In portoghese, Pardalita è il diminutivo femminile di passerotto. Ma è anche il nome della compagna di scuola che appare sempre più spesso tra i pensieri di Raquel, la protagonista di questo graphic novel firmato da Joana Estrela. Un libro che ci racconta la quotidianità di un’adolescente di oggi in modo poetico e delicato ma anche straordinariamente ancorato in una realtà affascinante, per quanto ordinaria. L’autrice ha scelto di alternare brevi testi, che sembrano estratti di un diario personale o della prosa poetica e che riproducono la sua calligrafia, a delle vignette disegnate digitalmente usando linee nere e spesse, senza fronzoli. Un tratto che riesce a rendere la gioventù e l’energia dei personaggi e a sublimare la banale architettura di una cittadina della provincia portoghese (Penafiel, dove è nata l’illustratrice) come quella di Lisbona, ma anche a trasmettere il calore di certi piccoli dettagli di vita condivisa. Dai pomodori dell’insalata all’astuccio sul banco di scuola, fino alla pila di vestiti che: uffa che fatica trovare nell’armadio qualcosa che ci stia bene quando si è adolescenti!
A volte, le linee tracciate da Estrela prendono possesso di tutte le vignette se non di tutta la pagina. Il disegno diventa pura forma che cambia e si anima dolcemente, confondendo di volta in volta testo, linguaggio figurativo e iconico, ed evocando il flusso di cambiamenti e di scoperta di sé che attraversa la protagonista. Un libro poetico, appunto. Intimo. Anche per l’uso delle metafore e delle ellissi, dei pensieri e dei momenti suggeriti grazie a uno zoom su un dettaglio, a un campo largo o a un’inquadratura di spalle invece che centrata sul volto dei protagonisti.
Questo divagare della storia vale sia per il disegno che per la trama: la Pardalita del titolo viene introdotta subito ma solo attraverso delle impressioni fugaci, come quelle che si hanno di qualcuno che si conosce solo di vista e che ogni volta ci colpisce per qualche motivo e per i piccoli dettagli, o quelle di un uccellino che volteggia rapido e leggiadro qua e là. Il lettore, come Raquel, non la incontrerà e non ne scoprirà il volto fino a oltre metà volume, quando la protagonista accorcia la distanza tra di loro partecipando un po’ per caso all’audizione per un gruppo di teatro. Sullo sfondo di questo normale e timido primo amore, a cui la parola queer aggiunge solo una pennellata in più, la mitologia antica di uno spettacolo teatrale si mescola col presente della crisi migratoria. Le immagini di giubbotti di salvataggio abbandonati sulle spiagge di Lesbo alle notizie che arrivano dall’Italia e che fanno indignare la madre della protagonista, divorziata da anni e diventata da poco animalista e ambientalista. I verbi irregolari inglesi, che come dice la prof vanno presi come sono e semplicemente ricordati, al ritmo di un incontro che forse è proprio così: da prendere come viene e, soprattutto, da ricordare.
Pardalita – Storia di un incontro. Di Joana Estrela. 216 pagine in bianco e nero. Il Castoro, 16 euro e 50.