Approfondimenti

Mondiali e comunicazione. La puntata di Guarda che Lune di lunedì 21 novembre

I Mondiali di calcio maschile in Qatar. Un’operazione business oriented, condita da discriminazioni sessuali, violenza legale, mancanza di democrazia… ma ci muoviamo su un territorio nuovo non solo perché sono i primi Mondiali in Medio oriente. Parliamo di marchi e comunicazione? Che dire dello sponsor dei mondiali, la birra Budweiser, cui viene detto a 48 ore dal match inaugurale che la birra non si può vendere negli stadi? Sulle prime il marchio reagisce con imbarazzo: “awkward”, scrive su Twitter. Poi deve cancellare, anche perché è sponsor pure dei prossimi mondiali negli Stati Uniti e insomma gli affari sono affari. Ma ci sono anche gli anti-sponsor. Anche questi mai visti. Per esempio la birra Brewdog che ha lanciato una campagna di affissioni pubbliche davvero notevole (donando i profitti durante il torneo a enti di beneficenza sui diritti umani). Poi c’è l’inedito assoluto della conferenza stampa tenuta dal presidente della Fifa Gianni Infantino che ha respinto le critiche ai mondiali in Qatar con un argomento quasi inedito: l’occidente, dice, non può ergersi a giudice sui diritti umani, perché se mettessimo insieme tutte le atrocità che ha realizzato negli ultimi tremila anni impiegheremmo altri tremila a espiare. Certamente strumentali da parte del titolare di un business colossale ma comunque dice il vero. Non solo sul passatoi. E colpisce la facilità con cui si può presentare questo conto sul palcoscenico della comunicazione globale senza scandalizzare più di tanto. Dunque, la condanna al business monarchico qatariota è sacrosanta, però forse con un po’ meno spocchia e assenza di dubbi su noi stessi. La manovra economica è alla resa dei conti. È stato annunciato l’abbattimento dell’iva su pane, latte e pasta, ma varrebbe solo 22 euro in un anno per le famiglie. Ogni risparmio è un aiuto, ma è evidente che se è così dal governo arrivano briciole. Oppure proposte sempre discriminanti per qualcuno come i 20mila euro di bonus per chi si sposa ma solo in chiesa (copyright Lega). Poi c’è la Amazon tax che in realtà colpirebbe le società di consegna dei pacchi, ossia spesso delle piccole imprese o delle partite Iva. In questa stagione le tasse sono un po’ una magic box, una sorpresa dentro l’altra. Bezos stesso, nel frattempo, ha annunciato di voler donare parte del suo patrimonio per l’ambiente. Mercoledì scorso qualcuno ha comprato una pagina sul Sole 24ore per rivolgersi proprio al proprietario di Amazon così: “Mi permetto di chiederle di annullare il licenziamento di 10.000 persone, pensando prima all’uomo e poi al pianeta”. Come ha fatto notare l’economista Picketty, Bezos potrebbe in realtà versare i soldi nelle sue fondazioni dicendo che andranno per l’ambiente per sottrarli proprio al fisco. Il festival dei pubblicitari italiani si è intitolato quest’anno la rivoluzione della gentilezza. E lì qualcuno si è proprio arrabbiato: dei talenti – si suppone giovani – del mondo della comunicazione hanno realizzato quella che hanno definito “gentilissima rivolta”, disseminando nei dintorni del festival degli stencil per denunciare lo sfruttamento, l’assenza di regole, la precarietà che dominano il mondo della comunicazione. I testi dicono: “Scusate ma davvero servono 15 mesi di stage per capire se assumerci?; “Sapete che in ferie non significa reperibili h24?” oppure “Piangere dopo gli insulti è umano, non troppo emotivo”. Gentilissima rivolta che è anche il titolo di una pagina instagram nella quale ogni giorno molti raccontano di condizioni di lavoro tossiche e capi che esaltano i 15 weekend di fila a lavorare. E sempre sul malinteso che ormai domina sul lavoro segnaliamo una campagna firmata da Open Job Metis sui giovani in cerca di lavoro che sottintende involontariamente anche nel suo titolo “la posizione da assumere” come intorno alla ricerca di lavoro dei ragazzi e delle ragazze si sia creato un immaginario il cui sottinteso è sempre nell’adattarsi, sghembi, storti, curvi, modificando se stessi, ripiegandosi e scomponendosi alla fine anche emotivamente: più che dei lavoratori, dei coltellini svizzeri. Problemi di comunicazione. Il caso del doppio suicidio, prima di un giovane attirato per un anno in una trappola di catfishing da un 64enne fintosi giovane modella e poi dello stesso millantatore online “stanato” nel suo paesino dalle Iene. Una storia terribile.
Il punto non è la colpa ma la capacità di dare un significato a quello che è successo. In un primo momento l’autore del servizio delle Iene osserva che il vero punto debole della storia sarebbe nel vuoto normativo: la società permette comportamenti che non dovrebbero essere consentiti. Poi prende posizione l’editore ossia PierSilvio Berlusconi che dice: “Non succeda più” ma dire basta a un certo tipo di giornalismo sarebbe come tornare indietro invece che andare avanti” e poi aggiunge, sintetizziamo, “è una questione di sensibilità personale e da editore dico che quella cosa lì non mi è piaciuta, bisogna tenere alto il livello di guardia”. Poi è intervenuto Davide Parenti, il creatore del programma, con una lunga lettera nella quale rivendica il suo giornalismo, e dice “Quello che facciamo può non piacere, è migliorabile, siamo esseri umani – ma, aggiunge – La nostra libertà di farlo non è negoziabile col gusto di una platea, per quanto ampia”. E però in altre parti della lettera dice “dovevamo capire chi avevamo davanti”, per quanto non specifichi come e quali altri comportamenti si sarebbero potuti attuare… oppure “cambieremo alcune modalità di approccio”, anche se non indica quali. E poi conferma “alzeremo il livello di guardia”.

  • Autore articolo
    Claudio Jampaglia
ARTICOLI CORRELATITutti gli articoli
POTREBBE PIACERTI ANCHETutte le trasmissioni

Adesso in diretta

  • Ascolta la diretta

Ultimo giornale Radio

  • PlayStop

    Giornale Radio giovedì 06/02 19:30

    Le notizie. I protagonisti. Le opinioni. Le analisi. Tutto questo nelle tre edizioni principali del notiziario di Radio Popolare, al mattino, a metà giornata e alla sera.

    Giornale Radio - 06-02-2025

Ultimo giornale Radio in breve

  • PlayStop

    Gr in breve venerdì 07/02 06:31

    Edizione breve del notiziario di Radio Popolare. Le notizie. I protagonisti. Le opinioni. Le analisi.

    Giornale Radio in breve - 07-02-2025

Ultima Rassegna stampa

  • PlayStop

    Rassegna stampa di giovedì 06/02/2025

    La rassegna stampa di Popolare Network non si limita ad una carrellata sulle prime pagine dei principali quotidiani italiani: entra in profondità, scova notizie curiose, evidenzia punti di vista differenti e scopre strane analogie tra giornali che dovrebbero pensarla diversamente.

    Rassegna stampa - 06-02-2025

Ultimo Metroregione

  • PlayStop

    Metroregione di giovedì 06/02/2025 delle 19:48

    Metroregione è il notiziario regionale di Radio Popolare. Racconta le notizie che arrivano dal territorio della Lombardia, con particolare attenzione ai fatti che riguardano la politica locale, le lotte sindacali e le questioni che riguardano i nuovi cittadini. Da Milano agli altri capoluoghi di provincia lombardi, senza dimenticare i comuni più piccoli, da dove possono arrivare storie esemplificative dei cambiamenti della nostra società.

    Metroregione - 06-02-2025

Ultimi Podcasts

  • PlayStop

    Blues e dintorni di venerdì 07/02/2025

    "Blues e dintorni" vuole essere un programma dove il termine blues sta soprattutto a significare musica dell'anima, non necessariamente espressa in dodici battute. Questo vuol dire che ci sarà anche canzone d'autore, dialettale e magari anche elettronica se il principio di fondo verrà rispettato. Insomma musica circolare purchè onesta e genuina che prevede anche ospiti in studio qualora ce ne sia la possibilità. Un'ora di chiacchiere (poche) e musica (tanta) per addentrarci lentamente nella notte. FOTO|  Rodrigo Moraes  from São Paulo, brazil, CC BY 2.0, via Wikimedia Commons

    Blues e dintorni - 06-02-2025

  • PlayStop

    Labirinti Musicali di giovedì 06/02/2025

    "Labirinti Musicali" ideato dalla redazione musicale classica di Radio Popolare, in ogni episodio esplora storie, aneddoti e curiosità legate alla musica attraverso racconti che intrecciano parole e ascolti. Non è una lezione, ma una confidenza che guida l’ascoltatore attraverso percorsi musicali inaspettati, simili a un labirinto. Il programma offre angolazioni nuove su dischi, libri e personaggi, cercando di sorprendere e coinvolgere, proprio come un labirinto acustico da esplorare.

    Labirinti Musicali - 06-02-2025

  • PlayStop

    News della notte di giovedì 06/02/2025

    L’ultimo approfondimento dei temi d’attualità in chiusura di giornata

    News della notte - 06-02-2025

  • PlayStop

    Live Pop di giovedì 06/02/2025

    Ogni giovedì alle 21, l’auditorium Demetrio Stratos di Radio Popolare ospita concerti, presentazioni di libri, reading e serate speciali aperte al pubblico.

    Live Pop - 06-02-2025

  • PlayStop

    Uscita di Sicurezza di giovedì 06/02/2025

    La trasmissione in collaborazione con la Camera del Lavoro di Milano che racconta e approfondisce con il vostro aiuto le condizioni di pericolo per la salute e la sicurezza che si vivono quotidianamente nei luoghi di lavoro. Perché quando succede un incidente è sempre troppo tardi, bisognava prevedere e prevenire prima. Una questione di cultura e di responsabilità di tutte e tutti, noi compresi. con Stefano Ruberto, responsabile salute e sicurezza della Camera del Lavoro di Milano.

    Uscita di Sicurezza - 06-02-2025

  • PlayStop

    L'Orizzonte delle Venti di giovedì 06/02/2025

    A fine giornata selezioniamo il fatto nazionale o internazionale che ci è sembrato più interessante e lo sviluppiamo con il contributo dei nostri ospiti e collaboratori. Un approfondimento che chiude la giornata dell'informazione di Radio Popolare e fa da ponte con il giorno successivo.

    L’Orizzonte delle Venti - 06-02-2025

  • PlayStop

    Esteri di giovedì 06/02/2025

    1) Donald Trump insiste con la pulizia etnica, il governo israeliano gongola. Il ministro della difesa Katz ha già ordinato all’esercito di preparare un piano per svuotare Gaza. In esteri la reazione al piano di un’attivista dell’Unione Democratica Palestinese e di un deputato della Knesset. (Ofer Cassif, Ratebeh Aidelin) 2) “Sono scioccata, incredula e terrorizzata”. Il racconto di una dipendente degli uffici di Washington di Usaid, che Trump e Musk stanno smantellando. 3) Stati Uniti. I democratici scelgono il loro nuovo segretario. Ken Martin prende la guida del partito e punta a sconfiggere Trump riconquistando la working class. (Roberto Festa) 4) In Rojava, lo stupro come strumento di guerra. Nel secondo giorno del Tribunale Permanente dei popoli a Bruxelles, parlano le donne curde vittime dell’esercito turco. (Valentina D'Amico) 5) World Music. Fare musica con lo scacciapensieri. Il caso dell’album “Promenade” del britannico John Wright. (Marcello Lorrai)

    Esteri - 06-02-2025

  • PlayStop

    Poveri ma belli di giovedì 06/02/2025

    Un percorso attraverso la stratificazione sociale italiana, un viaggio nell’ascensore sociale del Belpaese, spesso rotto da anni e in attesa di manutenzione, che parte dal sottoscala con l’ambizione di arrivare al roof top con l’obiettivo dichiarato di trovare scorciatoie per entrare nelle stanze del lusso più sfrenato e dell’abbienza. Ma anche uno spazio per arricchirsi culturalmente e sfondare le porte dei salotti buoni, per sdraiarci sui loro divani e mettere i piedi sul tavolo. A cura di Alessandro Diegoli e Disma Pestalozza

    Poveri ma belli - 06-02-2025

  • PlayStop

    Doppio Click di giovedì 06/02/2025

    Doppio Click è la trasmissione di Radio Popolare dedicata ai temi di attualità legati al mondo di Internet e delle nuove tecnologie. Ogni settimana, dal lunedì al giovedì, approfondiamo le notizie più importanti, le curiosità e i retroscena di tutto ciò che succede sul Web e non solo. Ogni settimana approfondiamo le notizie più importanti, le curiosità e i retroscena di tutto ciò che succede sul Web e non solo. A cura di Marco Schiaffino.

    Doppio Click - 06-02-2025

  • PlayStop

    Vieni con me di giovedì 06/02/2025

    Vieni con me! è un’ora in cui prendere appunti tra condivisione di curiosità, interviste, e il gran ritorno di PASSATEL, ma in forma rinnovata!! Sarà infatti partendo dalla storia che ci raccontano gli oggetti più curiosi che arriveremo a scoprire eventi, iniziative od occasioni a tema. Eh sì, perché poi..ci si incontra pure, altrimenti che gusto c’è? Okay ma dove, quando e poi …con chi!?! Semplice, tu Vieni con me! Ogni pomeriggio, dal lunedì al venerdì, dalle 16.30, in onda su Radio Popolare. Per postare annunci clicca qui Passatel - Radio Popolare (link - https://www.facebook.com/groups/passatel) Vuoi segnalare un evento, un’iniziativa, un oggetto particolare o proporti come espert* (design, modernariato o una nicchia specifica di cui sai proprio tutto!!) scrivi a vieniconme@radiopopolare.it Conduzione, Giulia Strippoli Redazione, Giulia Strippoli e Claudio Agostoni

    Vieni con me - 06-02-2025

  • PlayStop

    Radio Popolare Minilive - Nicolò Piccinni

    Nicolò Piccinni torna con mareAmare, il suo terzo album in studio che è anche un libro di racconti e illustrazioni e una raccolta di video prodotti dallo studio cinematografico Fuoricampo. Oggi Piccinni è stato ospite di Matteo Villaci a Jack per una bella chiacchierata e qualche brano dal vivo da mareAmare.

    Clip - 06-02-2025

  • PlayStop

    Sonia Bergamasco presenta il documentario "Duse, the Greatest"

    A cent’anni dalla scomparsa di Eleonora Duse, Sonia Bergamasco ha voluto accompagnare il pubblico in un’investigazione sull’attrice che ha cambiato il mestiere dell’attore per sempre ispirando Lee Strasberg, fondatore dell’Actors Studio, e generazioni di attori. Come può una donna di cui rimangono unicamente un film muto e qualche foto e ritratto, essere ancora così influente? La Divina oltre il mito nel documentario "Duse, The Greatest", nei cinema italiani dal 3 febbraio. Barbara Sorrentini ne ha parlato con la regista nella puntata di oggi di Cult.

    Clip - 06-02-2025

Adesso in diretta