Altri cinque ordigni esplosivi sono stati trovati in uno zaino a una stazione dei treni di Elizabeth, New Jersey. Uno di questi è esploso mentre una squadra di artificieri cercava di disattivarlo.
L’ordigno è esploso intorno a mezzanotte e mezza ora locale, le 6.30 del mattino italiane. Il sindaco di Elizabeth, Christian Bollwage, ha detto che due uomini hanno chiamato la polizia, spiegando di aver visto cavi e tubi emergere da uno zaino lasciato in prossimità della stazione dei treni. Elizabeth è un centro industriale, che si trova appena fuori New York City.
Continuano anche le indagini sulle due bombe di New York: quella esplosa sulla 23esima e quella rimasta inesplosa sulla 27esima. Entrambe mostrano gli stessi componenti: una pentola a pressione, cavi elettrici, cellulari, luci di Natale, schegge di esplosivo. Se non c’è ancora una rivendicazione, gli investigatori spiegano che l’atto è stato “certamente intenzionale” e che l’intenzione era quello di uccidere e di seminare il terrore.
Sempre fonti investigative affermano che un veicolo è stato trovato e sequestrato accanto al ponte di Verrazzano. Fermate anche cinque persone. Si tratterebbe di membri di una stessa famiglia, che si stavano recando all’aeroporto.
La vera questione resta però quella degli eventuali legami tra i fatti di New York e gli ordigni esplosivi trovati in New Jersey. Oltre a quelli di Elizabeth, va ricordato che un altro ordigno è esploso sabato, senza fare vittime, sul percorso di una maratona di beneficienza a Seaside Park, sempre in New Jersey. Gli investigatori stanno cercando di capire se ci siano somiglianze tra i componenti delle diverse bombe.