Il primo iscritto nel registro degli indagati dalla Procura di Milano è Giuseppe Calicchio, 48 anni, direttore generale del Pio Albergo Trivulzio, il più grande polo geriatrico d’Italia, nominato nel 2019 in quota Lega.
L’accusa è di epidemia colposa e omicidio colposo, per almeno 100 morti all’interno della struttura. È qui che si sono concentrate le denunce e gli esposti di operatori e familiari a partire da quel divieto a tutto il personale di usare le protezioni per non spaventare gli ospiti. Ma c’è di più: i magistrati indagano sui reparti con più malati e morti, quelli dove sono stati portati i pazienti non COVID in arrivo dagli ospedali, e quelli degli ospiti del Pio Albergo Trivulzio con sintomi COVID, con personale in comune e trasferimenti da uno all’altro che avrebbero sparso il virus almeno fino a metà marzo.
L’inchiesta della magistratura si aggiunge a quelle in corso del ministero e della Regione. La direzione ha reagito ritirando tutte le cartelle dei pazienti, neanche i medici possono più accedervi, e non fornisce più informazioni nemmeno ai familiari che stamattina erano in coda per il consueto cambio biancheria del sabato, con lo sgomento nelle borse.
Il comitato dei parenti oggi pubblicherà una lettera in cui chiede di sapere come sono distanziati, curati, nutriti, movimentati i loro familiari. “Non sappiamo più niente di niente”. “I nostri cari non sono materiale di scarto”. Ma l’impressione è che lo siano stati. Ancora ieri l’assessore Gallera rivendicava la non necessità dei tamponi nelle RSA, forse nella prima fase dell’epidemia, perché adesso le ATS stanno correndo ai ripari.
A Brescia da una settimana ha iniziato una campagna di tamponi proprio nelle RSA della provincia, oltre duemila pazienti e mille operatori e i numeri di casi positivi sono ovviamente tornati a salire. Milano dovrebbe seguirie. D’altronde le RSA compresa la Baggina di Milano, fanno parte del sistema sanitario, sono luoghi per persone con patologie, sono accreditate e controllate dalla Regione. In queste settimane chi ha vegliato su di loro?
Foto dalla pagina Facebook del Pio Albergo Trivulzio