
Aperturisti contro chiusuristi: è questo il primo scontro nella maggioranza Draghi.
Aperturisti contro chiusuristi, cioè la pancia contro la testa, l’istinto contro la ragione. Non c’è persona in Italia che non abbia le scatole piene di divieti e chiusure: la pancia di tutti vorrebbe farla finita, uscire, andare a cena fuori, in montagna, al mare. Ma poi bisogna decidere se alla scienza diamo retta solo quando ci fa comodo, perché sono gli scienziati a dirci che ora riaprire tutto sarebbe una follia che pagheremmo carissima a marzo e aprile.
È la statistica a spiegarci con i dati che chi ha chiuso di più e prima sta ripartendo, mentre chi ha rinunciato alla prevenzione trascina più in là le infezioni con tutte le loro conseguenze economiche e sociali. E ancora, guardiamo l’Europa, la Francia, la Germania, dove non si discute di piste da sci o di cene al ristorante, ma di varianti e di lockdown molto più duri anche rispetto alle zone rosse italiane, per non parlare degli altri colori.
E in tutto queso non mancano i mass media, che per avere più copie o click, alla pancia dei lettori lisciano il pelo: oggi si sono scatenati i giornali di destra contro lo scienziato Walter Ricciardi. Noi di Radio Popolare, a costo di fare arrabbiare qualcuno, stiamo con la ragione e non con la pancia, con il principio di realtà, proprio degli adulti, e non con il principio di piacere proprio dei lattanti. In altre parole stiamo con il ministro Speranza e non con Salvini.
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