La domanda l’ha posta Valerio Minnella sul sito Giap, la comunità dei lettori del collettivo di scrittori Wu Ming. Uno dei fondatori dell’emittente che visse in etere solo 13 mesi, fino all’irruzione della polizia il 12 marzo 1977 nel pieno dei fatti di Bologna dopo la morte di Francesco Lorusso, spiega: “anni fa ho scoperto, per merito di una studentessa che stava scrivendo una tesi sulle prime radio libere americane, dell’esistenza di un libro sulle stesse (edito dalla New York University nel 2001), che dedicava un capitolo ad Alice e spiegava come noi fossimo riusciti ad applicare nella pratica quotidiana le tesi sulla comunicazione di Marshall McLuhan, che per altri erano solo argomento di studio”. Una radio dove è stato abbattuto il muro tra ascoltatore e conduttore grazie anche alla possibilità di mandare in diretta le telefonate senza più filtri.
La domanda di Valerio l’abbiamo girata a Tiziano Bonini, studioso di media e di radio, che ci ha risposto portandoci negli studi dell’unica radio indipendente di Istanbul, Açyk Radio, che si è ispirata al modello di Radio Alice: “ Sono stati quelli che hanno creato il caso di Gezy Park perchè ancor prima di Twitter un ascoltatore li aveva avvertiti che stava arrivando la polizia a sgomberare gli ecologisti nel parco”.
Radio Città del Capo e Radio Città Fujiko di Bologna hanno unito le forze e hanno realizzato una trasmissione condotta assieme e andata in onda in contemporanea sulle due emittenti.
Qui un estratto dello speciale, in cui è stata “ricreata” la prima trasmissione di Radio Alice, a cura della redazione di RCDC.