Approfondimenti

India e decarbonizzazione, un “problema da ricchi” rimandato al 2070

decarbonizzazione

Il primo ministro indiano Narendra Modi ha indicato la data entro la quale il suo paese azzererà le emissioni di gas serra. L’India, il terzo inquinatore al mondo dopo Cina e Usa, raggiungerebbe il traguardo della decarbonizzazione solo nel 2070, venti anni dopo la data limite indicata alla Conferenza delle Nazioni Unite sui cambiamenti climatici di Glasgow. A questo proposito Emanuele Valenti ha intervistato Francesca Marino, giornalista, scrittrice ed esperta di India.

Potete riascoltare l’intervista integrale nel podcast della puntata di Prisma di mercoledì 3 novembre 2021

Ci possiamo fidare di Modi quando promette che in futuro taglierà le emissioni?

Direi che il Governo va in quella direzione. È vero che l’India, come altri Paesi di quell’area, utilizza fonti di energia non rinnovabili come il carbone, ma è anche vero che sono economie in forte crescita che mirano a raggiungere lo stesso livello di sviluppo dei paesi occidentali. La loro spiegazione non ufficiale per lo slittamento della deadline per il taglio delle emissioni al 2070 è questa: noi occidentali abbiamo consumato e inquinato per diversi secoli. Per raggiungere il nostro livello di sviluppo i paesi come l’India avranno bisogno, ancora per qualche anno, di sfruttare fonti di energia che noi possiamo permetterci di dismettere.

Le questioni ambientali e la decarbonizzazione sono tra le priorità del governo e del primo ministro?

Senz’altro si, ma le questioni ambientali vanno di pari passo alla questione dello sviluppo. Non scordiamoci che l’India è un continente e che al suo interno ci sono popolazioni e villaggi che vivono in modo molto diverso da come si vive nelle grandi città come Delhi. Modi ha vinto le ultime elezioni anche perché ha iniziato una campagna di fornitura capillare di bombole a gas per uso domestico e di costruzione di bagni. In India esistono ancora posti in cui, mancando i sanitari, la popolazione è costretta ad andare nei campi per fare i propri bisogni. Di fronte a queste situazioni il problema dell’energia rinnovabile e della transizione energetica diventa un problema “da ricchi”.

  • Autore articolo
    Redazione
ARTICOLI CORRELATITutti gli articoli
POTREBBE PIACERTI ANCHETutte le trasmissioni

Adesso in diretta

  • Ascolta la diretta

Ultimo giornale Radio

  • PlayStop

    Giornale Radio mercoledì 12/03 12:31

    Le notizie. I protagonisti. Le opinioni. Le analisi. Tutto questo nelle tre edizioni principali del notiziario di Radio Popolare, al mattino, a metà giornata e alla sera.

    Giornale Radio - 12-03-2025

Ultimo giornale Radio in breve

  • PlayStop

    Gr in breve mercoledì 12/03 15:30

    Edizione breve del notiziario di Radio Popolare. Le notizie. I protagonisti. Le opinioni. Le analisi.

    Giornale Radio in breve - 12-03-2025

Ultima Rassegna stampa

  • PlayStop

    Rassegna stampa di mercoledì 12/03/2025

    La rassegna stampa di Popolare Network non si limita ad una carrellata sulle prime pagine dei principali quotidiani italiani: entra in profondità, scova notizie curiose, evidenzia punti di vista differenti e scopre strane analogie tra giornali che dovrebbero pensarla diversamente.

    Rassegna stampa - 12-03-2025

Ultimo Metroregione

  • PlayStop

    Metroregione di mercoledì 12/03/2025 delle 07:16

    Metroregione è il notiziario regionale di Radio Popolare. Racconta le notizie che arrivano dal territorio della Lombardia, con particolare attenzione ai fatti che riguardano la politica locale, le lotte sindacali e le questioni che riguardano i nuovi cittadini. Da Milano agli altri capoluoghi di provincia lombardi, senza dimenticare i comuni più piccoli, da dove possono arrivare storie esemplificative dei cambiamenti della nostra società.

    Metroregione - 12-03-2025

Ultimi Podcasts

  • PlayStop

    Playground di mercoledì 12/03/2025

    A Playground ci sono le città in cui abitiamo e quelle che vorremmo conoscere ed esplorare. A Playground c'è la musica più bella che sentirai oggi. A Playground ci sono notizie e racconti da tutto il mondo: lo sport e le serie tv, i personaggi e le persone, le ultime tecnologie e le memorie del passato. A Playground, soprattutto, c'è Elisa Graci: per 90 minuti al giorno parlerà con voi e accompagnerà il vostro pomeriggio. Su Radio Popolare, da lunedì a venerdì dalle 15.00 alle 16.30.

    Playground - 12-03-2025

  • PlayStop

    Jack di mercoledì 12/03/2025

    Con Giorgio Valletta ricordiamo Sergio Ricciardone, fodatore e direttore artistico del c2c e figura centrale del clubbing in Italia, ascoltiamo il servizio di Marcello Lorrai sul legame tra la colonna sonora di "The Brutalist" e il Cafe Oto di Londra, ospitiamo Remo Anzovino per un'intervista sul suo lavoro Atelier e tre brani live

    Jack - 12-03-2025

  • PlayStop

    "Hands Made", performance partecipativa di Begüm Erciyas

    Le nostre mani ci permettono di entrare in contatto con il mondo e con la realtà che ci circonda, creando relazioni di vicinanza e intimità. Tuttavia, il nostro tocco è sempre più influenzato e mediato dalla tecnologia, che cambia il modo in cui viviamo e ci relazioniamo con gli altri. Nella performance partecipativa "Hands Made" le mani diventano protagoniste: gli spettatori sono invitati, nell’oscurità, a osservare la propria mano e quelle dei vicini, isolate dal corpo. L’artista turca Begüm Erciyas indaga così le trasformazioni del nostro rapporto con il tocco nel corso della storia per ripensare e riscoprire il senso del tatto e del contatto. Oggi a Cult da Ira Rubini ospite proprio l'artista turca per parlare del suo "Hands Made", alla Triennale Milano il 15 e 16 marzo.

    Clip - 12-03-2025

  • PlayStop

    Musica leggerissima di mercoledì 12/03/2025

    a cura di Davide Facchini. Per le playlist: https://www.facebook.com/groups/406723886036915

    Musica leggerissima - 12-03-2025

  • PlayStop

    Considera l’armadillo di mercoledì 12/03/2025

    Per riascoltare Considera l'armadillo noi e altri animali ospiti Enrico Salierno, co founder di @sea Shepherd Italia e responsabile della campagna Ghost net e Diego_Gastaldi_ atleta sul recupero delle reti abbandonate in mare, ma anche della mozione di @Luca Paladini, consigliere regione Lombardia, sugli animali nei circhi. A cura di Cecilia Di Lieto.

    Considera l’armadillo - 12-03-2025

  • PlayStop

    Cult di mercoledì 12/03/2025

    Oggi a Cult: "Frankenstein" di Mary Shelley, regia di Ivonne Capece, con Maria Laura Palmeri; il podcast "La via delle Abbazie" (Terre di Mezzo); Begum Erciyas con il suo "Hands Made" al FOG Festival di Triennale Teatro; al BGM il regista Christian Petzold...

    Cult - 12-03-2025

  • PlayStop

    Pubblica di mercoledì 12/03/2025

    “Di questa infamità vergognosa noi, spettatori spesso indifferenti, siamo del tutto colpevoli”. Sono le parole con cui Dario Fo, dieci anni fa, raccontò la storia di Ion Cazacu, ingegnere romeno immigrato in Italia per lavorare in nero come piastrellista a Gallarate. Ion Cazacu, il 14 marzo del 2000, 25 anni fa, fu cosparso di benzina e bruciato vivo dal suo datore di lavoro. Cosimo Iannece, il padrone, rispose così alle continue richieste di Cazacu di avere una paga dignitosa, un contratto regolare, per sè e per i suoi compagni di lavoro. Cazacu morì il 14 aprile 2000 dopo un mese di agonia per le ustioni gravissime che aveva su tutto il corpo. Iannece alla fine di tutto l’iter processuale fu condannato a 16 anni, dopo che in primo e secondo grado le condanne furono a 30 anni. Della storia di Ion Cazacu, dello sfruttamento schiavistico a cui fu sottoposto, si occuparono negli anni anche Franca Rame e Dario Fo. Florina Cazacu, figlia di Ion, è stata ospite di Pubblica, oggi. Insieme a Fo, Florina Cazacu ha scritto un libro che è anche un atto di denuncia contro lo sfruttamento, le violenze sul lavoro. Il libro si intitola: «Un uomo bruciato vivo. Storia di Ion Cazacu» (Chiarelettere 2015).

    Pubblica - 12-03-2025

  • PlayStop

    A come Asia di mercoledì 12/03/2025

    Le conclusioni della sessione annuale del parlamento di Pechino, le altalenanti fortune di Elon Musk e del fondatore di Alibaba Jack Ma, con Gabriele Battaglia. L'arresto dell'ex presidente filippino Duterte su mandato della Cpi: l'analisi di Stefano Vecchia. A cura di Diana Santini

    A come Atlante – Geopolitica e materie prime - 12-03-2025

  • PlayStop

    MARCO BELPOLITI - NORD NORD

    MARCO BELPOLITI - NORD NORD - presentato da Barbara Sorrentini

    Note dell’autore - 12-03-2025

  • PlayStop

    LA NUOVA RIVOLUZIONE "IMPERIALE". CHI E' L'AVVERSARIO, OGGI

    Il mondo sta cambiando radicalmente. Si è inaugurata l'era del comando e degli abusi in nome della libertà. Rispetto a ciò che accade, e di fronte alle bordate del nuovo pensiero "imperiale", servirebbe idee chiare e unificanti. Invece sembra proprio non essere così, a livello politico e a livello culturale, sul fronte delle leadership così come delle singole persone. Chi è l'avversario, oggi? Condotta da Massimo Bacchetta, a cura di Massimo Alberti

    Tutto scorre - 12-03-2025

  • PlayStop

    Presto Presto - Interviste e Analisi di mercoledì 12/03/2025

    Eleonora Tafuro Ambrosetti, ricercatrice presso il Centro Russia, Caucaso e Asia Centrale dell'ISPI e Gianpaolo Scarante docente di Teoria e tecnica della negoziazione internazionale all'università di Padova (già Capo di Gabinetto del Ministro degli Esteri, Consigliere Diplomatico del Presidente del Consiglio) commentano e analizzano la proposta di tregua alla Russia concordata da Usa e Ucraina. Possibile? La Commissione europea vuole cambiare la direttiva rimpatri con un mandato d'espulsione europeo unico, due anni di carcere per chi non lascia il territorio, deportazione in paesi terzi; l'analisi di Eleonora Camilli, giornalista de La Stampa esperta di politiche migratorie. Gianni Sibilla, direttore del Master in Comunicazione musicale dell'Università Cattolica di Milano, giornalista per Rockol.it (“L’industria della canzone” il suo ultimo libro per Laterza) ci racconta come cambiano le piattaforme musicali, tra appiattimento e un'offerta immensa.

    Presto Presto – Interviste e analisi - 12-03-2025

Adesso in diretta