Ignazio Marino ha ritirato le dimissioni da Sindaco di Roma. Si è verificato lo scenario che aveva anticipato questa mattina ai microfoni di Radio Popolare il deputato del Pd Marco Miccoli, vicino al primo cittadino. L’obiettivo di Marino è di costringere il Pd a un confronto nell’aula del Campidoglio, per evidenziarne le contraddizioni politiche.
Il vertice di ieri sera tra Marino e il commissario del Pd romano, Matteo Orfini, è stato quindi infruttuoso per Renzi. Il Presidente del Consiglio ha tentato fino all’ultimo di convincere Marino a desistere dalla sua intenzione di andare allo scontro finale con il Partito Democratico.
La risposta del Pd è già pronta: le dimissioni in massa dei consiglieri, in modo da fare decadere l’Assemblea Capitolina determinandone lo scioglimento, senza che ci sia alcun dibattito in aula. I consiglieri del Partito Democratico sono 19. Per lo scioglimento del consiglio comunale occorrono le dimissioni di 25 consiglieri. Il Pd ha già convinto un consigliere del Centro Democratico mentre stra trattando con due consiglieri della Lista Civica di Ignazio Marino, due del gruppo misto, Alfio Marchini e un secondo consigliere della Lista Marchini.