“Ho 54 anni, sono educatore professionale, e sono una mamma single”. Maria Luisa ha due figlie, Lucrezia e Fabiola, di 19 e 17 anni, che ha cresciuto da sola. “Mi sono separata dal loro papà quando loro erano ancora piccole, avevano 2 e 5 anni, e da allora posso dire di essermela cavata da sola, perché il loro papà non è mai stato tanto presente nella nostra vita”.
Il primo periodo di vita come “genitore singolare” non è stato facile, racconta Maria Luisa: da soli è stato difficile anche gestire il proprio lavoro con il rispetto degli orari scolastici delle ragazze. Per non parlare delle scelte educative, delle malattie…“Un’altra grande difficoltà è stata, per me, avere degli spazi miei: per anni non mi è stato possibile, perché il mio tempo al di fuori del lavoro era dedicato ai figli”. A differenze delle normali coppie separate, Maria Luisa infatti non ha mai potuto contare nemmeno sul weekend in cui il papà si occupa dei figli.
“La solitudine del genitore singolare si combatte non lasciandosi sopraffare dai sensi di colpa: quando ti separi senti di non poter più offrire ai tuoi figli la situazione migliore per loro. Per me un’ottima risorsa sono state le amicizie”. Soprattutto, racconta Maria Luisa, non bisogna cercare di essere un genitore perfetto: “Non puoi essere una mamma sempre attenta, sempre paziente…si deve accettare quello che si riesce a fare, e non avere la pretesa di sopperire alla mancanza dell’altro genitore”.
Lucrezia e Fabiola sono ormai cresciute, e parlano liberamente del loro rapporto con il padre, di cui non sentono la mancanza: “Avere un solo genitore per noi è normale, è l’unica situazione che conosciamo!” concordano le ragazze, che, anzi, trovano vantaggiosa la loro situazione: “Noi abbiamo solo un genitore a cui chiedere il permesso!”
Maria Luisa e le sue figlie sono state le protagoniste della seconda puntata di Mamma mia!, che puoi ascoltare qui: