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    Memos di mer 19/05/21

    A cura di:

    Raffaele Liguori

    Mafia e PNRR, la criminalità organizzata e l’arrivo in Italia di miliardi di euro dall’Europa. Come si preparano le mafie? Ospite a Memos il sociologo Rocco Sciarrone: “le mafie – racconta - trovano nelle situazioni di emergenza un habitat ideale per prosperare, svolgere i loro affari, offrire i loro servizi e quindi affermarsi. Il flusso di denaro legato all’emergenza sanitaria rappresenta una struttura di opportunità favorevole per l’azione delle mafie”, sostiene il professor Sciarrone. Ospite a Memos anche Alessandra Dolci, magistrata a capo della Direzione Distrettuale Antimafia di Milano. Quali settori rischiano di più? “Il settore della gestione dei rifiuti”, spiega Dolci. “E quindi quelli delle energie rinnovabili, dell’economia sostenibile in generale. Poi c’è il settore storico della presenza mafiosa che è quello dell’edilizia. E il settore del turismo e della ristorazione. Ci sono anche i settori della logistica, dei servizi a basso impatto tecnologico”. In che modo le mafie cercheranno di accaparrarsi i fondi del PNRR? “Da anni – dice Alessandra Dolci - fanno sistema con un certo mondo imprenditoriale, si avvalgono di abili professionisti e quindi direi che sono in grado di architettare operazioni di carattere societario complesse per intercettare questi fondi”. E’ stato fatto tutto il possibile per evitare che la mafia metta le mani sul Pnrr? “Tutto ciò che era prevedibile – sostiene la procuratrice antimafia - è stato fatto. Credo molto nel sistema della prevenzione. Esempio: il registro dei titolari effettivi delle società, che doveva essere istituito negli scorsi mesi. Per quanto ne so, è ancora in attesa del decreto attuativo. E’ un elemento molto importante per disvelare situazioni di opacità dietro le quali si cela la presenza della criminalità organizzata”. Ospite a Memos anche Leonardo Ferrante, di Libera e Gruppo Abele, sul monitoraggio civico e il Pnrr.

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    L'abbandono della sanità pubblica. Accade anche in Francia e lo denunciano 19 tra medici e familiari delle vittime di suicidi negli ospedali pubblici. In un esposto alla magistratura, presentato il 10 aprile scorso, medici e familiari accusano i ministri francesi del lavoro, dell'istruzione e dell’accesso alle cure, di "molestie morali" e "omicidio volontario". L'obiettivo dei ricorrenti è quello, dicono, è quello di “rompere l'omertà” di fronte a una “epidemia di suicidi negli ospedali pubblici”. Cifre ufficiali, comunque, non ne circolano. La denuncia è stata fatta da infermieri, direttori di ospedali, professori universitari e medici ospedalieri e vedove di operatori sanitari, che non si conoscono tra loro e si sono uniti per contestare i ministri. I tre membri del governo francese denunciati sono: Catherine Vautrin (ministra del lavoro e della solidarietà), Yannick Neuder (salute e accesso alle cure) ed Elisabeth Borne (educazione, istruzione e ricerca). Pubblica ha ospitato Jean Olivier Mallet, sociologo, ha insegnato storia e sociologia all’università di Tolosa. Mallet ha collaborato con il Centro studi dell'Istituto farmacologico Mario Negri di Milano. E la situazione in Italia, ci sono stati casi analoghi a quello francese? A Pubblica, Simona Ravizza, giornalista d’inchiesta al Corriere della Sera.

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    Massimo Alberti analizza il viaggio di Meloni da Trump tra le richieste degli industriali italiani e quelle statunitensi di "isolare la Cina". Silvia Francescon, Esperta Senior Politica Estera in ECCO, centro studi che si occupa di politiche ambientali, racconta il peso della lobby e degli interessi fossili sull'incontro Meloni-Trump. Paola Caridi, giornalista e scrittrice, racconta le ultime tragiche testimonianze da Gaza dove ci si aspetta di morire. Turismo spaziale per ricchi e satelliti abbandonati al loro destino, lo spazio nelle mani dei privati è già una pattumiera, ci vorrebbe un accordo internazionale mentre le scoperte del telescopio Webb stanno facendo scricchiolare le nostre conoscenze sulla nascita del mondo grazie alle galassie primordiali e a forme di vita microbiche scoperte in pianeti lontani come ci racconta l'astrofisico Fabio Peri Conservatore del Civico Planetario U. Hoepli di Milano.

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