In questi giorni si è discusso molto della sospensione della somministrazione del vaccino AstraZeneca agli under 60, di vaccinazione eterologa, di variante Delta e della possibilità di poter ricevere la seconda dose in vacanza. Ai microfoni di Radio Popolare, nella puntata di Prisma del 15 giugno 2021, Lorenza Ghidini e Roberto Maggioni hanno intervistato l’assessore alla salute della Regione Puglia, l’epidemiologo Pier Luigi Lopalco per cercare di fare un po’ di chiarezza.
Come state procedendo in Puglia per quanto riguarda le seconde dosi di AstraZeneca? Avete già iniziato a fare i richiami con Pfizer e Moderna?
In Puglia abbiamo relativamente pochi appuntamenti per seconde dosi a soggetti al di sotto dei 60 anni. Fortunatamente abbiamo avuto un’ottima adesione nella fascia d’età 60/79, che è la fascia prioritaria a cui offrire il vaccino AstraZeneca. Per questo motivo non sarà un grande problema, si tratta di 37000 dosi che in solitamente vengono somministrare in un giorno.
Non credo che la campagna vaccinale subirà ritardi.
Quindi farete le vaccinazioni eterologhe?
L’autorità nazionale e il Comitato Tecnico Scientifico hanno raccomandato di farle e il piano vaccinale non viene alterato in alcun modo, anche se fosse una decisione legata a un eccesso di precauzione, non abbiamo motivi per non seguire le indicazioni.
L’Ema e l’Aifa hanno ribadito che il vaccino AstraZeneca è stato approvato dai 18 anni in su. È possibile per il ministero vietare la somministrazione di questo vaccino o può soltanto dare indicazioni perentorie?
Se io dovessi somministrare il Vaccino AstraZeneca a una persona dai 18 anni in su starei seguendo le indicazioni date dall’Ema e dall’Aifa. Qualunque somministrazione a persone in quella fascia d’età non è da considerarsi “off label”. Un’altra cosa sono le raccomandazioni all’uso. Le autorità nazionali possono dare consigli per la somministrazione. Dal punto di vista legale, il medico vaccinatore, deve cercare di seguire le raccomandazioni del ministero. Andare contro una raccomandazione ministeriale comporta un’assunzione personale di responsabilità. Tuttavia, la decisione ultima sul prodotto da somministrare spetta al medico vaccinatore, che è sempre libero di utilizzare un vaccino raccomandato dall’agenzia del farmaco.
L’importante è non andare contro le indicazioni.
Che evidenze scientifiche abbiamo a dimostrazione dell’ efficacia della vaccinazione eterologa?
Le evidenze scientifiche al momento sono deboli, è inutile negarlo.
Ci sono solamente due studi che però vanno entrambi nella stessa direzione.
Non è la prima volta nella storia dei vaccini in cui vengono somministrati prodotti diversi per l’immunizzazione. La battaglia contro la Poliomielite, ad esempio, l’abbiamo vinta utilizzando la cosiddetta schedula mista, ovvero, somministrando due vaccini completamenti diversi.
La preoccupa la presenza della variante Delta sul territorio italiano?
Sicuramente è una situazione da monitorare. Quello che mi rende ottimista è il periodo storico in cui questa variante è entrata nel nostro territorio, perché in questo momento la circolazione virale è bassa. Avendo pochi casi d’infezione in assoluto, il tracciamento è molto efficiente, questo ci permetterà d’individuare e isolare eventuali focolai rapidamente. Durante l’estate riusciremo, inoltre, a somministrare la seconda dose alla stragrande maggioranza delle persone a più alto rischio e quindi a tenere sotto controllo il numero delle infezioni. La speranza è che, grazie alle vaccinazioni, la ripresa della circolazione virale in autunno possa essere controllata.
Per quanto riguarda la gravità della malattia ci sono grandi differenze nelle persone che hanno contratto la variante Delta?
Abbiamo avuto pochi casi accertati per il momento. Da quello che abbiamo visto si comporta come la variante inglese, che è stata la variante che ha causato la terza ondata in Puglia.
Qual è la sua posizione sulla possibilità di ricevere la seconda dose in vacanza?
Sono assolutamente favorevole. Ci stiamo organizzando.
Il 17 giugno ci sarà una conferenza delle regioni per dibattere alcuni aspetti di questo tema. Dopo quella data comunicheremo le modalità organizzative. Siamo più o meno pronti a far prenotare la seconda dose a chi verrà in Puglia per un periodo piuttosto lungo.
Faremo in modo che sia possibile ricevere la seconda vaccinazione in Puglia, soprattutto perché sappiamo che ci sono tantissime persone di origine Pugliese, che trascorrono qui anche più di un mese e non hanno la possibilità di organizzare la seconda dose nella regione in cui sono residenti.
Le discoteche saranno aperte o chiuse?
Questo lo deciderà il governo. Per noi il problema è relativo, perché le nostre discoteche sono quasi tutte all’aperto, perciò penso che non ci saranno grossi problemi.