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Germano Lanzoni presenta Milano Partecipa: l’attivismo civico nell’era digitale

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Milano Partecipa

Milano Partecipa è il primo evento dedicato all’attivismo civico nell’era digitale, una manifestazione di tre giorni promossa dalla Fondazione Cariplo e dal Comune di Milano con l’obiettivo di trasformare la città in un grande laboratorio per raccogliere le sfide della contemporaneità.

Decine gli eventi in programma tra il 22 e il 24 novembre 2019 tra workshop, tavole rotonde, conferenze, interviste e mostre in diversi spazi di Milano, dal Mudec al polo Cariplo Factory, ma anche il Padiglione Visconti Teatro alla Scala e l’Arena Listone Giordano. L’obiettivo è quello di comprendere le democrazia e il ruolo che ciascuno di noi è chiamato a giocare.

Quanto conta il consenso nell’era digitale? Come si adegua la politica italiana ai nuovi trend? Ed possibile creare il consenso? E, ancora, quali sono i modelli partecipativi in Italia e com è possibile realizzare pratiche e sistemi in grado di attivare ancora di più? Questi e tantissimi altri quesiti saranno al centro degli eventi di Milano Partecipa, di cui Radio Popolare è la radio partner.

Germano Lanzoni, storico amico di Radio Popolare e membro del comitato scientifico di Milano Informa, ha presentato l’evento a Cult.

Ho avuto la fortuna di esser stato coinvolto anche nel comitato scientifico ed è un po’ come con l’Uomo Ragno: da un grande potere derivano grandi responsabilità. È un po’ la responsabilità del comico, che poi è la mia figura in questa tre giorni, una vera e propria chiamata generale a metterci intorno ad un tavolo, una conferenza o uno spettacolo e attivarci per il cambiamento. La parte bella del cambiamento è la possibilità di arrivare all’informazione e partecipare in modo nuovo. Anche gli ascoltatori di RadioPop sanno quanta distanza c’è tra l’ideale e il reale, il nostro ideale di sociale e il reale della società. E spesso le forme di politica o associazione non arrivano ad occuparsi in modo preciso del nostro reale. La volontà, attraverso la Fondazione Cariplo, il Comune di Milano e tutti gli ospiti è quella di mettere a disposizione il nostro percorso per fare in modo di trovare dei punti in comune coi percorsi personali dei partecipanti e scambiare informazione per fare in modo che il cambiamento non sia soltanto comunicare il nostro personal branding o il nostro modo di vedere i piatti al ristorante. Abbiamo una piattaforma di condivisione, usiamola anche per condividere valori. Ci sono tante realtà, c’è stata proprio la volontà di chiamare e coinvolgere tante realtà che esistono in questa città, realtà che partono dal basso così che chi sta in alto nella campagna elettorale possa sentire un po’ di fiato sul collo. So che dovremmo delegare ad altri ed occuparci del nostro reale, ma sapete meglio di me che non è così.

Ci conosciamo da anni, e lo stesso vale per i nostri ascoltatori, anche da prima del Milanese Imbruttito e sappiamo che di queste cose ti sei sempre interessato.

Libertà è partecipazione, tanto è vero che la presenza di Milano 5.0 – Folco Orselli, Rafael Andres Didoni, Flavio Pirini, Walter Leonardi è un po’ lo scheletro portante della serata del 23 novembre al Padiglione Visconti in via Tortona 58. Sarà una serata a cui parteciperanno un po’ di amici. Folco Orselli ha un bellissimo progetto sulla periferia, un percorso musicale e un racconto personale sulla periferia per dimostrare che c’è sempre la volontà di raccontare anche chi sta fuori. Oggi forse la criticità di Milano non sono i grattacieli o le buche, ma è la periferia: il luogo più interessante, dove il conflitto è reale, basta vedere tutti i rapper o trapper che vengono da lì. Altri artisti che si sono resi disponibili con grande generosità sono Gino e Michele, due maestri per noi. A loro chiederò qual è la responsabilità del giullare, con l’ironia che può essere una chiave di lettura. Alla chiamata ha aderito anche Christian Meyer, il batterista di Elio e le Storie Tese, Federico Mecozzi col suo violino e la voce di Niccolò Agliardi, autore della colonna sonora di Braccialetti Rossi. Poi ci sarà Ernia e sarà interessante vederlo sul palco insieme a Flavio Pirini, ma anche Petra Loreggian, Eleonora Giovanardi e Sarah Maestri che ci porteranno la visione della loro professione sia la volontà di aiutarci a partecipare. Sarà una serata aperta ad ingresso libero, molto interessante. L’idea è che questo sia un punto di inizio. Non è soltanto un evento, ma c’è la volontà di mettere un tassello.

Sono diversi gli spazi coinvolti per questo evento, dal Mudec al Padiglione Visconti e il Venue Satellite.

Si, c’è anche la Cariplo Factory, non a caso anche in una via in cui Milano si fregia di bellezza e di ricerca. Milano è bella quando è aperta e il fatto che questi spazi siano aperti al confronto tra persone mi fa ben sperare.

Milano Partecipa si svolgerà al 22 al 24 novembre. Il programma, gli orari, i luoghi e tutte le informazioni ufficiali sono disponibili sul sito dell’evento

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    Germano Lanzoni presenta Milano Partecipa: l’attivismo civico nell’era digitale
    Milano Partecipa è il primo evento dedicato all'attivismo civico nell'era digitale, una manifestazione di tre giorni promossa dalla Fondazione Cariplo e dal Comune di Milano con l'obiettivo di trasformare la città in un grande laboratorio per raccogliere le sfide della contemporaneità. Decine gli eventi in programma tra il 22 e il 24 novembre 2019 tra workshop, tavole rotonde, conferenze, interviste e mostre in diversi spazi di Milano, dal Mudec al polo Cariplo Factory, ma anche il Padiglione Visconti Teatro alla Scala e l’Arena Listone Giordano. L'obiettivo è quello di comprendere le democrazia e il ruolo che ciascuno di noi è chiamato a giocare. Quanto conta il consenso nell'era digitale? Come si adegua la politica italiana ai nuovi trend? Ed possibile creare il consenso? E, ancora, quali sono i modelli partecipativi in Italia e com è possibile realizzare pratiche e sistemi in grado di attivare ancora di più? Questi e tantissimi altri quesiti saranno al centro degli eventi di Milano Partecipa, di cui Radio Popolare è la radio partner. Germano Lanzoni, storico amico di Radio Popolare e membro del comitato scientifico di Milano Informa, ha presentato l'evento a Cult.
    Ho avuto la fortuna di esser stato coinvolto anche nel comitato scientifico ed è un po' come con l'Uomo Ragno: da un grande potere derivano grandi responsabilità. È un po' la responsabilità del comico, che poi è la mia figura in questa tre giorni, una vera e propria chiamata generale a metterci intorno ad un tavolo, una conferenza o uno spettacolo e attivarci per il cambiamento. La parte bella del cambiamento è la possibilità di arrivare all'informazione e partecipare in modo nuovo. Anche gli ascoltatori di RadioPop sanno quanta distanza c'è tra l'ideale e il reale, il nostro ideale di sociale e il reale della società. E spesso le forme di politica o associazione non arrivano ad occuparsi in modo preciso del nostro reale. La volontà, attraverso la Fondazione Cariplo, il Comune di Milano e tutti gli ospiti è quella di mettere a disposizione il nostro percorso per fare in modo di trovare dei punti in comune coi percorsi personali dei partecipanti e scambiare informazione per fare in modo che il cambiamento non sia soltanto comunicare il nostro personal branding o il nostro modo di vedere i piatti al ristorante. Abbiamo una piattaforma di condivisione, usiamola anche per condividere valori. Ci sono tante realtà, c'è stata proprio la volontà di chiamare e coinvolgere tante realtà che esistono in questa città, realtà che partono dal basso così che chi sta in alto nella campagna elettorale possa sentire un po' di fiato sul collo. So che dovremmo delegare ad altri ed occuparci del nostro reale, ma sapete meglio di me che non è così.
    Ci conosciamo da anni, e lo stesso vale per i nostri ascoltatori, anche da prima del Milanese Imbruttito e sappiamo che di queste cose ti sei sempre interessato.
    Libertà è partecipazione, tanto è vero che la presenza di Milano 5.0 – Folco Orselli, Rafael Andres Didoni, Flavio Pirini, Walter Leonardi è un po' lo scheletro portante della serata del 23 novembre al Padiglione Visconti in via Tortona 58. Sarà una serata a cui parteciperanno un po' di amici. Folco Orselli ha un bellissimo progetto sulla periferia, un percorso musicale e un racconto personale sulla periferia per dimostrare che c'è sempre la volontà di raccontare anche chi sta fuori. Oggi forse la criticità di Milano non sono i grattacieli o le buche, ma è la periferia: il luogo più interessante, dove il conflitto è reale, basta vedere tutti i rapper o trapper che vengono da lì. Altri artisti che si sono resi disponibili con grande generosità sono Gino e Michele, due maestri per noi. A loro chiederò qual è la responsabilità del giullare, con l'ironia che può essere una chiave di lettura. Alla chiamata ha aderito anche Christian Meyer, il batterista di Elio e le Storie Tese, Federico Mecozzi col suo violino e la voce di Niccolò Agliardi, autore della colonna sonora di Braccialetti Rossi. Poi ci sarà Ernia e sarà interessante vederlo sul palco insieme a Flavio Pirini, ma anche Petra Loreggian, Eleonora Giovanardi e Sarah Maestri che ci porteranno la visione della loro professione sia la volontà di aiutarci a partecipare. Sarà una serata aperta ad ingresso libero, molto interessante. L'idea è che questo sia un punto di inizio. Non è soltanto un evento, ma c'è la volontà di mettere un tassello.
    Sono diversi gli spazi coinvolti per questo evento, dal Mudec al Padiglione Visconti e il Venue Satellite.
    Si, c'è anche la Cariplo Factory, non a caso anche in una via in cui Milano si fregia di bellezza e di ricerca. Milano è bella quando è aperta e il fatto che questi spazi siano aperti al confronto tra persone mi fa ben sperare.
    Milano Partecipa si svolgerà al 22 al 24 novembre. Il programma, gli orari, i luoghi e tutte le informazioni ufficiali sono disponibili sul sito dell'evento
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    “Ho detto R1PUD1A” è un podcast sul riarmo e la propaganda di guerra in Europa di Giuseppe Mazza e Claudio Jampaglia, realizzato negli studi di Radio Popolare per EMERGENCY. Nei 5 episodi vi racconteremo le ragioni della campagna R1PUD1A di EMERGENCY www.ripudia.it attraverso un’analisi dei meccanismi per cui in questi anni siamo arrivati al “non c’è alternativa” al riarmo, dei protagonisti, delle campagne e dei linguaggi, con molti ricorsi storici, qualche sguardo alle alternative e con la partecipazione di alcuni dei protagonisti dell’associazione che da 30 anni cerca di curare e prevenire le ferite provocate dai conflitti armati. Secondo episodio: La guerra non è popolare. L’Europa si riarma con 800 miliardi. In questi anni aveva già raddoppiato la propria quota di spese militarti, soprattutto comprando dagli Stati Uniti. Lo faremo di più, visto che Trump disinvestirà dalla Nato e dall’Europa. E’ la “fine delle illusioni”, come dice Von der Leyen, di essere garantiti dalla pace, perché d’ora in poi bisognerà usare la forza. E intanto si educa la popolazione con manuali che dicono: “In caso di guerra…”. La propaganda è altissima perché non c’è nulla di più antipopolare e antidemocratico della guerra e la militarizzazione d’Europa è tutta sulle spalle dei suoi cittadini. Con Michele Paschetto di EMERGENCY vi racconteremo come in Afghanistan in più di venti anni di guerre le cure abbiamo svolto un ruolo straordinario di mediatore. Partecipa alla campagna R1PUD1A su www.ripudia.it

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    Ho detto R1PUD1A di Claudio Jampaglia e Giuseppe Mazza per EMERGENCY “Ho detto R1PUD1A” è un podcast sul riarmo e la propaganda di guerra in Europa di Giuseppe Mazza e Claudio Jampaglia, realizzato negli studi di Radio Popolare per EMERGENCY. Nei 5 episodi vi racconteremo le ragioni della campagna R1PUD1A di EMERGENCY www.ripudia.it attraverso un’analisi dei meccanismi per cui in questi anni siamo arrivati al “non c’è alternativa” al riarmo, dei protagonisti, delle campagne e dei linguaggi, con molti ricorsi storici, qualche sguardo alle alternative e con la partecipazione di alcuni dei protagonisti dell’associazione che da 30 anni cerca di curare e prevenire le ferite provocate dai conflitti armati. Primo episodio: Le parole sono importanti. In questa prima puntata di “Ho detto R1PUD1A” Giuseppe Mazza e Claudio Jampaglia spiegano cosa significa la parola “ripudia” nella Costituzione italiana e perché è stata scelta per rappresentare il “mai più” alla guerra del popolo italiano dopo la Liberazione. Non siamo i soli ad avere fissato questo principio nelle nostre leggi. La guerra però sta tornando una prospettiva concreta, almeno secondo la maggior parte dei governi, che si riarmano, Italia compresa. Con Rossella Miccio, presidente di EMERGENCY, vi racconteremo poi l’esempio del Sudan, il Paese dove la guerra ha già causato in questi due anni oltre tre milioni di profughi. Partecipa alla campagna R1PUD1A su www.ripudia.it

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