Lo scudetto numero 27, nell’ottantesimo anno di vita. Il secondo di Giorgio Armani, quello della conferma della bontà del suo progetto. Il primo a Milano di Jasmin Repesa, vincente come pochi nella storia del nostro basket. L’ultimo, forse, di Alessandro Gentile con questa maglia, almeno per ora.
Nella serata di lunedì, mentre Giaccherini conquistava l’attenzione degli appassionati sportivi italiani e popolava il carro dei vincitori, l‘Olimpia Milano si riprendeva, dopo un anno di purgatorio, il titolo del basket italiano. A concludere nel migliore dei modi un’annata stupenda, che ha visto anche la Coppa Italia tornare nella bacheca del PalaLido.
Il video- tributo per il 27esimo scudetto – dal canale Youtube dell’Olimpia Milano
Non è stata semplice per Milano, contro Reggio Emilia in finale così come contro Venezia in precedenza. Ma quella allestita da Jasmin Repesa, a differenza di precedenti edizioni degli epigoni delle Scarpette Rosse, è una vera squadra.
E questo, complice il livellamento verso il basso della nostra palla a spicchi, può suonare come una garanzia per il futuro. Nella speranza che l’Olimpia possa definitivamente conquistare una dimensione europea.
Sandro Gamba, giocatore di Milano per tredici anni e poi vice del mitico Cesare Rubini in panchina, celebra il 27esimo della squadra che ha nel cuore. “Era la stagione del rinnovamento, con il cambio di dieci giocatori su dodici – commenta l’ex coach delle ‘scarpette rosse’ -, non era facile vincere il titolo. Da un gruppo bisogna sempre fare una squadra. E nei mesi, a Milano, si è visto qualcosa che è migliorato. La difesa ci ha dato: la squadra c’è, ma deve migliorare. Soprattutto in vista Eurolega“. Sulla possibile partenza del capitano dell’Olimpia, Alessandro Gentile, coach Gamba ha la sua tesi: “Gentile non è ancora all’altezza di andare in Nba per il gioco che ha sviluppato e per le sue capacità individuali”.
Ascolta l’intervista a Sandro Gamba