Tempi sempre più lunghi per dare un’interpretazione alle attuali norme urbanistiche per cui a Milano sono aperte una serie di inchieste della Procura della Repubblica per abusi edilizi. Lo hanno deciso in una riunione alla Camera governo e maggioranza, che hanno convenuto che non ci sarebbero gli estremi di ammissibilità nel decreto Infrastrutture, che dovrebbe essere convertito in legge dopo la pausa estiva. Il testo normativo si occupa di dighe e opere connesse.
Il secondo marcia indietro della maggioranza di centrodestra arriva dopo quello delle scorse settimane sul decreto Casa, dove sarebbe dovuto entrare già nel testo approvato dal governo. L’intervento del Presidente della Repubblica Sergio Mattarella lo aveva fatto escludere. Secondo il Quirinale non si legifera su inchieste giudiziarie in corso. Una volta in aula per la conversione la prima marcia indietro del centrodestra, dopo che per settimane il sottosegretario alla presidenza del consiglio il leghista Alessandro Morelli si era speso anche pubblicamente con i costruttori di Ance e con il sindaco di Milano Giuseppe Sala perché la sanatoria sarebbe stata approvata.
Una richiesta che arriva anche dall’Anci, l’associazione dei comuni. Le interpretazioni delle norme regionali e nazionali nate dalla riforma del titolo V della Costituzione nono sono state adottate solo a Milano, dove la deregolazione è più evidente. Nella riunione che ha stabilito il nuovo iter parlamentare con legge era presenta anche il vicepresidente del consiglio, ministro alle infrastrutture e leader leghista Matteo Salvini, che più volte si è speso a favore di una soluzione veloce, ma che ha subito lo stop di Fratelli d’Italia.
Adesso c’è un testo non ancora depositato dai deputati di maggioranza della commissione ambiente della Camera, che dovrebbe avere una corsia preferenziale. Un tempo comunque più lungo della conversione in legge di un decreto. Per la deputata Pd Lia Quartapelle “Milano è stata ancora tradita dalle destre”, mentre il consigliere verde Carlo Monguzzi continua a chiedere al sindaco Sala “di lavorare a un nuovo piano di governo del territorio”, e a contestare la commissione paesaggio.