Pensava fosse uno scherzo e invece il vigile l’ha fatta davvero la multa a Marco Fusi, clarinettista di fama internazionale, che giovedì mattina, nel sottopassaggio della stazione ferroviaria di Bordighera (Imperia), ha improvvisato un concertino.
Sembrava che la sua musica piacesse molto ai tanti viaggiatori che passavano in quel momento, da buoni intenditori, visto che Fusi ha avuto collaborazioni con alcuni grandi artisti come Moni Ovadia, Alex Britti e Ottavia Piccolo. Ma la performance è stata interrotta di botto quando un agente di polizia locale ha accusato il musicista di violare il Regio Decreto del 1931 secondo cui, per potersi esibire all’aperto, tutti i musicisti di strada devono iscriversi al relativo pubblico registro.
“Non potevo crederci, queste cose all’estero non succedono”, ha commentato Marco Fusi, che in un primo momento ha controbattuto con ironia, chiedendo di contestargli “anche il decreto di Carlo Magno”.
L’agente di polizia non l’ha presa bene e così ha emesso immediatamente una multa di 2.064 euro, ridotti a 1.032 se pagati all’istante. Il musicista, tra l’incredulo e il nervoso, non ha firmato il verbale e ha preannunciato un ricorso al giudice. Con il suo avvocato, infatti, sta valutando come rispondere all’accusa di aver “effettuato l’esercizio di mestiere girovago”, lui che ha registrato quattro dischi distribuiti in cinquanta Paesi. “Mi hanno detto che addirittura ora vogliono aumentarmi la multa a 5.000 euro – ha detto ancora Fusi – perché avrei chiesto soldi con un piattino. Assurdo”.
Ascolta qui l’intervista di Bianca Senatore a Marco Fusi