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Memos |
Democrazie in Europa (2)
A cura di:Raffaele Liguori
Democrazie in Europa, 1989-2019. I paesi di Visegrad, dalla transizione democratica alla conversione nazional-populista. Un “viaggio” di andata e ritorno durato trent’anni. Nel 1989 Polonia e Ungheria furono decisive nell’abbattere la Cortina di ferro, oggi invece sono determinanti nel costruire nuovi muri. Trent’anni fa, prima della caduta del Muro di Berlino, Varsavia e Budapest guidarono le transizioni democratiche dell’est; in questo 2019 gli attuali leader di Polonia e Ungheria, Jaroslaw Kaczyński e Viktor Orbàn, sono i fautori della conversione al nazional-populismo e delle democrazie illiberali. Oggi a Memos è andata in onda la seconda puntata di un ciclo dedicato all’Europa di 30 anni fa e a quella che a fine maggio andrà al voto. Venerdì scorso, 29 marzo (ascolta il podcast), avevamo ospitato la storica dell’università di Padova Valentine Lomellini, stasera due grandi giornalisti e inviati come Massimo Nava (allora e oggi del Corriere della Sera) e Paolo Soldini (trent’anni fa inviato dell’Unità). Nava e Soldini hanno raccontato allora alcuni dei luoghi chiave di quella primavera-estate del 1989.
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