo le letture dal libro "Quando cessarono gli spari” di Giovanni Pesce, lette il 25 Aprile al Teatro alla Scala dagli attori di ANPI Piccolo Teatro, Simone Tudda e Giacomo Toccaceli, nell’ambito del Concerto per l'80° anniversario della Liberazione d'Italia dal nazifascismo, che Radio Popolare ha trasmesso in diretta.

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    Radio Popolare Minilive - Jack Jaselli

    “Mariachi Desperado Running Club” è il nuovo EP di Jack Jaselli. Un progetto particolare, undici tracce tra registrazioni live e brani in studio, che fotografano un momento e l'urgenza di mettere tutto nero su bianco. Oggi l'autore ne ha parlato con Matteo Villaci a Jack, dove ha anche suonato tre brani dal vivo.

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    Jack di lunedì 28/04/2025

    Introduciamo Valery June come nuova artista della settimana con il suo disco "Owls, Onems and Oracles", parliamo di "Journey Through Life", il nuovo disco di Femi Kuti, e dei nuovi singoli di The Swell Season e Niccolò Fabi, ospitiamo Jack Jaselli per una chiacchierata sul suo ultimo ep "Mariachi Desperado Running Club" e qualche brano dal vivo

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    a cura di Davide Facchini. Per le playlist: https://www.facebook.com/groups/406723886036915

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    Per riascoltare Considera l'armadillo noi e altri animali ospite Gianumberto Accinelli per parlare del suo ultimo libro Storie di ordinaria Entomologia. L'incredibile scienza degli insetti, illustrato da Cristina Trapanese, @Nomos edizioni. A cura di Cecilia Di Lieto.

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    Oggi a Cult: dal Concerto per l'80° della Liberazione organizzato da ANPI Scala il 25 aprile al Teatro alla Scala, le letture da Giovanni Pesce e la memorabile esecuzione di "Bella Ciao"; il nuovo libro di Francesca Pasini "Slalom" (Mimesis); a Ravenna inizia il Polis Teatro Festival per gli under 35; Barbara Sorrentini dal Tento Film Festival 2025; la rubrica GialloCrovi a cura di Luca Crovi...

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    I segni dell'autoritarismo e del neofascismo strisciante. 1) Oltre 200 costituzionalisti hanno denunciato in un appello i pericoli per la democrazia causati dal decreto cosiddetto "sulla sicurezza". Secondo la costituzionalista Anna Mastromarino, ospite di Pubblica, il decreto «fa un uso del controllo e della paura come strumento di governo». 2) Dongo, Ascoli Piceno, il cimitero Acatollico di Roma. E poi Cinisello Balsamo, Domodossola. I luoghi della cronaca del revisionismo filo-fascista. La destra punta a rendere clandestino l’antifascismo? Ospite il sociologo e storico Marco Revelli.

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    Trasmissione trisettimanale, il lunedì dedicata all’America Latina con Chawki Senouci, il mercoledì all’Asia con Diana Santini, il giovedì all’Africa con Sara Milanese.

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