Conosce Pier Paolo Pasolini da quando era un ragazzo, ha visitato i suoi set, lo ha intervistato quando era un giovanissimo collaboratore de L’Unità e ammette di essere stato contaminato dal suo stile e dalle sue lezioni di vita. Per raccontare questa sua esperienza David Grieco ha scritto un libro: La Macchinazione-Pasolini e la verità sulla morte (Rizzoli). Ma questo libro non si limita all’elaborazione di un’amicizia privata, perchè con l’aiuto di Stefano Maccioni, l’avvocato penalista che ha fatto riaprire le indagini sull’omicidio di Pasolini, Grieco va alla ricerca degli aspetti meno chiari sulla notte tra l’1 e il 2 novembre del 1975. Ricordando che quando Pasolini è stato ucciso stava lavorando a Petrolio.
La Macchinazione è anche il titolo di un film con la regia di David Grieco e che uscirà nel febbraio del 2016. Nel libro c’è un capitolo, Diario di un film, dedicato a questo lavoro complicato, guidato dalle migliori intenzioni e dal massimo rispetto. Su queste pagine Grieco rivela la scelta e il successivo incontro con Massimo Ranieri, unico possibile protagonista del film per la somiglianza con il poeta e che lo stesso Pasolini riconosceva come “un fratello gemello del sud Italia”.
David Grieco, già regista di Evilenko con Malcolm McDowell (l’Alex di Arancia Meccanica di Stanley Kubrick) tratto dal suo romanzo Il comunista che mangiava i bambini confessa di amare i film che lo stesso Pasolini portava nel cuore, come La Ricotta, ma di non provarci neanche a fare un cinema che imitasse il suo stile inarrivabile.