
Il Comune di Milano chiede di ritirare il Salva Milano.
Troppo pesanti le nuove accuse contenute nell’ordinanza della Procura che oggi ha messo agli arresti domiciliari un ex dirigente dell’urbanistica accusato -ed è la prima volta in queste inchieste- di corruzione.
Gli indagati rivendicano di averlo scritto loro, il Salva Milano e di averlo dato a Tommaso Foti di Fratelli d’Italia e Maurizio Lupi di Noi Moderati.
Dalla carte emergono contatti tra l’arrestato e l’attuale assessore alla casa Guido Bardelli che nel dicembre 2023 diceva: “Dobbiamo far cadere questa giunta”.
Per Sala e il centrosinistra milanese si apre un nuovo problema politico: può restare in giunta un assessore che parlava in questo modo?
PD, AVS e M5S chiedono ora di bloccare l’iter della norma Salva Milano. Forza Italia sembra intenzionata ad andare avanti. La Lega ripropone il condono solo per i fatti contestati dalla Procura di Milano. Fratelli d’Italia tace.
Parlano a Radio Popolare il segretario milanese del Pd Alessandro Capelli e il consigliere comunale di Europa Verde Carlo Monguzzi.
Capelli: “Quanto emerso oggi dalle indagini in corso ci preoccupa moltissimo e cambia radicalmente il quadro su cui si è costruita la discussione negli ultimi mesi. Condividiamo con Sindaco e tutti livelli del partito che sono venute meno le condizioni essenziali per proseguire con una discussione proficua per la città sul tema Salva-Milano”.
Monguzzi: “Bene il ritiro del Salva Milano. L’assessore Bardelli non può restare in giunta”.