Il gallerista Marconi ha espresso da lungo tempo l’intenzione di donare l’opera alla città di Milano a condizione che il Comune individui un luogo adatto a valorizzare l’opera.
Scrivete una mail al Sindaco di Milano sindaco.sala@comune.milano.it, all’Assessore alla Cultura assessore.delcorno@comune.milano.it e in copia mettete il nostro indirizzo funeralipinelli@radiopopolare.it
Alcune delle vostre proposte
Seguo con interesse la vicenda della collocazione dell’opera di Enrico Baj “I Funerali dell’Anarchico Pinelli” e così invio con piacere il mio pensiero al riguardo.
Personalmente,come frequentatrice dei musei cittadini, vedo questo significativo lavoro ben inserito al Museo del Novecento.
In particolare nella spaziosa e luminosa sala, con la vetrata che apre lo sguardo sulla piazza del Duomo.
Luogo che tra l’altro accolse il corale e struggente funerale delle altre vittime della bomba di piazza Fontana.
Non è solo questa suggestione significativa (all’epoca avevo 12 anni) che motiva la mia scelta.
Il Museo del Novecento è casa per opere d’arte significative di un periodo, il secolo breve, che particolarmente ha intrecciato aspetti umani trasversali.
Arte, cultura, società e politica sono testimoniati da diverse opere presenti nel museo.
La catalogazione di un periodo tanto intenso di avvenimenti appare così ancor più mancante di un pezzo essenziale , testimonianza incontestabile di uno dei momenti più tragici della storia di Milano, e penso anche di tutto il Paese.
*****
L’ opera d’ arte di Baj deve trovare una collocazione definitiva e degna in un luogo adeguato, stabile, aperto al pubblico, protetto. E’ di proprietà del Comune e quindi di tutti i cittadini. La sala delle Cariatidi sarebbe il luogo più adatto. Ci vuole solo un po’ di coraggio “politico” e la decisione di fare i conti con la storia di questa città. Oltre al fatto che l’ opera di Baj è di una bellezza struggente, al di là del significato di denuncia.
*****
Mi piacerebbe tanto vedere l’opera di Enrico Baj “I funerali dell’anarchico Pinelli”. Ho saputo che la galleria d’arte di via Tadino, dove ora è esposta l’opera, ha donato la stessa al Comune di Milano….quindi è anche un po’ mia. Ci terrei veramente a vederla esposta in uno spazio del Comune, proprio come patrimonio artistico e di memoria collettiva della nostra città. So che state valutando delle location, spero proprio che presto verrà trovata una soluzione anche perché è da parecchio tempo che questo dono è di proprietà del Comune.
*****
Vorrei Sollecitare il Sindaco e tutta la giunta a trovare, FINALMENTE, un posto in un museo cittadino, il 900, per l’opera di Baj che riproduce il funerale di Pinelli.
Sono troppi anni che tutto questo non viene considerato degno di attenzione.
*****
Trovate un posto degno per questa opera d’ arte lasciata dal grande Enrico Baj alla città di Milano.
Propongo la collocazione presso la sala delle Cariatidi a Palazzo Reale in modo permanente.
Grazie!
*****
Trovo inspiegabile che a quasi cinquant’anni dagli eventi rappresentati in un’opera di sorprendente significato nella storia della città di Milano, di cui il Comune è donatario, non si sia ancora provveduto ad un appropriato allestimento che la renda finalmente e stabilmente fruibile dalla cittadinanza e dal pubblico in generale.
Propongo che, quantomeno in vista del cinquantenario dalla morte di Pinelli, se ne possa inaugurare la definitiva collocazione che, a mio parere, dovrebbe essere nel Museo del ‘900.
Suggerisco, altresì, un ripensamento anche con riguardo al Quarto stato di Pellizza da Volpedo, attualmente esposto in un contesto sacrificato e inadeguato.
Mi auguro che questo appello, molto condiviso da quanti conosco, venga preso in seria considerazione da questa Amministrazione milanese.
*****
L’opera Funerali dell’anarchico Pinell di Baj deve trovare una collocazione definitiva e degna in un luogo adeguato, stabile, aperto al pubblico, protetto.
E’ di proprietà del Comune e quindi di tutti i cittadini. La sala delle Cariatidi sarebbe il luogo più adatto
Ci vuole solo un po’ di coraggio “politico” e la decisione di fare i conti con la storia di questa città. Oltre al fatto che l’ opera di Baj è di una bellezza struggente, al di là del significato di denuncia.
*****
E’ ormai tempo che l’opera di Baj I FUNERALI DELL’ ANARCHICO PINELLI trovi una collocazione degna e definitiva nella città. Per questo vorrei sollecitare il sindaco e la giunta tutta a farsi carico di questo atto politicamente coraggioso e significativo per la storia della nostra città. Suggerisco il museo del Novecento come sede naturale o in alternativa la Triennale per gli spazi espositivi adeguati all’imponenza dell’opera.
*****
Dal mio punto di vista vorrei che la scelta cadesse sulla Sala delle Cariatidi a Palazzo Reale, perché era il luogo dove doveva essere esposta già nel 1972.
Ho avuto occasione di vederla in quella sede alcuni anni fa ed è stato veramente emozionante.
Chiedo a Lei, sig. Sindaco, e all’Assessore Del Corno, di prendere al più presto una decisione sulla collocazione definitiva ed adeguata di un’opera così importante per la memoria collettiva della città e non solo.
*****
Buon giorno, il mio pensiero e’ semplice la cittadinanza ha ricevuto un regalo meraviglioso, di sicuro non lo si butta o lo si mette in cantina! Capisco che collocare una tela di tali dimensioni e’ problematico ma proviamoci (e soprattutto facciamolo)
Il mio pensiero, che non tiene conto delle difficoltà e’:
Museo del 900
Triennale
Palazzo Reale
MUDEC
PAC
Con la speranza che questo sogno si realizzi
******
Buongiorno.
Vi chiediamo, per favore, di voler trovare un posto per la bellissima opera “I funerali dell’anarchico Pinelli” di Baj, in un posto accessibile a tutti noi cittadini.
Grazie, sono sicura che ci riuscirete.
******
Gentile Sindaco, gentile Assessore,
la storia di Milano e dell’Italia degli anni che sembrano ormai lontani, ma così lontani non sono, non si studia sui libri di scuola, almeno non sempre. Ho avuto la fortuna di avere due genitori che mi hanno tramandato i racconti, le storie, mi hanno incuriosito sui fatti e spiegato i vari avvenimenti che non ho studiato a scuola e non ho vissuto personalmente.
Il Comune di Milano, mia amata città, ha l’enorme possibilità e fortuna di poter raccontare un pezzettino di storia grazie al bellissimo dono del gallerista Marconi. Ha la possibilità di mostrare a tutti i giovani e meno giovani un’Opera d’arte che appartiene alla storia di Milano. Ha la possibilità di educare attraverso l’arte, di tramandare e spiegare la storia, il tutto semplicemente trovando la giusta allocazione.
Gli spazi del museo del 900 chiamano a gran voce l’opera, che sarebbe visibile ai cittadini di tutto il mondo. Anche la sala delle Cariatidi, luogo per cui era stata pensata l’opera, è naturalmente adatta ad accoglierla. Infine, luogo un po’ meno istituzionale, ma non privo di significati, suggerisco la stazione Centrale.
Non buttate via questa occasione, soprattutto non buttatela via per mere questioni politiche. I funerali dell’anarchico Pinelli di Enrico Baj devono trovare una collocazione, assolutamente.
*****
Sì all’esposizione definitiva a Milano dell’opera di Enrico Baj Funerali dell’anarchico Pinelli. Dove? Suggerisco in ordine di preferenza Palazzo Reale (Sala delle Cariatidi), Museo del Novecento. GAM di via Palestro (dove stava un tempo Il quarto stato)
*****
Gent.mo Dr. Sala, Sindaco di Milano e Gent.mo Assessore Del Corno,
venuto a conoscenza del decennale accantonamento dell’opera di BAJ dedicata al ‘funerale Pinelli’ ora alla Fondazione Marconi esposta, mi unisco a tutti gli amanti dell’arte ma non solo perchè si trovi un degno ed adeguato luogo pubblico dove esporre tale opera d’arte in modo permanente nella nostra città.
Milano non si lasci sfuggire (un giorno vergognandosene e pentendosene inutilmente) questa opera d’arte (perché è un’opera d’arte) eseguita da un’artista protagonista, così significativo e originale, del nostro Novecento Italiano di cui Milano dovrebbe essere fiera e grata di onorarlo come figlio. Un’opera d’arte se lo è, e questa lo è indubbiamente, va oltre il fatto in sé che per alcuni potrebbe risultare controverso e, per di più, appunto per questo, è interessante non solo per la storia personale dell’artista e della sua arte e creatività, ma anche per la storia di quel dato momento della nostra città di cui assurge comunque a testimonianza. E’ grande ed occorre uno spazio particolare? E’ scomoda? Si superi tutto ciò e…
FORZA sentite il dovere, l’onere e l’ONORE di accogliere ‘finalmente’ questa opera e regalarla a noi cittadini ma non solo! Non vogliate passare anche voi alla storia tra quelli che non volendo affrontare eventuali piccole rogne (e non capendoci niente d’arte) ce ne hanno privato! (Io, per esempio, ricordo la collezione Sassu che pur a malincuore l’artista figlio adottivo di Milano non ha trovato luogo adatto che, neanche in Italia, Lugano!…). Noi attendiamo!..
GRAZIE!
*****
Gentile Sindaco Sala
Mi permetto di esprimere la mia opinione circa il luogo dove esporre definitivamente l’opera di Baj
Ritenendo che in primis possa essere la Sala delle Cariatidi ed in alternativa Il Museo del ‘900.
Mi paiono due luoghi nei quali i visitatori possano avere uno spazio per guardare ma pure per riflettere.
*****
Buongiorno Sig.Sindaco Buongiorno Assessore
Vi chiedo, per favore, di voler trovare un posto per la bellissima opera “I funerali dell’anarchico Pinelli” di Baj, in un posto accessibile a tutti noi cittadini.
Vi suggerisco il museo del Novecento.
******
Buongiorno, con la presente intendo aderire all’iniziativa che tende a suggerire una possibile collocazione permanente dell’opera “I Funerali di Pinelli” di Enrico Baj.
Io credo che, viste le vicende piuttosto variabili del luogo, non disgiunte comunque da una oggettiva centralità e rappresentatività, una collocazione alla Fabbrica del Vapore sia auspicabile e possibile.
La Fabbrica del Vapore è di proprietà del Comune, è relativamente sottoutilizzata e dispone di moltissimi spazi, ampi e molto belli: Sala delle Colonne, Cattedrale, Sala Cisterne ed altri.
Collocarvici l’opera sarebbe utile anche a un accrescimento di prestigio del luogo stesso.
******
Spett.le Sindaco Sala
Le scrivo per chiedere che un capolavoro assoluto quale l’opera Funerali dell’anarchico Pinell di Baj possa trovare una collocazione definitiva e degna in un luogo adeguato, stabile, aperto al pubblico, protetto.
La sala delle Cariatidi sarebbe il luogo più adatto o in alternativa nel Museo del 900 dove dovrebbe essere reso più visibile anche Il Quarto stato di Pelizza da Volpedo.
*****
Egregio Sindaco Sala e Assessore Del Corno,
sono milanese da generazioni e spero che il Comune di Milano accetti il regalo dell’opera “Funerali dell’anarchico Pinelli” e lo tenga esposto, per noi pubblico, in modo adeguato. Io non ho la competenza e la conoscenza per poter indicare un luogo adatto, ma sono certa e confido in una vostra intelligente, consapevole decisione per questa opera che rappresenta un pezzo di storia di Milano.
*****
Buongiorno,non ero a conoscenza del fatto che l’opera “I funerali di Pinelli” non sia esposta in modo permanente in un museo di Milano.
Mi aggrego al coro delle persone che, grazie a Radio Popolare, vi stanno chiedendo di fare il possibile per trovare una sistemazione definitiva che consenta a tante persone interessate
di poterla vedere ed ammirare.
Credo che qualsiasi iniziativa a favore della “Cultura” sia molto importante e, personalmente ne sento un gran bisogno in questo periodo dove, ahimè, sembra ormai prevalere
diseducazione, prepotenza, egoismo …..
Non abito a Milano che però è stata il riferimento per tutta la mia vita , scuola, lavoro, tempo libero …. adesso che sono in pensione , mia moglie ed io veniamo a Milano proprio
in occasioni di mostre o altre iniziative sociali / culturali.
Infine mi permetto di suggerire la collocazione a Palazzo Reale nella sala delle Cariatidi.
Due anni fa abbiamo visitato una mostra a Palazzo Morando sulla rinascita di Milano (molto bella) e lì avevamo appreso che, con il benestare di Picasso, il suo capolavoro Guernica, era stato esposto proprio nella sala delle Cariatidi.
Sono certo del vostro urgente interessamento.
*****
Gent.mo Dr. Sala, Sindaco di Milano e Gent.mo Assessore Del Corno,
non sapevo la storia della collocazione dell’opera di Enrico Baj “Funerali dell’Anarchico Pinelli” e venutane io a conoscenza invio questa richiesta affinché sia scelta, dopo tanti anni, una sede adeguata di esposizione permanente.
Vi scrivo da Como, dove vivo e lavoro, ma sono particolarmente legata a Milano in quanto vi ho frequentato l’Accademia di Belle Arti e quando possibile frequento le vostre proposte culturali.
*****
Gent.le assessore Filippo Del Corno,
desidererei vedere esposta l’opera di Enrico Baj “I funerali dell’anarchico Pinelli”.
Suggerisco IL MUSEO DEL 900 o in alternativa LA SALA DELLE CARIATIDI A PALAZZO REALE.
*****
Credo che l’opera di Baj dovrebbe tornare nella sede che aveva indicato l’artista stesso e dove desiderava che fosse esposta, e cioè la Sala delle Cariatidi di Palazzo Reale. Penso che sia quello il suo posto.
*****
L’opera di Baj sul tema della tragica fine di Giuseppe Pinelli deve essere esposta in un luogo istituzionale di Milano perché ricorda un pezzo significativo di storia della nostra città.
E’ vostro compito trovarle una sistemazione congrua.
*****
Sollecito collocazione opera di Baj , funerale di Pinelli , in un museo milanese, in luogo dedicato Non può essere collocata in un luogo di passaggio, occorre un luogo di raccoglimento, di riflessione L’opera è dei Milanesi , fa parte della storia della nostra città. L’opera va al di là del fatto, è un momento di ricordo per le stragi fasciste di quegli anni In un momento storico in cui il fascismo prende sempre più spazi non dimentichiamo Grazie per l’attenzione.
*****
Forse prendere in considerazione come collocazione un posto dove attualmente c’è un cantiere, potrebbe agevolare la realizzazione strutture adeguate ad accogliere e proteggere l’opera rendendola accessibile a tutti … Propongo ad esempio:
una sistemazione in evidenza nell’atrio del Teatro Lirico (che magari si possa vedere anche passando per via Larga e che si possa entrare per ammirare senza necessariamente assistere ad uno spettacolo);
una collocazione lungo la parete dello spazio tra piazza Fontana, via Beccaria e Piazza Beccaria, praticamente tra l’Hotel (Rosa Grand Milano?) e l’edificio che una volta ospitava il ristorante “Conte Ugolino”.
Per favore, valutate davvero tutte le possibilità, è un’opera troppo importante per la città perché non sia fatto il possibile.
Grazie di cuore.
*****
Egregi,
come moltissimi cittadini milanesi sono affezionato all’opera di Baj e come Municipio 8 saremmo onorati di ospitare un’opera così prestigiosa all’interno della nostra sede.
Bisognerebbe verificare la disponibilità dei proprietari dell’opera , la questioni relative alla logistica e alla sicurezza.
un caro saluto
Dott. Simone Zambelli
Presidente Municipio 8
*****
E’ TEMPO DI CHIUDERE LA PRATICA: UNA DEGNA, GIUSTA COLLOCAZIONE DELL’OPERA; MILANO ANTIFASCISTA NON DEVE ATTENDERE OLTRE.
La mia proposta articolata è:
MUSEO DEL NOVECENTO, salone che affaccia su Piazza Duomo;
in sub-ordine:
PALAZZO REALE, SALA DELLE CARIATIDI;
TRIENNALE (SCALONE).
*****
Il Centro Studi Libertari / Archivio G. Pinelli aderisce alla campagna “Una casa a Milano per il Pinelli di Enrico Baj” per chiedere che venga trovata una collocazione definitiva all’opera di Enrico Baj “I funerali dell’anarchico Pinelli”.
È tempo che la città di Milano si prenda carico di un’opera che testimonia di un momento fondamentale della storia cittadina e dell’intero Paese, per valorizzarla adeguatamente e renderla accessibile alla cittadinanza. Una collocazione significativa sarebbe certamente presso la stazione di Milano Porta Garibaldi, luogo di lavoro di Giuseppe Pinelli, che la manterrebbe in un contesto vivo e quotidiano.
Il collettivo del Centro Studi Libertari di Milano
*****
Buongiorno, circa la collocazione de “i funerali di Pinelli” di Bay, secondo me il posto ideale sarebbe l’atrio della Triennale perché sarebbe visibile al coperto, senza bisogno di pagare un biglietto, con tutta calma, in un luogo d’arte amato dai milanesi (almeno così credo) e con ampi orari di apertura.
Poi vorrei aggiungere un suggerimento da cittadina che ha seguito dalle sue finestre i lavori per l’ampliamento del Parco Franca Rame (zona Adriano). Secondo me sarebbe bello dedicarlo a Dario Fo per consentire a questa straordinaria coppia di continuare a stare vicina anche simbolicamente nella nostra città.
Le notizie. I protagonisti. Le opinioni. Le analisi. Tutto questo nelle tre edizioni principali del notiziario di Radio Popolare, al mattino, a metà giornata e alla sera.
La rassegna stampa di Popolare Network non si limita ad una carrellata sulle prime pagine dei principali quotidiani italiani: entra in profondità, scova notizie curiose, evidenzia punti di vista differenti e scopre strane analogie tra giornali che dovrebbero pensarla diversamente.
Metroregione è il notiziario regionale di Radio Popolare.
Racconta le notizie che arrivano dal territorio della Lombardia, con particolare attenzione ai fatti che riguardano la politica locale, le lotte sindacali e le questioni che riguardano i nuovi cittadini.
Da Milano agli altri capoluoghi di provincia lombardi, senza dimenticare i comuni più piccoli, da dove possono arrivare storie esemplificative dei cambiamenti della nostra società.
quando ci ricordiamo i vecchi tempi, caratterizzati da pezzenza e schiaffi presi alle giostre, poi proviamo a farci suggerire da Norma De Cavillis metodi astuti per vincere cause milionarie. Infine ampia panoramica sulle prossime iniziative di Radio Pop
La causa in Francia ai danni di Apple per le registrazioni di Siri, i guai fiscali delle big tech in Italia e la nuova linea di Facebook che promette uno tsunami di fake news.
A cura di Marco Schiaffino.
Sara Navarro Lalanda presenta l'evento "Musica sostenibile"
Giovedi inizierà al Palladium dell'università RomaTre "Musica sostenibile: Ambiente, comunità, qualità della formazione", una tre giorni di incontri con esperti ed addetti ai lavori sul peso della musica nella lotta al cambiamento climatico e nella sensibilizzazione del pubblico. A Jack Matteo Villaci ne ha parlato con Sara Navarro Lalanda dell'AUDIM dell'Università Roma Tre.
Vieni con me! è un’ora in cui prendere appunti tra condivisione di curiosità, interviste, e il gran ritorno di PASSATEL, ma in forma rinnovata!!
Sarà infatti partendo dalla storia che ci raccontano gli oggetti più curiosi che arriveremo a scoprire eventi, iniziative od occasioni a tema.
Eh sì, perché poi..ci si incontra pure, altrimenti che gusto c’è?
Okay ma dove, quando e poi …con chi!?! Semplice, tu Vieni con me!
Ogni pomeriggio, dal lunedì al venerdì, dalle 16.30, in onda su Radio Popolare.
Per postare annunci clicca qui Passatel - Radio Popolare (link - https://www.facebook.com/groups/passatel)
Vuoi segnalare un evento, un’iniziativa, un oggetto particolare o proporti come espert* (design, modernariato o una nicchia specifica di cui sai proprio tutto!!) scrivi a vieniconme@radiopopolare.it
Conduzione, Giulia Strippoli
Redazione, Giulia Strippoli e Claudio Agostoni
A Playground ci sono le città in cui abitiamo e quelle che vorremmo conoscere ed esplorare. A Playground c'è la musica più bella che sentirai oggi. A Playground ci sono notizie e racconti da tutto il mondo: lo sport e le serie tv, i personaggi e le persone, le ultime tecnologie e le memorie del passato. A Playground, soprattutto, c'è Elisa Graci: per 90 minuti al giorno parlerà con voi e accompagnerà il vostro pomeriggio. Su Radio Popolare, da lunedì a venerdì dalle 15.00 alle 16.30.
Torna la rubrica The Sweatest Taboo con Piergiorgio Pardo, con Caludio Agostoni dedichiamo un ricordo a Roberta Flack e parlaimo con Sara Navarro Lalanda dell'AUDIM dell'Università Roma Tre dell'evento "Musica Sostenibile" al teatro Palladium di Roma Tre tra il 27 Febbraio e l'1 Marzo
L’intensificazione del tempo schermo in età infantile rischia di pregiudicare lo sviluppo delle piene potenzialità di apprendimento umano in sempre più bambine e bambini a partire dalla capacità cognitiva e relazionale di prestare attenzione. A partire da qui, Simone Lanza, nel suo libro L'attenzione contesa, spiega molto bene l'importanza di trovare soluzioni che preservino sonno, gioco e lettura, elementi essenziali per un migliore sviluppo dei bambini.
Federica Molteni al Teatro della Cooperativa con "Gino Bartali, eroe silenzioso”
Federica Molteni sta per debuttare al Teatro della Cooperativa con "Gino Bartali, eroe silenzioso", uno spettacolo che racconterà non soltanto la vita di un campione di ciclismo, ma anche la storia dell’Italia e degli italiani al tempo del fascismo, della fatica dello sport e del silenzio delle azioni più coraggiose. "Era Giusto. Era Bartali. E LEI lo porta in scena. È il teatro degli eroi del ciclismo. Spesso eroi non per caso. Spesso eroi nella vita, di cui il ciclismo è perfetta metafora. Una storia rimasta nascosta per 70 anni. Nel 2013 Gino Bartali è stato dichiarato «Giusto tra le nazioni» dallo Yad Vashem, per aver salvato centinaia di ebrei durante la Seconda Guerra mondiale", si legge nella descrizione dello spettacolo diretto da Carmen Pellegrinelli e prodotto da Luna e GNAC Teatro.
Federica Molteni è stata ospite di Ira Rubini nella puntata di Cult di martedì 25 febbraio.
Per riascoltare Considera l'armadillo noi e altri animali che ha ospitato Greta Di Fiore di @Animal Equality Italia sulla campagna per l'attuazione della legge sulla uccisione dei pulcini maschi negli allevamenti di galline ovaiole.
A cura di Cecilia Di Lieto.
Oggi a Cult: il regista e drammaturgo svizzero Milo Rau arriva al festival FOG - Triennale Milano con il suo "Medea's Children"; Andrea Colamedici di Tlon parla del tema del Carnevale di Putignano: La Sovversione; Federica Molteni in scena con "Gino Bartali, eroe silenzioso" al Teatro della Cooperativa; la rubrica ExtraCult a cura di Chawki Senouci...
Germania, il malato d'Europa va a destra. Ed è sempre più spaccato in due. L'Est con l'ultradestra maggioritaria, l'Ovest sotto il controllo dei conservatori. Si è dissolto il cordone sanitario in Germania contro i partiti di estrema destra? Afd è un partito neonazista, un partito dell’ultradestra? A Pubblica lo storico Agostino Giovagnoli e la giornalista e scrittrice Christiane Kohl.
Pubblica - 25-02-2025
Adesso in diretta
Installa questa webapp sul tuo iPhone: clicca e "aggiungi alla home"