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Manuel Agnelli presenta il suo disco solista: è l’artista della settimana di Radio Popolare

manuel agnelli ama il prossimo tuo come te stesso

Manuel Agnelli – Ama il prossimo tuo come te stesso: a 56 anni, il fondatore e leader degli Afterhours si è preso la libertà di esordire una seconda volta. Scegliendo di pubblicare il suo primo disco da solista. «E non sarà certamente l’ultimo!», ha detto alla stampa presentando l’album.

Ai nostri microfoni, invece, in un’intervista di Niccolò Vecchia che potrete ascoltare per intero martedì 4 ottobre a Jack, condotta da Matteo Villaci, Manuel Angelli (profilo ufficiale Instagram) ha raccontato così la genesi dell’album, collegandola direttamente all’esplosione della pandemia e al conseguente lockdown: «Obbligandoci all’isolamento, il lockdown all’inizio è stata una limitazione, un’imposizione. Non potevo incontrarmi con altri musicisti, per cui ho cominciato a suonare tutto per conto mio, avendo inoltre un tempo infinito a disposizione: senza dover programmare, senza scadenze. Questa è stata la chiave di volta, perché ho potuto lavorare sulle canzoni in modo non progettuale, divertendomi peraltro moltissimo, come quando ero un ragazzo e scrivevo e suonavo per il gusto di farlo».

Manuel Agnelli in studio a Radio Popolare
Manuel Agnelli in studio a Radio Popolare

L’idea di fare un disco solista Agnelli l’aveva già prima dei lockdown, si era manifestata con il tour teatrale con Rodrigo D’Erasmo del 2019 e poi con le due canzoni scritte per la colonna sonora del film Diabolik (presenti nella scaletta di Ama il prossimo tuo come te stesso), ma sono stati i mesi successivi di lavoro solitario a far concretizzare quella che era un’idea e un desiderio.

Anche di liberarsi dal guscio rappresentato dalla band con cui ha suonato e cantato per un trentennio. Gli Afterhours non sono un progetto terminato per Agnelli, ma oggi la voglia di mettersi alla prova su altri territori (non solo musicali, pensando ad esempio al suo prossimo esordio teatrale come protagonista della versione italiana dello spettacolo Lazarus, scritto da David Bowie) è più forte di tutto il resto.

Un’urgenza che si coglie nelle tracce di questo esordio. Anche in quelle più morbide e melodiche, come nella canzone di apertura “Tra mille anni mille anni fa”. Un brano in cui le melodie, del pianoforte e della voce, nella loro classicità senza tempo, mostrano una faccia davvero, sinceramente, inedita di Manuel Agnelli, sia come autore che come interprete. O in “Severodonetsk”, in cui l’iniziale acido riff di chitarra può far pensare ad alcuni noti episodi della carriera degli Afterhours, ma è lo sviluppo del pezzo ad afferrare chi ascolta e a portarlo in un posto nuovo.

Manuel Agnelli è un vecchio amico di Radio Popolare e per i prossimi sette giorni sarà anche il protagonista principale delle nostre selezioni musicali. Domenica 9 ottobre dedicheremo inoltre uno speciale all’album, in onda dalle 18.30 alle 19.

Intanto, qui sotto, potete ascoltare “Milano con la peste”, il singolo con cui Agnelli ha scelto di accompagnare l’uscita del disco.


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  • Autore articolo
    Niccolò Vecchia
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    L’ultima volta era successo 22 anni fa. Il Comune di Milano oggi ha consegnato le prime cinque nuove licenze per taxi. Nei prossimi mesi le nuove abilitazioni arriveranno a 336, per effetto del bando di marzo dell’anno scorso per 450 licenze. L’amministrazione comunale ha l’obiettivo di arrivare a circa mille nuovi permessi in città. Per questo ha dichiarato che porterà avanti la richiesta di altre autorizzazioni anche con Regione Lombardia. Stamattina c’è stata una piccola cerimonia di consegna a palazzo Marino: tre nuove licenze sono ordinarie, due per il servizio notturno. “Lavorare di notte mi preoccupa un po’ per quello che sta succedendo in città a livello di sicurezza, ma il trasporto pubblico ha bisogno di taxi soprattutto nella fascia serale” ha detto Matteo Grappoli, uno dei tassisti che ha ricevuto la licenza, nell'intervista fatta da Luca Parena.

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    Esteri di giovedì 23/01/2025

    1) “Ora tocca alla Cisgiordania”. L’esercito israeliano annuncia l’ampliamento dell’operazione militare su Jenin, mentre le famiglie vengono costrette all’evacuazione e il campo profughi della città inizia ad assomigliare sempre più alla striscia di Gaza. (Ahmad Odeh da Jenin) 2) Stati Uniti. I Proud Boys sono pronti a tornare e vogliono vendetta. I leader del gruppo di estrema destra appena rilasciati dal carcere dalla grazia di Trump chiedono al presidente una rivincita. (Roberto Festa) 3) Colombia, crolla il piano di pace del presidente Petro. Nel paese riscoppia la guerriglia per il controllo del narcotraffico. (Eleonora Cormaci - Terres des Hommes) 4) Il divorzio per violazione del dovere coniugale non esiste. La Francia condannata dalla Cedu. (Francesco Giorgini) 5) La dittatura Brasiliana, l’occupazione israeliana in Cisgiordania e la storia di Emilia Perez, narcotrafficante transgender. Le nomination per gli Oscar 2025 vanno contro corrente. (Mauro Gervasini - Film TV) 6) World Music. Il saxofonista Haitiano Jowee Omicil lancia il suo nuovo album puntando sui podcast. (Marcello Lorrai)

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    Un percorso attraverso la stratificazione sociale italiana, un viaggio nell’ascensore sociale del Belpaese, spesso rotto da anni e in attesa di manutenzione, che parte dal sottoscala con l’ambizione di arrivare al roof top con l’obiettivo dichiarato di trovare scorciatoie per entrare nelle stanze del lusso più sfrenato e dell’abbienza. Ma anche uno spazio per arricchirsi culturalmente e sfondare le porte dei salotti buoni, per sdraiarci sui loro divani e mettere i piedi sul tavolo. A cura di Alessandro Diegoli e Disma Pestalozza

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    Doppio Click è la trasmissione di Radio Popolare dedicata ai temi di attualità legati al mondo di Internet e delle nuove tecnologie. Ogni settimana, dal lunedì al giovedì, approfondiamo le notizie più importanti, le curiosità e i retroscena di tutto ciò che succede sul Web e non solo. A cura di Marco Schiaffino. Ogni settimana approfondiamo le notizie più importanti, le curiosità e i retroscena di tutto ciò che succede sul Web e non solo. A cura di Marco Schiaffino.

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    JPEGMafia, il concerto all'Alcatraz di Milano

    Oggi a Jack, Matteo Villaci e Luca Santoro hanno parlato di JPEGMafia e del suo concerto di ieri sera all'Alcatraz di Milano. JPEGMafia, pseudonimo di Barrington DeVaughn Hendricks, è un rapper americano sperimentale dai molteplici talenti, produttore, interprete e leader della scena rap underground.

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