Un’apertura sul tema del fine vita, rispetto alle posizioni tradizionali del Vaticano, è arrivata dalla Pontificia accademia. In un documento pubblicato oggi, 8 agosto, si dice che l’alimentazione e l’idratazione artificiale devono essere considerate “trattamento medico-sanitario a tutti gli effetti” e che il “medico è tenuto a rispettare la volontà del paziente che le rifiuti con una decisione informata e consapevole”. Sostanzialmente quindi possono essere interrotte.
Monsignor Vincenzo Paglia, il presidente della Pontificia Accademia per la Vita, ha parlato della necessità di trovare “un punto di mediazione accettabile tra posizioni differenti”. Il no al suicidio assistito resta, viene proposto in generale un rilancio sia sulle cure palliative sia sul cosiddetto testamento biologico. Una posizione quella del Vaticano che è stata interpretata positivamente, con visioni opposte, sia dalla maggioranza sia dai partiti di centrosinistra.
La capogruppo di Alleanza Verdi Sinistra alla Camera, Luana Zanella, chiede che il Parlamento vada finalmente a coprire un vuoto legislativo lungo cinque anni, dalla sentenza della Corte Costituzionale del 2019 sul caso “dj Fabo”. Si dice però pessimista sull’ipotesi che possa arrivare con questa maggioranza. Luana Zanella di Alleanza Verdi Sinistra: