Naufraghi è un poetico romanzo grafico del duo di disegnatori e sceneggiatori spagnoli Laura Pérez e Pablo Monforte. Nonostante il titolo, non ha niente a che vedere con il mare ma ci parla di persone che hanno perso la rotta. I due protagonisti, Alejandra e Julio, navigano a vista sballottati qua e la dalla vita, senza una vera e propria direzione. Li incontriamo la prima volta a Madrid, negli anni 80. Frequentano entrambi l’università e ne scopriamo la storia, i sogni, legati alla scrittura e a una fanzine, i desideri e le amicizie, che li porteranno a incontrarsi durante un’estate breve ma intensa, indimenticabile. Dieci anni dopo, si ritrovano per caso nelle strade di Barcellona, dove li osserviamo affrontare ciascuno a modo suo la vita da adulti. Alejandra si è trasferita per occuparsi della madre malata e si è rassegnata a sopravvivere come può alla routine quotidiana. Ma nemmeno la vista del mare tanto amato riesce a farla stare meglio ed estirparla dal suo frustrante e doloroso torpore esistenziale. Julio ha un buon lavoro, una compagna, una bella casa ma ha anche
l’impressione di attraversare l’esistenza di qualcun altro, tra discorsi vuoti e una vita ordinata e borghese, con giorni tutti uguali che gli pesano sull’anima. Per entrambi, il ricordo degli anni dell’università a Madrid e della loro storia, che la disegnatrice ha voluto rendere con dei toni caldi e aranciati, in contrasto totale con il verde acqua che colora il presente barcellonese, è non solo una memoria preziosa ma anche formativa. Anche se a vederla con gli occhi del presente è anche un’epoca di speranze e aspirazioni interrotte e
mai realizzate. Quella di Naufraghi, lo si avverte sin da subito anche grazie al tono malinconico dato dai colori e da certe inquadrature, non è una classica storia d’amore a lieto fine, con loro che si ritrovano e improvvisamente cambiano vita. È più il racconto di un incontro sfumato, come nella realtà ce ne sono tanti. E, come nella realtà, non è nemmeno una tragedia, anzi. Ritrovare il primo amore, finito a causa di una separazione improvvisa, con lui che sparisce da un giorno all’altro, è anche un modo di chiudere un capitolo che
era rimasto sempre un po’ in sospeso. L’occasione di capire quali sono le priorità nel presente e di lasciare al passato i suoi fantasmi ma anche di ribadire che quei ricordi, per quanto ricordi, sono preziosi. E, chissà, anche se non è il classico lieto fine, forse è una fine che permette anche di ripartire verso un nuovo inizio. In questo caso anche grazie al profondo amore per la letteratura e la scrittura, che aveva fatto incontrare i protagonisti proprio attorno al racconto di un naufrago in balia delle onde, che continua ad andare avanti senza mai perdere la speranza.
Naufraghi. Di Laura Pérez e Pablo Monforte, traduzione di Valeria Benincasa. 200 pagine a colori. ReBelle Edizioni, 19 Euro.