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Memos di mar 10/11/20
A cura di:Raffaele Liguori
Stati Uniti, pesa e divide l’eredità della vittoria democratica su Trump. La sconfitta del leader della destra protezionista e nazionalista americana, appoggiato dai movimenti dell’estremismo suprematista bianco, rappresenta un momento di svolta, non solo negli Stati Uniti. Ma l’importanza della vittoria di Biden su Trump ha riacceso le divisioni nel partito democratico tra centristi, da un lato, e progressisti e socialisti democratici, dall’altro. I centristi di Biden chiedono un “ritorno alla normalità”, a quando Trump non c’era e nemmeno il Covid-19 era una minaccia. I progressisti e i socialisti democratici, da Bernie Sanders a Alexandria Ocasio-Cortez, chiedono invece cambiamenti radicali (clima, giustizia sociale, pandemia). Queste divisioni nell’area liberal, democratica e di sinistra americane finiranno per arrivare anche in Europa? Come evitare a sinistra, qui da noi, di lacerarsi tra “riformisti e no global” (per usare un lessico da fine anni ‘90) in tempi di crisi profonde (clima, disuguaglianze, sanità) e che richiedono cambiamenti radicali? Memos lo ha chiesto oggi alla sociologa e scienziata della politica Donatella Della Porta e allo storico e sociologo Marco Revelli.
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