Pier Luigi Pizzaballa da Bergamo è venuto in possesso della sua figurina solo nel 2011, per gentile concessione di un professore di Avellino che ce l’aveva doppia. Per quasi 50 anni l’effige è risultata introvabile anche al più legittimo dei proprietari.
Un dettaglio, questo, che rende ancor più mitico e assurdo l’affaire Pizzaballa, la presunta irreperibilità della sticker Panini del numero uno atalantino nella stagione 1963-64.
«Sulle prime sono stato infastidito – confida Gigi, che va per i 77 anni ed è nonno di quattro nipoti -, parevo più una figurina che un calciatore. Oggi sono felice che il mio nome sia ancora così familiare e a Mazzola e Rivera dico: per un certo periodo sono stato più famoso e ricercato di voi”.
A Olio di Canfora, con i contributi dello stesso Pizzaballa e di Luca Panini, amministratore delegato della Franco Cosimo Panini e diretto discendente di uno dei quattro fratelli modenesi che fondò l’azienda di figurine, è il momento di risolvere definitivamente il mistero.