“Mi sono avvicinato e gli ho chiesto cosa stessero facendo, se stavano facendo propaganda. Uno di loro mi è venuto incontro e mi ha preso a pugni e calci“. Inizia così il racconto di F. a Radio Popolare sul pestaggio subito giovedì sera in piazzale Gorini a Milano. “Stavo tornando verso casa, ho visto questo gruppo di persone davanti al totem delle affissioni, erano in una dozzina. Avvicinandomi ho capito che erano manifesti di Forza Nuova e gli ho chiesto cosa stessero facendo, se stavano facendo propaganda”. Sulle bacheche dedicate alle affissioni comunali di piazzale Gorini sono comparsi nella notte decine di manifesti di Forza Nuova.
“Non sono stato provocatorio, questa persona ha avuto una reazione subito violenta nei miei confronti. Mi ha preso a pugni e poi mi ha tirato due calcioni. Gli altri mi insultavano, mi dicevano cose tipo ‘zecca di merda’. Mi è caduto il telefono e mi hanno preso anche quello”. F. nel suo racconto a Radio Popolare dice anche: “Mi sono avvicinato e gli ho fatto quella domanda perché sono sensibile al tema e la risposta che ho avuto sono stati pugni e calci”.
Il ragazzo nella mattinata di venerdì è andato a farsi medicare all’ospedale Humanitas dove gli sono stati dati sette giorni di prognosi. Nel pomeriggio ha sporto denuncia alla polizia. “Mi sembrava il minimo fare denuncia, mi hanno detto che indagheranno per trovare i responsabili”.
“Abbiamo visto di nuovo in azione una squadraccia – dichiara Matteo Prencipe segretario provinciale di Rifondazione Comunista – solo pochi giorni fa è stato concesso il suolo pubblico per celebrare la nascita del fascismo. Serve una mobilitazione generale e determinata per frenare questa pericolosa deriva anche in vista della imminente campagna elettorale”.
Questo il racconto della vittima: