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Orbán umilia Ilaria Salis e l’Italia. Lei ancora in catene e minacce agli avvocati nel silenzio di Meloni e Salvini

Ilaria Salis 28 marzo 2024

Da parte del Ministro degli Esteri Tajani oggi si è levata una timidissima voce di protesta: “Non è un bel modo” è stato il suo commento all’immagine di Ilaria Salis ancora in catene in Tribunale. Un po’ pochino, anche perché il resto del Governo tace. A cominciare da Meloni per finire ovviamente a Salvini. Amicissimi entrambi di Orban, col loro silenzio si stanno di fatto schierando col governo ungherese che usa parole feroci contro Ilaria Salis. Silenzio su quelle parole, silenzio sul trattamento di Salis, silenzio sull’incresciosa aggressione di stamattina agli avvocati.

Meloni e Salvini si comportano come militanti politici. Non si rendono conto che in gioco non c’è solo il destino di una imputata, del suo diritto a un trattamento degno e del suo diritto alla difesa.

In gioco ci sono le relazioni tra due Paesi, Italia e Ungheria. Una cittadina italiana umiliata pubblicamente in quel modo, i suoi avvocati minacciati, sono un oltraggio all’Italia. È la vera faccia del sovranismo. Si può essere alleati, si possono condividere idee, ma prevarrà sempre il nazionalismo aggressivo. Orban sta schiacciando i suoi fan italiani. E i suoi fan italiani che stanno al governo subiscono in silenzio.

  • Autore articolo
    Luigi Ambrosio
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