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Nuovo DPCM, a chi spetteranno i risarcimenti a fondo perduto?

Roberto Gualtieri - Risarcimenti COVID

Il primo problema è decidere a chi spetteranno i risarcimenti a fondo perduto. Se è scontato che tra i beneficiari ci saranno bar e ristoranti, costretti alla chiusura anticipata, lo è meno per le categorie dell’indotto: ad esempio tutto il settore dell’agroalimentare che della stretta alla ristorazione risentirà. O alle agenzie viaggi e i tour operator, anch’essi colpiti indirettamente.

La verità è che la crisi è talmente ampia che quasi non esiste settore che non ne sia coinvolto. Le richieste di risarcimenti sono tante, da categorie ed enti locali che se ne fanno portavoce. C’è poi il capitolo della cassa integrazione, che dovrebbe essere allungata di altre 18 settimane. E il reddito di emergenza. La ministra Catalfo ha detto che potrebbe essere prorogato di una mensilità.

C’è da chiedersi se un mese in più sia sufficiente o se invece, non sia il caso di riaprire i termini per nuove richieste, come sostiene Fabrizio Barca del Forum Disuguaglianze. “Stiamo ancora lavorando, non è detto che il decreto arrivi domani”, hanno detto a Radio Popolare fonti del governo, a testimonianza della delicatezza del momento. Conte non può non dare risposte economiche che facciano in qualche modo digerire le nuove chiusure.

  • Autore articolo
    Alessandro Principe
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    Riarmiamoci e partiamo. La spesa militare ha la priorità in Europa. Ursula von der Leyen sostiene che questa “è un’era di riarmo” e mette sul piatto 800 miliardi di euro. Il futuro governo tedesco di Friederich Merz si è detto disposto ad allentare l’austerità per finanziare l'aumento della spesa militare in Germania. Una situazione in completo movimento che parte dalla decisione degli Stati Uniti di Trump di far saltare il banco della difesa europea, dicendo no al modello di finanziamento della spesa militare in Europa a prevalente capitale pubblico americano. E così la difesa europea, anziché essere un pilastro istituzionale di una futura Europa politica, si trasforma in un sinonimo di “corsa agli armamenti”, una corsa per soddisfare gli appetiti dell’industria bellica. Mentre la “difesa europea” dovrebbe essere sinonimo di “sovranità europea sulla spesa militare”, un recupero di sovranità dell’Europa nel campo della difesa dopo decenni di dominio degli Stati Uniti. Pubblica ha ospitato Francesco Lenzi, economista, e Stefano Zamagni, economista, ex presidente dell'agenzia per il terzo settore, fino a due anni fa è stato presidente della Pontificia accademia delle scienza sociali.

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    A cura di Diana Santini con Gabriele Battaglia

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