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Elezioni 2016: “decisive per la destra, importanti per Renzi”. Intervista con Piero Ignazi.
A cura di:Raffaele Liguori
Qual è la posta in gioco alle prossime elezioni comunali del 5 giugno? A destra vincerà la linea di Salvini o quella di Berlusconi? A sinistra, dopo le alleanze “larghe” del 2011, come andrà a finire tra i candidati omogenei alla segreteria renziana del Pd e quelli che vi si oppongono o giocano partite autonome? ..E il M5S? «Roma sarà decisiva per dire chi guiderà la destra e quale rapporto questa destra avrà con il Pd e con il M5S», racconta a Memos Piero Ignazi, professore ordinario di Scienza politica all'Università di Bologna. «Il voto a Roma, Milano e Napoli – sostiene Ignazi – può essere interpretato come un voto pro o contro Renzi. Non direi la stessa per Bologna e per Torino». Infine, Ignazi propone due considerazioni particolari per Napoli e per Milano. ..«Napoli – dice il politologo bolognese - rappresenta un suicidio politico per il Pd, con la scelta di non candidare Bassolino. Una scelta fatta per ragioni ideologiche o di fedeltà al capo (Renzi, ndr)». ..Quanto a Milano il professor Ignazi esprime un rammarico per come è finita l'esperienza Pisapia. «Non è riuscita a diventare – dice – un'esperienza nazionale. Il caso milanese poteva essere una sfida interessante non solo per il mondo della sinistra fuori dal Pd, ma anche per il partito democratico stesso».
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