“La Cativissima (Epopea di Toni Sartana)” è il nuovo spettacolo di Natalino Balasso, autore e attore comico ma non solo, che per il Teatro Stabile del Veneto ha elaborato il progetto di una trilogia di cui questa è la prima tappa.
Toni Sartana, personaggio ipercontemporaneo e insieme antichissimo, è una maschera bieca e comica, capace di tradire chiunque pur di raggiungere il suo scopo, che quasi sempre è dettato dall’urgenza di possesso.
Il linguaggio, vero esperimento di commedia dell’arte ai tempi del web, è un italiano pieno di residui di veneto e di pronunce tipiche del Nord Est, regione passata nell’arco di meno di cinquant’anni dal ruolo di baluardo del cattolicesimo all’italiana a quello di terra di sindaci-sceriffi.
La “resistibile ascesa” di Toni Sartana lo porta dall’essere sindaco di un paesetto, ad aggiudicasri la poltrona di “Assessore agli schei” nella immaginaria (ma nemmeno tanto) Regione Serenissima, per poi dare l’assalto anche alla vicina Regione Giulia.
Toni Sartana, tanto moderno da apparire consegnato al prossimo futuro, guarda in realtà all’Ubu di Jarry come una maschera veneta sfuggita alle pagine di un canovaccio, accanto a una perfida “first lady” d’accatto, che condivide rustiche e maligne pulsioni con l’illustre collega Lady Macbeth.
Dice lo stesso Balasso di questo suo lavoro, che conta sulle musiche originali de “L’Orchestrina di Molto Agevole”: “Posso impegnarmi a dire che questa sarà una commedia molto divertente, intrisa di una comicità che non ritengo spocchioso definire tipicamente mia, mista a tratti di amaro e ineluttabile.”
Abbiamo intervistato Natalino Balasso in occasione del debutto milanese, al Teatro Menotti.
Ascolta l’intervista a Natalino Balasso
natalino balasso – la cativis
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