La mozione anti Oms votata dalla maggioranza in consiglio regionale sta creando problemi nella coalizione di destra che governa la Lombardia. Seppur edulcorata nel testo, che inizialmente era molto più tranchant, il voto sulla mozione anti OMS, Organizzazione Mondiale della Sanità, votata al Pirellone scatena le liti nella destra che governa la nostra regione. Forza Italia alza la voce e si distingue dalla lega. “Siamo stufi delle sparate leghiste”, chiosano i forzisti che ora prendono le distanze da un provvedimento che, comunque, hanno votato.
Facciamo un passo indietro, a martedì scorso. Emanuele Monti, responsabile sanità del Carroccio, presenta una mozione che chiede alla Regione di valutare l’uscita dell’Italia dall’OMS nel caso in cui gli Stati Uniti persistano nella volontà di uscire dall’organizzazione. Consci che un testo del genere non avrebbe ottenuto l’ok dagli alleati, lo modificano in aula, mitigando (ma non troppo) il senso della mozione. Si arriva così al voto (segreto) compatto della coalizione. Che ora però nella sua componente “moderata” rivendica le differenze.
“Senza di noi non ci sarebbe stata la modifica”, dice il coordinatore lombardo di Forza Italia Alessandro Sorte, appoggiato da Maurizio Lupi, papabile candidato sindaco a Milano per il centrodestra. Sottotraccia, le pretese degli azzurri di avere maggior peso nella giunta regionale, visti gli ultimi risultati elettorali. E, all’orizzonte, la possibilità di esprimere il candidato sindaco a Milano, mettendo ancor di più nell’angolo l’alleato leghista.