Il punto di partenza è il finale del film La mafia uccide solo d’estate, quando Pif porta in giro il suo bambino, davanti alle lapidi delle vittime di mafia a Palermo. Una mappa di strade macchiate di sangue, di vittime che lottavano per sconfiggere le mafie.
Si chiama NOma e si tratta di un’applicazione scaricabile su tablet e smartphone per far conoscere la storia della mafia in Sicilia. Pensata da Pierfrancesco Diliberto con la sua associazione Sulle nostre gambe, costituita da parenti di vittime di mafia e con l’apporto di enti come il Comune di Palermo, sponsor privati e il vasto archivio delle Teche Rai, il progetto è appena stato presentato in Senato alla presenza di Pietro Grasso e del Sindaco di Palermo Leoluca Orlando.
Un’applicazione rivolta prinicipalmente a giovani e studenti, trasportandoli nei luoghi degli attentati mafiosi che hanno sconvolto l’Italia dall fine degli anni ’60, attraverso immagini, fumetti, animzaione digitale, esperimenti di realtà aumentate e parole.
E’ suddivisa in diverse sezioni ed è in continua evoluzione, con una mappa di luoghi e narrazioni che riportano alla memoria collettiva le figure di Antinino Agostino, Paolo Borsellino, Rocco Chinnici, Mauro De Mauro, Giovanni Falcone, Mario Francese, Giorgio Boris Giuliano, Libero Grassi, Carmelo Iannì, Pio La Torre, Piersanti Mattarella, Beppe Montana, Giuseppe Puglisi, Pietro Scaglione, Cesare Terranova.
E in preparazione: Filadelfio Aparo, Ninni Cassarà, Gaetano Costa, Carlo Alberto Dalla Chiesa, Peppino Impastato, Paolo Giaccone, Calogero Zucchetto.
I testi sono sceneggiati dallo scrittore Piergiorgio Di Cara, introdotti da Pif e raccolti con la partecipazione dei parenti delle vittime, che testimoniano anche in alcune interviste.
Storie narrate da attori e personaggi di spettacolo siciliani: da Pippo Baudo a Paolo Briguglia, Isabella Ragonese, Teresa Mannino, Luigi Lo Cascio, Nino Frassica, Leo Gullotta, Francesco Scianna, Giuseppe Fiorello, Giuseppe Tornatore, Donatella Finocchiaro, Ficarra e Picone e lo stesso Pif.
Ascolta l’intervista a Pif.