Approfondimenti

Manca un coordinamento dei Servizi europei

Allerta di secondo livello in Italia: è un allarme alto che consente l’assetto operativo dei reparti speciali e l’intervento immediato e il coinvolgimento delle forze speciali militari. E’ il livello che precede quello di un attacco in corso. La decisione è stata annunciata dal Ministro dell’Interno Angelino Alfano.

Previsti anche controlli più rigidi alle frontiere, in particolare quella con la Francia, e monitoraggi nelle carceri per evitare proselitismo. Intanto si sta valutando l’azione terroristica in Francia.

“La situazione è diventata molto difficile, molto più complessa, dopo gli attentati in Francia – ci dicono fonti dell’Antiterrorismo italiano – dopo Parigi nessuna zona o città è più sicura, nulla sarà più come prima. Ora per una valutazione compiuta dobbiamo capire meglio chi sono davvero i terroristi che hanno colpito in Francia, quali le loro relazioni, e se hanno avuto basi interne a Parigi. Se sono arrivati dall’esterno oppure se sono francesi, o ancora gruppi misti. Mancano ancora troppi elementi prima di poter fare un commento”.

In effetti in queste ore circolano diverse notizie. Uno degli arrestati sarebbe un francese di 20 anni. Sarebbero stati trovati un passaporto siriano e uno egiziano vicino ai corpi di due degli attentatori. Si parla poi di tre sospetti a Bruxelles, secondo il quotidiano online belga La Derniere Heure. Infine secondo i servizi britannici l’azione terroristica sarebbe stata compiuta da una cellula rientrata dalla Siria.

Intanto poco fa il Presidente del Consiglio Renzi ha detto che “il nostro paese non ha ricevuto minacce circostanziate, ma l’attacco di Parigi costituisce un cambio di passo dell’azione terroristica in occidente”.

Dunque cosa rischia a questo punto l’Italia? Abbiamo fatto questa domanda a Felice Casson, che è il segretario del Comitato Parlamentare per la Sicurezza della Repubblica (COPASIR), ovvero l’organo di controllo dei servizi segreti.

Casson quali pericoli corre l’Italia?

Indubbiamente il rischio è elevato, come per gli altri paesi europei, perché questo è un attacco al mondo occidentale, quindi nemmeno noi possiamo stare tranquilli.

Quindi rischiamo attacchi?

Non si può escludere nulla. L’Italia è esposta sia per la sua posizione geografica che per l’imminente Giubileo, che richiamerà l’attenzione del mondo. La situazione va attentamente monitorata e vanno rafforzati i mezzi, gli strumenti tecnologici e le risorse della nostra intelligence (proprio oggi l’Associazione Nazionale Funzionari di Polizia ha chiesto al Governo più organici, più interpreti, più mediatori culturali, più formazione, ndr).

Come Copasir avete ricevuto dai Servizi segnalazioni nelle ultime settimane di crescenti attività di possibili terroristi o fiancheggiatori ?

Da qualche settimana c’è un’attenzione maggiore legata al Giubileo perché oggettivamente quello è un bersaglio per questo tipo di terrorismo.

Alfano ha annunciato l’allerta di secondo livello. Lei cosa ne pensa?

Se noi pensiamo di risolvere la questione solo allertando forze speciali di cui, peraltro, non sappiamo nemmeno quali siano e quanti siano, non risolviamo il problema. E’ necessaria soprattutto la prevenzione, e per questo rafforzare i servizi. Le intelligenze e le professionalità ci sono, bisogna usarle meglio, finanziarle, rafforzarle.

Secondo lei funziona il lavoro di equipe, di squadra, dei servizi segreti europei contro il terrorismo?

No. Non c’ è assolutamente un coordinamento efficace. Noi come Copasir siamo tornati recentemente da un incontro internazionale con i Servizi e molti lamentavano la mancanza di un coordinamento ordinario.

E’ preoccupante e grave quello che lei dice..

Sì, lo è.

Come si spiega questa situazione?

Forse finché non ci sarà un vera unione politica in Europa non ci potrà essere veramente un efficace lavoro comune, integrato, di Intelligence.

Ritornando al Giubileo. Secondo il Copasir sarà possibile controllare efficacemente un evento di quelle dimensioni ?

Dovrà essere possibile. Ma occorrerà un grande lavoro di squadra delle isituzioni, delle polizie, dell’Intelligence, con la collaborazione degli stessi cittadini

Avete notizie dall’Intelligence di terroristi infiltrati tra i migranti che arrivano con i barconi, o via terra? E’ un rischio reale?

Questo è un rischio veramente minimale. Abbiamo avuto rarissime segnalazioni, casi molto sporadici. Del resto se osserviamo quello che è accaduto in Francia si comprende che il pericolo non arriva certo dai barconi.

Il reclutamento e la propaganda dell’Isis avviene in modo sempre più diffuso attraverso il web e i social network. Che informazioni avete?

L’Isis aveva iniziato la sua azione assoldando decine di ingegneri ed esperti informatici per organizzare una campagna di comunicazione spesso estremamente violenta contro l’Occidente. Il loro obiettivo primario, al momento, è quello di incutere terrore, ma nello stesso tempo di allargare la propria influenza, soprattutto tra i giovani, per poi gettare la rete per reclutarli. La Polizia postale e la nostra Intelligence stanno controllando diversi snodi cruciali sul deep web (web nascosto, sommerso, ndr) dove l’Isis riesce abilmente ad agire.

Alfano ha parlato di attento monitoraggio nelle carceri per evitare il proselitismo. Anche lei ritiene che questo sia un problema ?

Sì, è necessario farlo, del resto tutti noi ricordiamo l’esperienza del terrorismo brigatista nelle carceri. Il problema c’è e va seguito e affrontato con efficacia.

  • Autore articolo
    Piero Bosio
ARTICOLI CORRELATITutti gli articoli
POTREBBE PIACERTI ANCHETutte le trasmissioni

Adesso in diretta

  • Ascolta la diretta

Ultimo giornale Radio

  • PlayStop

    Giornale Radio venerdì 14/03 19:30

    Le notizie. I protagonisti. Le opinioni. Le analisi. Tutto questo nelle tre edizioni principali del notiziario di Radio Popolare, al mattino, a metà giornata e alla sera.

    Giornale Radio - 14-03-2025

Ultimo giornale Radio in breve

  • PlayStop

    Gr in breve venerdì 14/03 18:30

    Edizione breve del notiziario di Radio Popolare. Le notizie. I protagonisti. Le opinioni. Le analisi.

    Giornale Radio in breve - 14-03-2025

Ultima Rassegna stampa

  • PlayStop

    Rassegna stampa di giovedì 13/03/2025

    La rassegna stampa di Popolare Network non si limita ad una carrellata sulle prime pagine dei principali quotidiani italiani: entra in profondità, scova notizie curiose, evidenzia punti di vista differenti e scopre strane analogie tra giornali che dovrebbero pensarla diversamente.

    Rassegna stampa - 13-03-2025

Ultimo Metroregione

  • PlayStop

    Metroregione di venerdì 14/03/2025 delle 19:48

    Metroregione è il notiziario regionale di Radio Popolare. Racconta le notizie che arrivano dal territorio della Lombardia, con particolare attenzione ai fatti che riguardano la politica locale, le lotte sindacali e le questioni che riguardano i nuovi cittadini. Da Milano agli altri capoluoghi di provincia lombardi, senza dimenticare i comuni più piccoli, da dove possono arrivare storie esemplificative dei cambiamenti della nostra società.

    Metroregione - 14-03-2025

Ultimi Podcasts

  • PlayStop

    Slide Pistons – Jam Session di sabato 15/03/2025

    La frizzante trasmissione di Luciano Macchia e Raffaele Kohler. Tutti i sabati su Radio Popolare dalla mezzanotte all'una. In onda le scorribande musicali dei due suonatori d’ottone in giro per la città, assecondate da artisti formidabili e straordinari.

    Slide Pistons – Jam Session - 14-03-2025

  • PlayStop

    Doppia Acca di venerdì 14/03/2025

    Dal 2011 è la trasmissione dedicata all’hip-hop di Radio Popolare.

    Doppia_Acca - 14-03-2025

  • PlayStop

    News della notte di venerdì 14/03/2025

    L’ultimo approfondimento dei temi d’attualità in chiusura di giornata

    News della notte - 14-03-2025

  • PlayStop

    Psicoradio di venerdì 14/03/2025

    Psicoradio, avviata nel 2006 dalla collaborazione tra il Dipartimento di Salute Mentale di Bologna e Arte e Salute Onlus, è una testata radiofonica dedicata alla salute mentale. Include un corso triennale per utenti psichiatrici, guidato dalla prof. Cristina Lasagni, e una programmazione che esplora temi psicologici attraverso vari registri: poetico, informativo, ironico e autobiografico. Psicoradio ha realizzato oltre 220 trasmissioni nazionali, campagne di sensibilizzazione e convegni su temi di salute mentale.

    Psicoradio - 14-03-2025

  • PlayStop

    Musiche dal mondo di venerdì 14/03/2025

    Musiche dal mondo è una trasmissione di Radio Popolare dedicata alla world music, nata ben prima che l'espressione diventasse internazionale. Radio Popolare, partecipa alla World Music Charts Europe (WMCE) fin dal suo inizio. La trasmissione propone musica che difficilmente le radio mainstream fanno ascoltare e di cui i media correntemente non si occupano. Un'ampia varietà musicale, dalle fanfare macedoni al canto siberiano, promuovendo la biodiversità musicale.

    Musiche dal mondo - 14-03-2025

  • PlayStop

    Sui Generis di venerdì 14/03/2025

    Una trasmissione che parla di donne e altre stranezze. Attualità, cultura, approfondimenti su femminismi e questioni di genere. A cura di Elena Mordiglia.

    Sui Generis - 14-03-2025

  • PlayStop

    L'Orizzonte delle Venti di venerdì 14/03/2025

    A fine giornata selezioniamo il fatto nazionale o internazionale che ci è sembrato più interessante e lo sviluppiamo con il contributo dei nostri ospiti e collaboratori. Un approfondimento che chiude la giornata dell'informazione di Radio Popolare e fa da ponte con il giorno successivo.

    L’Orizzonte delle Venti - 14-03-2025

  • PlayStop

    Ucraina: scambio di dichiarazioni di apertura e cordialità tra Trump e Putin

    E’ stata una giornata di scambi di dichiarazioni all’insegna dell’apertura e della cordialità tra Trump e Putin, sull’Ucraina. Ha iniziato il presidente Usa: “abbiamo avuto delle discussioni molto buone e produttive ieri con Vladimir Putin e ci sono ottime possibilità che questa orribile e sanguinosa guerra possa finalmente giungere alla fine". Gli ha risposto Putin: “Trump sta facendo di tutto per ripristinare i rapporti con noi anche se è un processo non facile per non dire complicato”. Trump poi ha chiesto a Putin di non massacrare i soldati ucraini nel Kursk e Putin ha risposto che gli ucraini nel Kursk devono deporre le armi. Kiev si è fatta sentire affermando che le sue truppe nel Kursk non sono accerchiate. E Zelensky ha accusato Putin di voler boicottare la tregua. Una giornata di parole insomma, in attesa degli sviluppi reali. Gianluca Pastori, professore di relazioni internazionali alla Cattolica di Milano.

    Clip - 14-03-2025

  • PlayStop

    Esteri di venerdì 14/03/2025

    Il giro del mondo in 24 ore. Ideato da Chawki Senouci e in onda dal 6 ottobre 2003. Ogni giorno alle 19 Chawki Senouci e Martina Stefanoni selezionano e raccontano fatti interessanti attraverso rubriche, reportage, interviste e approfondimenti. Il programma combina notizie e stacchi musicali, offrendo una panoramica variegata e coinvolgente degli eventi globali.

    Esteri - 14-03-2025

  • PlayStop

    Poveri ma belli di venerdì 14/03/2025

    Un percorso attraverso la stratificazione sociale italiana, un viaggio nell’ascensore sociale del Belpaese, spesso rotto da anni e in attesa di manutenzione, che parte dal sottoscala con l’ambizione di arrivare al roof top con l’obiettivo dichiarato di trovare scorciatoie per entrare nelle stanze del lusso più sfrenato e dell’abbienza. Ma anche uno spazio per arricchirsi culturalmente e sfondare le porte dei salotti buoni, per sdraiarci sui loro divani e mettere i piedi sul tavolo. A cura di Alessandro Diegoli e Disma Pestalozza

    Poveri ma belli - 14-03-2025

  • PlayStop

    “Vogliamo uscire in pace”. A Milano manifestazione in metropolitana di Non Una Di Meno contro le aggressioni in strada e sui mezzi

    “Vogliamo uscire in pace”. A Milano venerdì sera c’è stata una manifestazione organizzata dalle attiviste di Non Una Di Meno. L’hanno chiamata “passeggiata arrabbiata” contro aggressioni e molestie di genere in strada e nei mezzi pubblici milanesi. Questa iniziativa si è svolta proprio su un mezzo del trasporto pubblico, la metropolitana rossa. Le attiviste sono partite dalla fermata di Cadorna. Il servizio dalla manifestazione di Chiara Manetti.

    Clip - 14-03-2025

  • PlayStop

    Vieni con me di venerdì 14/03/2025

    Vieni con me! è un’ora in cui prendere appunti tra condivisione di curiosità, interviste, e il gran ritorno di PASSATEL, ma in forma rinnovata!! Sarà infatti partendo dalla storia che ci raccontano gli oggetti più curiosi che arriveremo a scoprire eventi, iniziative od occasioni a tema. Eh sì, perché poi..ci si incontra pure, altrimenti che gusto c’è? Okay ma dove, quando e poi …con chi!?! Semplice, tu Vieni con me! Ogni pomeriggio, dal lunedì al venerdì, dalle 16.30, in onda su Radio Popolare. Per postare annunci clicca qui Passatel - Radio Popolare (link - https://www.facebook.com/groups/passatel) Vuoi segnalare un evento, un’iniziativa, un oggetto particolare o proporti come espert* (design, modernariato o una nicchia specifica di cui sai proprio tutto!!) scrivi a vieniconme@radiopopolare.it Conduzione, Giulia Strippoli Redazione, Giulia Strippoli e Claudio Agostoni

    Vieni con me - 14-03-2025

  • PlayStop

    Radio Popolare Minilive - Olden

    Olden, cantautore perugino trapiantato da anni a Barcellona, sta portando in giro "La Fretta e la Pazienza", il suo ultimo disco uscito qualche mese fa. Di passaggio a Jack intervistato da Matteo Villaci, ha parlato di questo lavoro, ce ne ha regalato tre brani dal vivo e ha anche dedicato un commosso ricordo a Paolo Benvegnù, unico ospite dell'album.

    Clip - 14-03-2025

Adesso in diretta